Marvels è il sogno citazionista di ogni nerd che abbia letto abbastanza fumetti.
Le sceneggiature di Busiek da una parte sono piene di riferimenti a storie del passato: l’autore si è documentato a lungo prima di mettersi all’opera e il lavoro negli archivi ha reso il fumetto un tripudio nostalgico che ripesca episodi, personaggi e scene di ogni decade della Marvel. Tutti gli eventi che Phil Sheldon documenta con la sua macchina fotografica sono ripresi da fumetti del passato, sia la grande storie che fornisce lo sfondo di ogni numero sia i fugaci riferimenti che si consumano nel tempo di una vignetta. Grazie al lavoro di archivio di Busiek, Alex Ross, ha rielaborato e infuso nuova vita a dozzine di vignette diventate lo sfondo su cui scorre la vicenda del protagonista. Perfino la celebre immagine dal basso di Giant Man, divenuta una delle più importanti della storia Marvel, è ripresa da uno dei primi albi dei Vendicatori (il sesto). Dall’altra, Ross ha inserito moltissimi riferimenti, usando amici, familiari o personaggi famosi come base per i volti. Ecco le 20 citazioni visive che potreste esservi persi.
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Tra il pubblico di reporter e civili che assiste alla nascita del primo supereroe compaiono Clark Kent e Lois Lane. Più in basso, l’uomo con la sigaretta appesa alle labbra è Steve Darnall, futuro autore di Uncle Sam, mentre la coppia nel bordo inferiore della vignetta sono i genitori di Alex Ross in versione giovanile. I due ricompariranno più volte nel corso dell’opera, sia nelle loro vere sembianze sia come modelli per Reed Richard e Susan Storm. Clark Ross sarà anche la fonte d’ispirazione per il protagonista di Kingdom Come Norman McCay.
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Il giovane strillone è Billy Batson, alias Capitan Marvel. L’alter-ego del ragazzo comparirà poche pagine più avanti tra il pubblico del cinematografo.
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L’inquadratura della tavola calda è un omaggio a Nighthawks (“I nottambuli”), un dipinto del pittore realista Edward Hopper.
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Mr. Goodman, il direttore del Daily Bugle, altri non è che Martin Goodman, editore della Timely Comics.
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È un uccello! È un aereo! È… Angelo? Ideato da Paul Gustavson per l’allora Timely Comics, Angelo è il supereroe che vediamo saltare tra i tetti all’inizio della storia. Il personaggio indossa un costume simile a quello di Superman nei primi anni di vita, ma la posa ne mette in risalto solo le somiglianze, prestandosi a un facile scambio di identità.
In questo modo, gli autori sono riusciti a evocare nelle menti dei lettori l’epoca dei primi eroi senza risultare oscuri ma senza nemmeno far collassare l’ufficio legale della Marvel.
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Uno dei personaggi che Phil intervista per raccogliere pareri su Capitan America è un marinaio con pipa e mento sproporzionato che tanto ricorda un Braccio di Ferro passato attraverso i filtri iperrealistici di Alex Ross.
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Il poster negli uffici della Empire Books riprende il titolo del controverso libro Seduction of the Innocent (“La seduzione degli innocenti”), dello psicologo Fredric Wertham. Il lavoro di Wertham mise sotto accusa l’industria del fumetto come causa principale della delinquenza giovanile e ricevette credito dalle autorità, costringendo gli editori ad autoregolamentarsi attraverso l’istituzione del Comics Code Authority. Il personaggio di Bennett Schwed costituisce inoltre una doppia citazione a due importanti editori statunitensi: Bennett Cerf (Random House) e Peter Schwed (Simon & Schuster).
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Phil Sheldon è talmente preso dalla foga creativa di trovare un incipit per il suo libro che non si accorge di avere come compagni di ascensore John Fitzgerald Kennedy e la moglie Jacqueline. La posa di Kennedy è ripresa dal quadro presidenziale della Casa Bianca, mentre Jacqueline indossa il completo rosa che portava il giorno in cui il marito venne assassinato.
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Tra gli invitati alla mostra compaiono Connie Francis, cantante di origine italiana in voga negli anni sessanta, Norman Obsorne e Matt Murdock. Il gesto di Murdock, intento a toccare il volto della statua di Devil per sentirne le fattezze, venne descritto da Ross come “molto intenso” e si rammaricò del fatto che in pochi l’avessero notato.
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Altri invitati alla mostra: Tony Stark (le cui fattezze sono ispirate a Timothy Dalton, Errol Flint ed Edward Albert Jr.) e Bea Arthur. “Non è che fossi un suo fan” disse Ross “Avevo solo una sua foto a disposizione e l’ho usata”.
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Uno dei tanti eventi mostrati in Marvels è il celebre matrimonio di Reed Richards e Sue Storm, apparso nel terzo annual della serie. Rispetto all’originale Ross amplia la visuale e mostra tutti gli invitati all’evento: oltre alla pletora di supereroi, si notano Rob Petrie (Dick Van Dyke) e Laura Petrie (Mary Tyler Moore), personaggi del Dick Van Dyke Show, e i Beatles, sparsi tra gli ospiti.
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Secondo le intenzioni di Busiek, il mutante che si rifugia in casa di Phil doveva essere un maschio. Ross suggerì invece di riprendere un personaggio comparso nella storia The Loathsome scritta e disegnata da Wally Wood per la serie antologica Weird Science della EC Comics. La scelta tornò utile per la creazione della copertina, in cui l’aspetto della bambina contrasta con la bellissima mutazione di Angelo.
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Kurt Busiek compare due volte nel terzo episodio della miniserie. La prima, insieme alla moglie Ann nel ruoli di giornalisti del Bugle, la seconda come ubriaco che vaneggia per le strade in cerca di ciambelle.
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Nel numero che celebra i Fantastici Quattro e gli X-Men non potevano mancare le apparizioni dei loro creatori. Ecco allora che Ross inserisce prima la coppia Jack Kirby-Joe Sinnott…
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E poi Stan Lee, nel finale, intento a scolarsi il bicchiere della staffa.
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Tra le strade della città è possibile vedere Roger Daltrey e Pete Townshend, voce e chitarra degli Who.
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Altra citazione musicale tratta dal quarto episodio: tra i passanti si intravedono i membri dei Badfinger, gruppo rock famoso per le canzoni Without You e Baby Blues.
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Festa che vai, invitati che trovi: a celebrare San Silvestro ci sono Hugh Hefner, Clark Kent, Lois Lane, Jimmy Olsen e lo scrittore Steve Darnall.
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In uno degli oblò delle navi di Namor si scorgono le figure di Gufo Notturno e Spettro di Seta, protagonisti di Watchmen.
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Il tassista che incontra Phil ha il sorriso sfavillante di John Romita, che tanto ha contribuito all’universo dell’Uomo Ragno, personaggio che viene raccontato nell’ultimo episodio di Marvels attraverso la testimonianza di Gwen Stacy. La targa del taxi, inoltre, è “Jazzy”, il soprannome di Romita usato nei crediti di The Amazing Spider-Man.