Sappiamo tutti che nel 50 avanti Cristo la Gallia era occupata dai Romani. E sappiamo anche che un piccolo villaggio dell’Armorica resisteva all’invasore grazie alla forza sovrumana donata ai guerrieri dalla pozione magica del druido Panoramix. Purtroppo, però, nessuno ai nostri giorni conosce la ricetta di quell’intruglio miracoloso, un segreto noto solo ai druidi e perduto ormai da secoli.
Abbiamo quindi dovuto compiere un lavoro di ricerca sulle fonti d’epoca, testi in gran parte lacunosi. Per questo motivo non aspettatevi da questo articolo una ricetta esatta, ma solo indicazioni di massima. Da qui potrà prendere le mosse una ricerca archeo-magico-gastronomica che saprà premiare i più intraprendenti, i più saggi o chi è protetto da Toutatis.
Se l’esperimento avrà successo sarà il primo passo verso la riscoperta degli antichi segreti druidici: pozioni che curano le ferite e cancellano la memoria, che cambiano colore alla pelle in modi anche molto bizzarri, che fanno piovere, che rendono senza peso, che fanno crescere capelli, alberi e fiori, che rendono insensibili al dolore, che ringiovaniscono, oltre ovviamente ad antidoti per i veleni più potenti.
Gli strumenti
L’aspirante druido dovrà iniziare procurandosi le attrezzature per cucinare la sua pozione magica.
La principale è la pentola: di solito si utilizzavano grandi calderoni di rame, ma in realtà va benissimo qualsiasi pentolone abbiate già in casa, anche quello che usa la nonna per fare la passata di pomodoro o la zuppa di pesce.
Procuratevi anche mestoli di dimensioni adatte alla pentola, che vi serviranno per mescolare e servire la pozione.
L’attrezzo più importante di tutti, però, è il falcetto, da utilizzare per raccogliere gli ingredienti della pozione. Deve essere necessariamente d’oro, altrimenti le erbe recise perderanno ogni virtù magica.
È molto importante perciò rivolgersi a un fornitore affidabile. Anche se molti druidi non resistono al fascino delle innovazioni, la maggior parte di loro si riforniva da Amerix, a Lutezia: la sua bottega specializzata in falcetti d’oro proponeva un vasto assortimento, con lame di tutte le dimensioni.
Gli ingredienti
Armati di falcetto scintillante, facendo attenzione a non romperlo, il novizio druidico si dovrà recare nel bosco a spiccare erbe, radici e fiori di campo in quantità. Purtroppo su quali erbe raccogliere le fonti sono parecchio lacunose: ci è stato possibile identificare soltanto il trifoglio e il vischio.
La sfida che attende i nuovi Panoramix sarà quindi sperimentare le varie essenze del sottobosco armoricano al fine di identificare la giusta combinazione.
Gli ingredienti vanno messi a bollire nel calderone in abbondante acqua, con un aggiunta di sale e di un pizzico di pepe, merce molto preziosa nel 50 a.C., che rendeva l’arte druidica un esercizio non alle tasche di tutti.
Oltre alle erbe è necessario versare nel composto una goccia di petrolio, che gli antichi facevano arrivare dalla Persia tramite i mercanti fenici. In alternativa si può utilizzare dell’estratto di barbabietola, che è altrettanto efficace e dona un sapore migliore al tutto.
Per insaporire la pozione si tramanda invece l’uso di fragole o di altri ingredienti non meglio specificati, che le davano gusti diversi.
Consumare e conservare la pozione magica
Dopo aver fatto bollire insieme tutti gli ingredienti per qualche minuto, la pozione è pronta.
Il rischio di farla bruciare è bassissimo, perciò la si può tenere anche giorni interi a sobbollire sul fuoco di casa. Se per caso dovesse cuocere troppo sarebbe un problema solo per le vostre papille gustative, perché il suo potere si conserverebbe ugualmente.
Le fonti consigliano di berla calda, con il paiolo ancora sul fuoco. Basta un piccolo sorso per ottenere una forza sovrumana, perciò non c’è nemmeno il rischio di bruciarsi la lingua.
Se preferite, potete anche sorbirla fredda, cosa utile se siete in viaggio. Il composto infatti mantiene le sue qualità a lungo nel tempo e lo si può conservare e trasportare facilmente. Utilizzate contenitori opachi, che la proteggano dai raggi del sole. Si consiglia una borraccia per l’uso personale, mentre una botte basta per dare forza a lungo a un intero villaggio.
Per qualcuno il sapore della pozione potrebbe essere troppo forte. In quel caso la si può diluire senza che perda efficacia, magari con un velo di latte, oppure mischiare con altri alimenti.
Effetti e controindicazioni
La forza data dalla pozione dura nel tempo a seconda della quantità ingerita: una goccia farà effetto solo per pochi minuti, un sorso per qualche ora, una dose maggiore anche per alcuni giorni.
Bisogna però fare attenzione a non abusarne: chi ne farà indigestione da piccolo non potrà berne più, se non una goccia in caso di necessità.
È sconsigliato farne uso prima di competizioni sportive, in quanto è considerato doping dal comitato olimpico, e non va mai mischiata con altre bevande magiche, se non sotto la supervisione di un druido esperto, per non incorrere in effetti indesiderati anche piuttosto gravi.
Ma chi riuscirà a seguire tutte queste indicazioni e a ricostruire l’antica ricetta di Panoramix, siamo certi che otterrà risultati incredibili e fama imperitura… o almeno per sessant’anni.
Leggi anche:
Entra nel canale Telegram di Fumettologica, clicca qui.