HomeGraphic Novel"Inerzia", il fantasy multicolore di Adam Tempesta

“Inerzia”, il fantasy multicolore di Adam Tempesta

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Tempesta non ha mai nascosto di non essere particolarmente attratto da sceneggiature cesellate di fino, preferendogli di gran lunga l’improvvisazione e l’estro del momento. La sua vocazione al disegno parla chiaro, sviluppandosi su ogni tipo di tela gli passi tra le mani. Dalla street-art alle surreali rielaborazioni fotografiche che pubblicava su Instagram passando, naturalmente, alle pagine dei suoi fumetti.

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Questo si traduce in una tensione costante tra quello che il fumetto tradizionale parrebbe richiedere – secondo la visione dello stesso Tempesta – e quello che in realtà vorrebbe disegnare lui, senza interessarsi minimamente delle sovrastrutture. Così Inerzia vive di due velocità, tradendo in maniera cristallina quanto il disegnatore soffra ogni forma di limitazione.

Partendo da un presupposto minimo – una ragazza fugge da tre bruti e si rifugia in un hotel piuttosto particolare – il giovane autore prende la scusa per immaginarsi una serie di universi paralleli, ognuno nascosto dietro a una porta del misterioso esercizio.

Solo quando Tempesta si infila in uno di questi interstizi della realtà finalmente si sente a suo agio, liberando il suo folle bestiario di creature informi e bidimensionali. Ci si sgancia totalmente da ogni forma di preconcetto e si segue unicamente l’ispirazione dell’autore, che trova nel flusso di coscienza grafico la sua migliore espressione.

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Prima ancora di leggere un solo baloon o di prendere minimamente coscienza di cosa stia succedendo, sfogliare Inerzia significa rendersi conto di quanto sia bello a vedersi. Nei suoi tratti netti e limpidi, nelle sue forme semplici, nelle sue improvvise esplosioni di particolari, nelle sue invenzioni di regia. Confondere Tempesta con qualsiasi altro fumettista italiano è impossibile, un gran traguardo vissuto dall’autore con una naturalezza che ha dello sconcertante.

Con questo suo secondo libro il disegnatore cerca il confronto con una forma di racconto più tradizionale rispetto a Itero Perpetuo, come a voler pagare uno scotto che gli pare inevitabile. Così finisce per inserire qualche accenno citazionista di troppo, salti temporali e un andamento vagamente circolare. Per quanto nessuno di questi elementi sia davvero fuori posto l’impressione è quella di orpelli di cui la sua immaginazione e il suo estro non avrebbero minimamente bisogno.

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La singolarità di Tempesta vive nelle superfici piatte, negli sfondi, nelle esplosioni splatter adagiate su di un mondo gommoso, nei personaggi dal design fuori di testa che compaiono solo per una vignetta senza dire una parola, nelle improvvise accelerazioni in cui si passa da vignette quasi infantili a quelle ricchissime di particolari ritorti su loro stessi.

Non è un caso se a un certo punto faccia capolino – seppur invecchiato e segnato da qualche avventura di troppo – Finn di Adventure Time. La serie di Pendleton Ward, anche se ormai conclusa da qualche tempo, rimarrà ancora per molto tempo un punto di partenza inestimabile per un sacco di giovani autori. Se la complessità della sua scrittura difficilmente sarà raggiunta – stiamo parlando di una narrazione sviluppata in qualcosa come 280 episodi – il suo impatto grafico e la sua duttilità sono ormai parte integrante del bagaglio culturale di ognuno di noi.

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Tempesta dimostra di aver fatto tesoro di questi insegnamenti e non rifugge in nessuna maniera un’estetica morbida e colorata, sfruttandola per mettere in piedi il suo personale universo fantasy. Sebbene l’influenza di autori più perturbanti come Michael DeForge – citato in maniera quasi letterale – sia chiara, Inerzia graficamente preferisce giocare in territori più morbidi e naive.

Tradire la sua essenza spontanea e gioiosa sarebbe una perdita d’identità troppo clamorosa da sopportare. «Quando disegno se il tempo passa senza che io me ne accorga, se non sento alcun campanello d’allarme che mi indica che sto facendo una cosa inutile posso andare avanti all’infinito» raccontava a Fumettologica. Come se non bastasse sfogliare i suoi lavori per rendersene conto.      

Inerzia
di Adam Tempesta
Eris Edizioni, settembre 2018
brossura, 192 pagine, colore
18,00 €

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