di Grazia Gotti
Non andavo da anni ad Angoulême e ci sono tornata con grande piacere. All’inizio di tutto, Lorenzo Mattotti aveva disegnato il logo della libreria Giannino Stoppani (che avevo contribuito a fondare nel 1983). I valvolinici e i più giovani come Giuseppe Palumbo, Francesca Ghermandi, Leila Marzocchi, avevano preso parte alla memorabile mostra “Doctor Pencil & Mister China” (1985). Poi Davide Toffolo faceva le sue prime prove sui libri per bambini e Joost Swarte esponeva nello storico Palazzo dell’Archiginnasio. Tutto questo a Bologna. E si andava ad Angoulême.
Largo ai giovani, mi ero detta più tardi, alla nascita di BilBOlBul. Nel tempo ho continuato a leggere fumetti ed ora, grazie all’Associazione delle librerie indipendenti per ragazzi, abbiamo istituito il Premio ORBIL (il cui logo è firmato da Vanna Vinci) e la nuova categoria ORBIL BALLOON, dedicata al fumetto. Non tutti i librai per ragazzi conoscono e amano i fumetti, ma alcuni sì e allora ho capito che era tempo di crescere e di far crescere l’amore per i fumetti fra di noi. Il mio sogno è che ogni libreria per ragazzi abbia uno spazio, ben curato, dedicato al fumetto.
La visita ad Angoulême mi è servita molto. Ho ammirato lo spazio Jeunesse, la declinazione del logo, la mostra, le selezioni e i premi.
Cominciamo dal Premio Jeunesse, Le prince et la couturière, pubblicato da Akileos. Ero già innamorata del libro in edizione americana, ma anche la cover francese mi piace, anzi mi piace più dell’originale. E mi piace la storia, oh, sì, quanto mi piace la modern fairy tale, ben sceneggiata e ben disegnata.
Siamo alle radici della fiaba popolare europea, per dirla con Max Luthi, il celebre filologo svizzero, e precisamente al cospetto di un Principe e di una Cenerentola. Ma quale forza di rinnovamento del canone! Ci voleva una giovane asian american di Los Angeles, molto impegnata sulla scena dei comics, tanto da essere una cofondatrice del festival losangelino, per dare un bell’impulso alla fiaba moderna!
Jeng Wang è bravissima nel delineare la figura di una Cenerentola-sarta che aspira ad esprimere tutta quanta la sua creatività come fashion designer, ed è superba nel porre il tema dell’identità, della libertà, dell’amicizia, disegnando un principe sedicenne molto fuori dalle righe. Non dico di più, spero solo che le ragazze e i ragazzi italiani possano leggere questa storia al più presto.
Anche gli altri selezionati della sezione Jeunesse sono molto interessanti a cominciare da Anders et le Volcan di Gregory Mackay, pubblicato da The Hoochie Cookie, editore che non conoscevo e dal quale mi sono fermata con grande curiosità. Mackay, australiano, è al libro numero tre, devo correre all’indietro per recuperarlo!
Chi lavora con me, inoltre, sa da quanto tempo penso ad un Festival West, quindi immaginate la mia gioia di fronte a Calfboy di Remi Farnos, pubblicato da La Pastèque. Siamo alla parodia. Avete amato i racconti dei Cohen Brothers? Amerete anche Calfboy. Avevamo già notato Remi Farnos nel catalogo della ginevrina La joie de lire dell’amica Francine Bouchet, casa editrice raccomandata per ogni suo libro.
Anche Les Aventures de Hong Kiltong di Yoon-Sun Park sono state una bella sorpresa. Noi del mondo dei libri per ragazzi conosciamo la ricchezza culturale coreana. Da anni i coreani sono protagonisti della scena mondiale del picture book. La casa editrice milanese Topipittori ha pubblicato con successo Le fate formiche di Shin Sun-Mi, un albo di grande eleganza e raffinatezza.
C’è anche qualcosa di più popolare, derivato dai cartoni animati, come The amazing world of Gumball vol. 1, di cui molti bambini sono appassionati. Non manca l’avventura classica, Stig & Tilde : L’île du disparu di Max de Radiguès, proposta in casa Sarbacane, editore che presta una grande attenzione al classico e che fra i tanti meriti ha quello di aver pubblicato e fatto crescere un talento come Tiziana Romanin.
Inoltre, vorrei vedere in italiano anche Crevette di Elodie Shanta, pubblicato da La pastèque. Di questo editore canadese ammiriamo tutto il catalogo Jeunesse. Ed infine ho davvero gradito l’omaggio alla creatrice di Tom-Tom et Nana, Bernadette Després, già premiata ad Angoulême nel 1999, vispa e divertente con i suoi quasi ottanta anni, donna di mestiere, cresciuta fra le pagine dei giornalini per ragazzi del gruppo Bayard come Pomme d’Api, Okapi, J’aime lire.
E di tutto questo, in Italia? Da noi c’è il deserto. Qualcuno ha provato, una ventina di anni fa, a tradurre una delle più note riviste francesi per bambini, con il tittolo di “Leggo leggo”, ma non successe nulla. Dobbiamo tutti fare molto di più.
* Grazia Gotti è stata tra le fondatrici della Libreria Giannino Stoppani, storico punto di riferimento dell’editoria per bambini e ragazzi in Italia, ed oggi è Presidente dell’Accademia Drosselmeier a Bologna.