Questa settimana per la rubrica Lo scaffale di… abbiamo chiesto alla disegnatrice Valentina Raddi, autrice su testi di Andrea Laprovitera di Flop & Morgana (Shockdom, 2018), di raccontarci le sue letture più recenti.
Notes, di Boulet
Questo è il libro su cui ho letteralmente imparato il francese: pur di leggerlo sono stata ore col dizionario in mano per capire le parole, il primo volume è del 2010 e non avevo ancora il cellulare con tutto incorporato. Boulet racconta la sua vita e quello che gli succede attorno con un’ironia, un umorismo e una fantasia che mi hanno rapito fin dalle prime pagine. Notes [in Italia per Bao Publishing ndr] è la raccolta di quello che ha postato sul suo blog, quindi è estremamente vario e va dai semplici sketch a interi fumetti ad acquerello fino a esperimenti in digitale e altro. Amore a prima vista.
Blacksad, di Juan Díaz Canales e Juanjo Guarnido
Ai miei occhi è perfetto. Ho davvero poco da dire: la maestria e la padronanza di una tecnica splendida come l’acquerello incontrano il giallo e il noir, generi letterari che adoro. E c’è un grosso gatto nero… un piacere per gli occhi.
Adrastée, di Mathieu Bablet
Mi ricordo che lo comprai perché mi attirava la copertina. Da quel momento cerco regolarmente qualsiasi cosa pubblichi Mathieu Bablet. Adrastée è un viaggio intrapreso per capire sé stessi e una Grecia romanzata contribuisce, con le sue distese di verde, le montagne dell’Olimpo, le caverne dell’Ade, a creare un’atmosfera magica dalla quale è difficile staccarsi. Bablet riempie le pagine a sua disposizione di prospettive estreme, che, combinate con il taglio delle vignette e le palette di colori che sceglie, danno una suggestione molto particolare. Adoro.
Nausicaä nella valle del vento, di Hayao Miyazaki
Non c’è troppo da dire dell’unico fumetto che ha deciso di fare invece di un film, se non le solite cose: la delicatezza con cui racconta la storia e la forza d’animo di Nausicaä, che si trova a combattere contro le più grandi difficoltà della vita, semplicemente ti strappa il cuore dal petto e ci fa un frappè. – Con panna o senza? -Mmmm… – Dai! Ci metto anche delle fragole sopra che sono in tinta! – Va bene, via *sluuuurp
Bleach, di Tite Kubo
Ho iniziato a leggere fumetti per conto mio con i manga, quindi mi pareva scortese non citare uno di quelli a cui sono rimasta più attaccata. Per chi non lo conosce, fa parte del filone shonen in cui rientrano anche Dragon Ball, Naruto e One Piece. Adoro le chine di Tite Kubo e l’anime tratto dal manga ha contribuito a farmi affezionare ai personaggi. La storia in fondo è quella di un giovane che cerca di capire chi è, magari può sembrare semplice e per ragazzi (sai, l’età per leggerlo è quella), ma Kubo riesce lo stesso a creare ottimi spunti per riflessioni. I like it.