HomeRecensioniNovità"Nel mare silente", il nuovo graphic novel di Hellboy

“Nel mare silente”, il nuovo graphic novel di Hellboy

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Se andiamo a rileggerci la biografia di Gary Gianni era inevitabile che prima o poi sarebbe finito a disegnare Hellboy. Nel 1988 esordisce come illustratore di libri sulle pagine di una nuova edizione di Moby Dick. Tiene successivamente a battesimo la sua carriera di fumettista con la trasposizione a fumetti de 20000 leghe sotto i mari, passa poi a The Shadow, Solomon Kane, Tarzan e a Bran Mak Morn. Nel frattempo vince un Eisner con una storia breve per Batman: Black & White, lavora a una serie con protagonista Indiana Jones e viene chiamato da George R.R. Martin per illustrare un prequel delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Con un curriculum simile era scontato che Mike Mignola, da amante qual è di un certo immaginario retrò, lo avrebbe voluto a qualsiasi costo sulla sua creazione più celebre. Prima con le storie brevi raccolte in Gary Gianni’s Monster Men – di cui già dal titolo si capiscono un sacco di cose –, ora su questo graphic novel inserito nella story line ufficiale di Hllboy. E quanto questa collaborazione sia stata a lungo cercata e desiderata lo si capisce da come ogni parte di questo progetto pare essere un mero supporto alle tavole di Gianni e poco altro.

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Hellboy Nel Mare silente magic press

Il plot di Hellboy – Nel mare silente è un collage perfetto di tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un racconto gotico ambientato sul mare. C’è una nave del diciannovesimo secolo – sebbene mossa a motore –, una ciurma superstiziosa, un capitano ossessionato dalla ricerca del suo personalissimo tesoro, l’esplorazione di città perdute, gente che ritorna dalla morte, mostri tentacolari, orride creature degli abissi e, immancabile, il tema del sogno.

Ditemi voi che altro personaggio potrebbe inserirsi in tale contesto se non Hellboy. Figurarsi poi quando a lavorarci c’è uno come Gary Gianni, che pare divertirsi un sacco pescando a piene mani da certa estetica vittoriana, dal grottesco di Jean-Ignace-Isidore Gérard e dalle visioni Lovecraftiane di Gustave Doré. Insomma una bella poltiglia di ingredienti – nel senso letterale di pulp, in questo caso – dove finisce tutto quello collegato a un certo immaginario sospeso tra l’avventura d’antan e l’horror letterario.

Hellboy Nel Mare silente magic press

Gianni prende la palla al balzo e sfrutta la sceneggiatura per riempire le pagine di tratti claustrofobici, sbrodolando appena ne ha la possibilità e aggiungendo particolari ai particolari. Al netto della sgangheratezza dei presupposti, il risultato è parecchio suggestivo e riesce a dare un senso d’unità piuttosto credibile a tutte le ispirazioni di cui si parlava prima.

Trascinati dalla disinvoltura con cui il disegnatore infila nelle sue tavole tutto ciò che gli piace si finisce per perdersi volentieri in questo divertisment. La media qualitativa dei disegni è – senza bisogno di dirlo – piuttosto alta, ma ci sono un buon numero di trovate che risultano davvero clamorose. Come la sezione di una stiva che va a comporre le singole vignette di una pagina senza perdere la scansione temporale nonostante si tratti di un’unica illustrazione statica. Oppure l’orrido attacco finale delle creature sottomarine, esempio perfetto di come una soluzione di sceneggiatura così gratuita possa diventare qualcosa di grandioso se messa su carta dall’autore giusto.

Hellboy Nel Mare silente magic press

Senza contare che dopo una simile prova di forza dubito ci possa essere qualcuno di più adatto a narrare certe visioni riconducibili a Lovecraft. Basti pensare a come se ne escono con le ossa rotte abituè del genere come Jacen Burrows e Raulo Caceres. Al limite possiamo tirare in ballo il solito Richard Corben – tra l’altro al lavoro sul demone rosso nel 2011 con House of the Living Dead e su una discreta quantità di albi della serie regolare –, ma il gusto così da inizio secolo di Gianni risulta più centrato e meno grottesco rispetto a quello dello storico collaboratore di Heavy Metal.

Per il resto Nel mare silente rimane una tipica uscita di Hellboy, dove per l’ennesima volta Mignola dimostra di trovarsi perfettamente a suo agio nell’universo che sta cesellando da ormai un quarto di secolo. Rispetto al suo consueto tratto spigoloso questa volta troviamo un ospite di lusso, che va ad arricchire la lista di artisti – tra cui nomi importanti come Dave Stewart, Alex Maleev, Duncan Fegredo, Gabriel Ba e Fabio Moon – che negli anni hanno prestato la loro arte al personaggio. Va anche detto però che dopo la lettura non rimane molto più di quello, ovvero l’impressione di un’ospitata molto, molto gustosa ma fine a se stessa. Immancabile per gli appassionati di Hellboy, meno per tutti gli altri.

Hellboy – Nel mare silente
di Mike Mignola e Gary Gianni
Magic Press, 2017
56 pp., colore
15,00 €

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