Quando si parla di Jack Kirby la prima cosa che viene in mente sono i supereroi Marvel, gli stessi che al giorno d’oggi riempiono le sale cinematografiche sbancando i botteghini internazionali. In questo senso, Kirby è stato un autore visionario, che con le sue idee ha saputo dar vita a un vero e proprio universo immaginario capace di conquistare e plasmare la cultura popolare. Almeno cinque decadi di storie, oltre 25.000 tavole disegnate e decine di personaggi inventati fanno di Kirby uno dei grandi artisti del XX secolo.
Il 28 agosto avrebbe compiuto 100 anni, un anniversario importante che non è passato inosservato. Oltre ad articoli sulle principali testate internazionali, dal Washington Post a Forbes, dal Guardian al New Republic, e tributi di svariati fumettisti e fan sui social network, non sono mancate importanti iniziative editoriali da parte di Marvel e DC Comics. In Italia Panini Comics ha voluto celebrare il compleanno dell’autore pubblicando King-Size Kirby, un volume imponente che ci ricorda perché Kirby sia soprannominato il “Re dei comics”.
Leggi anche: 100 anni di Jack Kirby, il Re dei comics
Un lussuoso ed enorme tomo cartonato (24×32,5 cm) con cofanetto e slipcase dal peso di 5 chili e dal costo di 120 euro – un’operazione unica per l’editore modenese –, che nelle sue 816 pagine presenta 47 storie che spaziano nella produzione Marvel di Kirby dal 1940 al 1978.
King-Size Kirby è un incredibile oggetto pop non solo nel contenuto quindi, ma anche sotto l’aspetto cartotecnico, sottolineato già a partire dalla copertina scelta, quella di Avengers #12 del gennaio 1965, che nella sua iconica rappresentazione dei Vendicatori è capace di bucare qualsiasi libreria in cui venga esposto.
Il volume presenta il meglio di Kirby in ordine cronologico e al contempo traccia la storia della casa editrice che ha contribuito a creare, spesso assieme al “sorridente” Stan Lee. Si parte dal 1940, quando la Marvel si chiamava Atlas, con due storie brevi di stampo supereroistico tratte da Red Raven Comics e Marvel Mistery Comics, veri e propri reperti archeologici entrambi ancora inediti in Italia, che ci mostrano un Kirby dal tratto ancora acerbo ma dalle intuizioni sorprendenti. E si prosegue con il primo, mitico numero di Captain America, quello con la copertina che raffigura il supereroe a stelle e strisce rifilare un cazzotto in pieno volto nientemeno che ad Adolf Hitler. Era solo il 1941 e Kirby entrava già nella leggenda.
Pagina dopo pagina compaiono tutti i principali personaggi Marvel creati da Kirby: i Fantastici Quattro, Thor, i Vendicatori, Hulk, Nick Fury, Galactus, Silver Surfer, gli Eterni, Groot, gli Inumani, Devil Dinosaur e gli X-Men. Storie di origini, prime apparizioni, insomma: i grandi classici.
Non mancano, inoltre, alcune storie significative come Fantastic Four Annual #5, con l’incontro tra i Fantastici Quattro, Pantera Nera e gli Inumani, il trittico Thor #134/136, dove il Dio del tuono se la deve vedere con l’Alto Evoluzionario, o ancora Captain America #200, tra le più epiche storie di Cap, in cui, assieme a Falcon, per salvare il mondo deve disinnescare la temibile bomba della follia.
Ma non ci sono solo supereroi. Infatti il volume comprende anche alcuni fumetti, in larga parte inediti e non meno importanti, dedicati a storie dei primi anni sessanta dal taglio sci-fi, western, fantasy e rosa, genere di fumetto quest’ultimo inventato dallo stesso Kirby assieme a Joe Simon. Un perfetto compendio del corpus Marvel di Kirby, quindi, che ci mostra l’evoluzione creativa e stilistica di un autore che è stato capace di lavorare su qualsiasi tema, reinventandosi e mettendosi in gioco tavola dopo tavola.
Leggi anche: Guida alle edizioni italiane dei fumetti di Jack Kirby
Tra le storie inedite, oltre le sopracitate, ci sono almeno tre chicche: Strange Tales Vol. 1 #89 del 1961, con la prima apparizione di Fin Fang Foom, l’antico drago alieno dai poteri sovrannaturali addormentato in una remota regione della Cina; Tales to Astonish Vol. 1 #13 del 1960, con la prima apparizione di Groot, un personaggio molto diverso da come lo conosciamo oggi, che all’epoca venne presentato come un mostro comparso dal nulla deciso a distruggere l’umanità; due storie di Nick Fury, rispettivamente da Sgt. Fury and His Howling Commandos Vol. 1 #8 e #13, avventure ambientate durante la Seconda guerra mondiale, in cui il personaggio è ancora ben lontano dall’essere capo dello S.H.I.E.L.D. ed è un sergente dell’esercito al comando di un gruppo di uomini inviati in Europa a combattere la minaccia nazista, anche a fianco di Capitan America.
La riproduzione gigante delle pagine permette di ammirare non solo le potenti immagini di Kirby, soprattutto le splash page, ma mette sotto la lente d’ingrandimento anche il dinamismo dei personaggi, la composizione delle tavole, l’innato senso per lo storytelling e la costante tensione narrativa tra disegno e testo che permea i lavori dell’autore.
Se proprio volessimo trovare un difetto, King-Size Kirby pecca nella mancanza di redazionali che contestualizzino e spieghino la genesi delle storie presentate (ma qui Panini non ha colpa, avendo ripreso interamente l’edizione originale). Per il resto è una scintillante vetrina dell’eredità artistica di Kirby, almeno per quanto riguarda la sua (vastissima) produzione Marvel.
Un tomo pensato per i fan più sfegatati dell’autore o perfetto per un’idea regalo. Sicuramente da sfogliare, ammirare, consultare, leggere e, perché no, da mettere in mostra come bellissimo oggetto di design.
King-Size Kirby
di Jack Kirby e autori vari
Panini Comics, 2017
816 pp., colori
120,00 €