Fine dell’anno, tempo di classifiche. Anche qui a Fumettologica non vogliamo sottrarci a questa pratica, divertente per noi della redazione ed utile per i lettori, in grado così di orientarsi al meglio tra le tante pubblicazioni uscite durante l’anno.
In questa serie di “best of” del 2016 partiamo dal passato – remoto e prossimo –, riepilogando il meglio dei fumetti classici e delle riedizioni che abbiamo letto nel corso dell’anno. Uno spaccato davvero ampio e confortevole nel suo colmare spesso vuoti impensabili, tra maestri argentini, giapponesi, francesi, americani e ovviamente anche italiani.
Perramus, di Juan Sasturain e Alberto Breccia (001 Edizioni)
Giunge finalmente in Italia l’edizione completa del più grande capolavoro del maestro del fumetto argentino Alberto Breccia (qui solo ai disegni, accompagnato ai testi dal giornalista e scrittore Juan Sasturain). Completato dal quarto capitolo “Dente per dente” rimasto inedito fino a oggi da noi, Perramus è un inno contro ogni forma di dittatura e repressione della libertà. In queste pagine, la forza espressiva di Alberto Breccia è probabilmente al suo apice. La sua eclettica sperimentazione grafica è messa al servizio di un racconto intenso, dalla forte connotazione ideologica e dal potente valore iconografico.
QUI la nostra anteprima.
Tutto Pazienza (Gruppo Editoriale L’Espresso)
In occasione dei sessant’anni dalla nascita di Andrea Pazienza, il 23 maggio scorso – da noi celebrato con gli approfondimento e i racconti della #pazweek – il Gruppo Editoriale l’Espresso ha lanciato una nuova collana settimanale per riproporre l’opera integrale dell’autore, prematuramente scomparso nel 1988. Una collana che si dimostra meritevole, innanzitutto per l’ovvia qualità del materiale presentato – le prime tre uscite hanno ripubblicato in versione integrale le storie di Penthotal e Zanardi – e per gli interessanti contenuti inediti.
Lone Sloane – L’integrale, di Philippe Druillet (Magic Press)
Lone Sloane è un viaggiatore interstellare, le cui avventure si collocano a metà strada tra i mondi di Lovecraft e l’Art Noveau. La saga di Druillet è uno dei capisaldi della fantascienza a fumetti francese, per le trame visionarie e la composizione immaginifica delle tavole. Non a caso, Lone Sloane fu tra le serie protagoniste di Métal Hurlant, la rivista che negli anni Settanta ospitò anche le sperimentazioni narrative di Moebius.
QUI una storia completa in anteprima e qui un approfondimento.
Elegia in rosso, di Seiichi Hayashi (Coconino Press)
Elegia in rosso è l’opera principale di Seiichi Hayashi, autore di culto, amato per il suo segno delicato e per le storie intense, romantiche e travagliate. Tra autobiografia e digressioni oniriche, Elegia in rosso racconta di una coppia e delle sue difficoltà ad andare avanti, mostrando le difficoltà di un artista e i movimentati anni Settanta (il fumetto fu prodotto tra il ’70 e il ’71). Hayashi è narratore raffinato e complesso, ricco di metafore e variazioni stilistiche. Elegia in rosso ragiona sulla vita dell’artista e sulle difficoltà dell’adattamento alla società moderna, con temi e spunti tuttora attuali. Il segno delicato e sinuoso di Hayashi si è distinto negli anni Settanta sulle pagine della rivista Garo, in mezzo a disegnatori dal segno particolarmente realistico e anti grazioso; la sua rimane un’esperienza unica nel panorama del fumetto giapponese.
QUI un’anteprima.
Una gru infreddolita – Storia di una geisha, di Kazuo Kamimura (J-Pop)
Già la pubblicazione di un autore fondamentale come Kazuo Kamimura (Lady Snowblood) a trent’anni dalla sua scomparsa è un piccolo evento di per sé. A questo poi bisogna aggiungere che l’edizione italiana della sua opera più famosa, Una gru infreddolita – Storia di una geisha, è unica al mondo, dato che contiene due capitoli omessi da tutte le precedenti edizioni estere in volume. Una gru infreddolita racconta la storia di Tsuru, una bambina venduta a una casa di geisha e attraverso gli occhi della quale si viene trasportati in un mondo ormai quasi del tutto scomparso, un universo femminile cui Kamimura dedica pagine e ritratti indimenticabili: donne egoiste, ribelli, ambiziose, appassionate e innamorate.
QUI un approfondimento sulla storia e sull’eccezionalità dell’edizione italiana.
Collana Dino Battaglia (Nicola Pesce Editore)
NPE riporta Dino Battaglia sugli scaffali delle librerie con una collana dedicata. Battaglia è tra i più importanti autori del fumetto italiano e meritava da tempo una ristampa riveduta e ragionata delle sue opere. I primi due volumi di questa collezione, pubblicati entrambi quest’anno, sono dedicati rispettivamente agli adattamenti a fumetti dei racconti di Edgar Allan Poe e Guy de Maupassant. Le storie presentate sono state originariamente pubblicate tra il 1968 e il 1983, anno in cui l’autore scomparve prematuramente. Gli anni in cui furono prodotte queste storie combacia anche con la grande sperimentazione artistica dell’autore. Queste tavole sono un grande esempio dell’arte di Battaglia, che in questo periodo si discosta dalla classica impostazione rigida delle pagine dei lavori precedenti, tra cui ad esempio il Moby Dick. E anche il segno si fa ancor più personale, con un uso del bianco sempre più marcato e specifico, come ben racconta Daniele Barbieri in un articolo pubblicato sulle nostre pagine.
Dick Tracy vol. 1, di Chester Gould (Editoriale Cosmo)
Dopo la riproposizione di Flash Gordon, Editoriale Cosmo si è lanciata nel giro di poco tempo negli annunci di ristampe delle grandi strisce classiche americane, da Terry e i pirati di Milton Caniff a Dick Tracy di Chester Gould, passando per Steve Canyon (sempre di Caniff) e Mandrake (di Lee Falk e Phil Davis). Volumi cronologici, integrali, cartonati e di formato orizzontale. Tutti importanti, sicuramente, ma tra questi abbiamo scelto Dick Tracy: la striscia di Chester Gould meritava forse più di ogni altra un’edizione di pregio e filologica come questa, dopo pubblicazioni sparse e frammentate nel corso dei decenni. Oltretutto, il volume riprende senza variazioni l’edizione americana della IDW Publishing, con la grafica semplice ed elegante curata da Ashley Wood.
Jones e altri sogni, di Franco Matticchio (Rizzoli Lizard)
Questo volume raccoglie per la prima volta le storie di Mr. Jones, il gatto bendato creato da Franco Matticchio, protagonista di diverse avventure pubblicate su Linus negli anni 1980. Un recupero d’eccezione, che ci mostra l’approccio personale al fumetto dell’autore, tra gli illustratori italiani più apprezzati nel mondo. Storie disegnate con tratto fitto e tremolante, surreali, ambigue e oniriche, nel solco del lavoro di maestri come Topor e Magritte.
QUI un’anteprima e QUI un nostro articolo.
Barbarella, di Jean-Claude Forest (Comicon Edizioni)
Barbarella di Jean-Claude Forest, un cult indispensabile del fumetto francese, torna sugli scaffali delle librerie in un’edizione integrale. In un sol colpo potremo leggere le incredibili avventure fantascientifiche – e sexy – dell’eroina che negli anni Sessanta divenne l’emblema della rivendicazione femminile. Barbarella attraversa l’universo in abiti succinti, non disdegna la compagnia maschile e si getta nell’avventura senza timori, imponendo la sua carica erotica su tutto il fumetto moderno. Nel 1968 fu interpretata al cinema da Jane Fonda, che la sdoganò definitivamente, facendola diventare uno dei personaggi icona della cultura del Novecento. Questa edizione integrale, che qui proponiamo come bonus essendo l’unica vera ristampa di questa lista, presenta omaggi di Milo Manra e Guido Crepax, articoli di approfondimento e note che raccontano l’influenza e l’importanza di questo mitico personaggio.
QUI le prime pagine in anteprima e QUI un nostro articolo.
Gringo, di Osamu Tezuka (Hikari)
Gringo è in pratica l’ultima opera realizzata da Osamu Tezuka, il Dio del manga. Con le sue oltre 600 pagine, rimase incompiuto (con la morte dell’autore), ma non sta certo solo nel finale mancante la sua valenza. Gringo è opera matura, che ragiona attorno a vari temi tuttora attuali: la figura del Giappone e il suo ruolo internazionale, lo sviluppo economico, la società moderna e la spietatezza umana. Il disegno è più che mai realistico, in tavole dalla composizione asciutta e classica.