Kikkirikiller 1-5, di Yosuke Suzaki (Panini Comics)
Un manga dalle premesse folli, che si sviluppa con un susseguirsi frenetico di colpi di scena e di situazioni incredibili. Kikkirikiller è ambientato in un Giappone contemporaneo in cui un giorno, all’improvviso, tutti gli adulti si trasformano in giganteschi polli alti oltre tre metri, infuriati e affamati, che attaccano i più giovani. Questi ultimi infatti non vengono toccati dalla trasformazione, ma sono inermi di fronte alla furia degli uccelli.
Ispirandosi a un horror contemporaneo come The Walking Dead, Yosuke Suzaki – al suo esordio in Italia – ha così sostituito il cliché degli zombi con una forma di trasformazione probabilmente mai vista prima e piuttosto spiazzante. Inoltre Suzaki, un disegnatore di medie capacità quando si tratta di character design, è stato molto abile nel dare ai suoi polli giganti espressioni e pose sempre espressive e inquietanti.
Sotto un pesante velo grottesco, si nasconde però una feroce satira della società contemporanea giapponese. Il Giappone è infatti una delle nazioni demograficamente più anziane, in cui la distanza tra le generazioni si avverte di più, e i giovani vivono un allontanamento sociale profondo dalle generazioni precedenti, schiacciati come sono dalle pressioni di una scuola e di un mondo del lavoro costruiti su meccanismi spietatamente piramidali.