Epiphania 1, di Ludovic Debeurme (Coconino Press)
Dopo Lucille e Renée – anche questi pubblicati in Italia da Coconino Press – Ludovic Debeurme torna in Italia con il primo volume di Epiphania in cui racconta ancora una volta i problemi dell’adolescenza, calandoli però in un contesto fantastico.
In quella che sembra una normale città di periferia americana, dopo uno tsunami e una pioggia di meteoriti iniziano misteriosamente a spuntare fuori da giardini, marciapiedi e strade dei feti dall’aspetto per metà umano e per metà bestiale, che vengono ribattezzati “mixbody”. Questi bambini crescono più velocemente di quelli del tutto umani e in breve tempo diventano una parte importante della società in cui vivono. Vengono temuti e disprezzati per il loro aspetto alieno e pauroso, fino all’insorgere di violente tensioni sociali.
In questo contesto cresce Koji, mixbody adottato e cresciuto dal giovane e spaesato musicista David. I problemi di Koji sono gli stessi dei bambini e ragazzini di oggi, con la scoperta del proprio corpo e le divergenze con il padre. La differenza principale sta nel fatto che lui non ha il tempo di imparare a superare le problematiche che la crescita di volta in volta gli pone, visto l’alto ritmo con cui avviene il suo sviluppo.
La prosa asciutta e delicata di Debeurme si amalgama bene con il suo stile di disegno di forte impronta espressionista e racconta, attraverso uno spunto fantastico, i problemi di intolleranza e integrazione delle società occidentali contemporanee, senza però rinunciare a mettere al centro della narrazione le figure di David e Koji, con i loro comportamenti fortemente umani, fino al tragico cliffhanger finale.