Friendly Neighborhood Spider-Man (su Amazing Spider-Man), di Tom Taylor e Ken Lashley (Panini Comics)
Giunti a metà corsa rispetto all’edizione americana, vale davvero la pena parlare di Friendly Neighborhood Spider-Man. Sopratutto per il suo autore, Tom Taylor, sceneggiatore australiano che negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi un ruolo importante nell’industria del fumetto americano passando attraverso produzioni minori che si sono rivelate successi commerciali, come Injustice.
Marvel ha quindi deciso di affidargli il suo personaggio di punta con una nuova serie cucita su misura per lui. Friendly Neighborhood Spider-Man racconta storie che esulano da quelle della testata ammiraglia Amazing Spider-Man e per questo è un titolo se vogliamo secondario, ma che non può essere considerato minore proprio per la bravura del suo sceneggiatore.
Taylor concentra la storia sul rapporto tra Peter Parker e le persone della sua comunità, inserendo l’elemento supereroistico in un contesto umano. Il risultato sono storie unite da una profonda empatia per i personaggi – alcuni creati apposta per l’occasione – che ruotano attorno a Peter, tornato a condividere un appartamento con altri (Randy Robertson e Fred Myers, alias Boomerang) e a Zia May, impegnata in una battaglia contro il cancro.
Così Spider-Man diventa letteralmente l’eroe di quartiere, e le sue battaglie non sono solo quelle contro i supercriminali, ma soprattutto quelle contro le difficoltà della vita reale. Sotto questo punto di vista è emblematico quanto stupendo il sesto numero, che vede Spider-Man far visita a un bambino malato di cancro. Una storia strappalacrime che può essere vista come la versione moderna e aggiornata di un classico dei classici del personaggio, ovvero l’indimenticabile Il ragazzo che collezionava l’Uomo Ragno.
Sulla testata si alternano vari disegnatori, tra cui spicca Juan Cabal, autore dal tratto plastico ed essenziale, capace comunque di tavole spettacolari e ingegnose. Tirando le somme forse Friendly Neighborhood Spider-Man non mette in scena aspetti inediti o rivoluzionari, e sulle sue pagine non ha disegnatori di punta, ma è forte di una scrittura moderna, diretta e ironica, che lo rende uno dei fumetti Marvel più interessanti del momento.