Celestia 1, di Manuele Fior (Oblomov)
Celestia è la storia di due ragazzi, Dora – ormai figura ricorrente in diversi lavori di Fior – e Pierrot, che fuggono da loro stessi e dalle proprie paure in cerca di un ruolo in un’epoca di grandi mutamenti. Ambientata in un futuro possibile, in una città che pare l’ultimo baluardo di una civiltà ormai tramontata, i due protagonisti ed altri personaggi coltivano la conoscenza e le loro proprie doti ‘speciali’ (come la telepatia) in una sorta di circolo carbonaro, ai margini del resto degli abitanti. La città “celeste” in cui si muovono ricorda a tutti gli effetti Venezia, intrisa di atmosfere oniriche e suggestive, dal gusto fantastico.
Unendo suggestioni che vanno da Moebius a Miyazaki e lambiscono anche il fumetto di supereroi, Fior mette in scena un racconto ricco di colpi di scena all’interno di una cornice sognante. Celestia è un’opera evocativa, che lascia emergere la profonda maturità artistica del suo autore, in grado di farvi confluire esperienze personali (l’autore ha vissuto a Venezia durante gli studi universitari) e influenze artistiche delle più disparate (dal fumetto all’animazione e all’architettura).
QUI ci sono un po’ di pagine in anteprima dal libro, e QUI un’intervista all’autore.