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9 spettacolari tavole originali in vendita a Lucca Comics 2019

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Come ogni anno, a Lucca Comics & Comics sono presenti i principali venditori di tavole originali provenienti da tutto il mondo. Replicando l’esperienza della scorsa edizione, ad accoglierli è la Chiesa dei Servi, che fa da cornice anche a tre mostre di originali, “Ken Parker: L’inizio e la fine”, “John Buscema: Thor e Conan, realtà aumentata” e una dedicata a Bonvi.

Abbiamo selezionato alcuni pezzi in vendita, tra le innumerevoli proposte, che illustrano la varietà di opere e autori presenti alla manifestazione.

Bonvi – Copertina di Sturmtruppen n. 68 – 3.500 € – Urania Casa d’Aste

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Quest’anno, Urania Casa d’Aste ha organizzato un’asta monografica dedicata a Bonvi, in collaborazione con l’Archivio Bonvicini. Pochissime tavole della sua sterminata opera sono infatti in circolazione sul mercato, rendendo il fumettista modenese tra i più ricercati dai collezionisti di disegni originali.

Negli anni Novanta Sturmtruppen godette di una seconda giovinezza, anche grazie alla ristampa delle G. Vincent Edizioni, che le riportò in edicola nel formato orizzontale con cui ancora oggi viene pubblicato Lupo Alberto. All’interno si trovavano soprattutto ristampe di strisce storiche, intervallate da rubriche demenziali e ogni tanto da nuove tavole delle truppen d’assalten. Le copertine, invece, erano disegnate tutte ex novo da Bonvi. Ogni copertina, una gag, che ovviamente doveva essere meno cinica o volgare di quelle all’interno, in modo da poter essere esposta in edicola senza polemiche e strizzare l’occhio al pubblico di riferimento, i ragazzi delle scuole medie e superiori. 

Queste illustrazioni sono uno dei rari casi in cui il fumettista modenese si cimentò con il colore. Tutti i suoi capolavori, dalle Storie dello spazio profondo alle Cronache del dopobomba, da Nick Carter a Sturmtruppen nascono in bianco e nero (e tantissimi retini), per essere colorate solo eventualmente nelle ristampe. Qui, invece, Bonvi sperimentò con acquerelli e pennarelli. Le copertine furono colorate con tecniche diverse, come se fossero un modo di sfogarsi. In questo caso furono scelte le ecoline, che mantengono ancora tutta la brillantezza di quando sono state stese, 25 anni fa.

Milo Manara – Omaggio a Moebius – 1.250 € – Urania Casa d’Aste

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Siamo abituati a Manara che disegna donnine nude,in fondo sono il suo marchio di fabbrica da una vita. Ma quanti hanno mai visto una vacca disegnata da lui? Questa illustrazione è un omaggio che Milo ha fatto per un suo amico, quel Jean Giraud che molti conoscono con il nome di Moebius e che con entrambe le sue identità ha contribuito a cambiare il fumetto francese.

Manara lo realizzò nel 1987 durante un viaggio in India, affascinato dalla cultura locale. Immerso in quei colori, suoni e odori così distanti dal suo Trentino, pensò a Moebius. Una mucca che levita a mezz’aria, inscritta in un cerchio che ai lettori italiani non può non ricordare Urania, era per lui il collegamento perfetto tra la sua esperienza e quelle – allucinanti, surreali – che il francese portava su Metal Hurlant. Anche lo stile di disegno era “alla Moebius”: Manara aveva spesso disegnato con un tratteggio simile a quello dell’amico, ma in quel caso l’uso dei bianchi e degli scuri e dei tanti piccoli segni di china furono una chiara strizzata d’occhio al modo di disegnare dell’amico.

Charles Vess – Sandman: A Gallery of Dreams – 9.000 € – Art of Comics/Marc Mokken

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Uscito nel 1994, Sandman: A Galley of Dreams è un albo contenente le interpretazioni del personaggio di Morfeo, protagonista delle avventure scritte da Neil Gaiman, da parte di alcuni grandi disegnatori. Tra gli omaggi di Kelley Jones, Tony Harris, Moebius, Alex Ross, Mike Mignola, Jamie Hewlett, Geof Darrow compare anche questo, di Charles Vess, che di Sandman aveva già disegnato diversi numeri, tra cui l’ultimo, da cui questa tavola prende le mosse.

Nella pagina di Vess, Sandman veglia su uno spossato William Shakespeare, protagonista di Sandman #75. La didascalia, tratta dal terzo atto de La tempesta, recita: «For some of you there present are worse than devils» («E infatti qui alcuni dei presenti sono peggio dei diavoli», nella traduzione di Agostino Lombardo).

«Le tavole originali di Sandman sono incredibilmente rare e ricercate dai collezionisti» spiega Marc Mokken, aggiungendo che il pezzo è particolarmente pregiato perché è una splash page, «un tipo di pagina che nella serie di Sandman non si vede quasi mai», a causa dell’impostazione dialogica ed estremamente letteraria voluta da Gaiman che quindi non lasciava molto spazio alle immagini di ampio respiro. La tavola, in una versione leggermente modificata, è stata usata nella campagna promozionale per la conclusione della serie ed è apparsa in The Sandman Companion.

Jack Kirby – Thor #152 – 5.000 € – Tavoleoriginali.net

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Questa tavola di Mentre la città urla, storia breve scritta da Stan Lee, apparve per la prima volta in Thor #152 nel maggio 1968. «La bellezza di questa tavola» dice Francesco Bazzana, titolare di Tavoleoriginali.net, «è che invece di essere inchiostrata da Vince Colletta come quasi tutta la produzione di Kirby su Thor, è ripassata magistralmente da Joe Sinnot, ricreando così la magica coppia di Fantastic Four».

In questo breve racconto, l’inumano Triton emerge dalle acque per visitare New York. La città lo aggredisce però con la paura dei suoi abitanti e il boato del traffico, che lo portano a ribaltare un’auto causando un incidente. Quando la polizia sta per fare fuoco su di lui, l’Inumano si apre un varco nell’asfalto e, attraverso le fogne, torna ad Attilan, la capitale del popolo. Qui, riporta a Freccia Nera la propria testimonianza e il re decide di trasferire la città in un luogo più sicuro, lontano dagli umani.

La pagina, in cui Triton si scontra con i cittadini di New York, presenta una classica scansione della tavola: quattro vignette in cui Kirby riesce a stipare il caos urbano, la frenesia metropolitana, volti granitici e l’immancabile possanza dei volumi.

Sergio Zaniboni – Crist 031Potenza Nera – 150 € – Urania Casa d’Aste

Un po’ Flash Gordon, un po’ Gesù Cristo. È questo il concept di uno dei fumetti più strani che la storica Casa Editrice Universo abbia mai pubblicato, “il primo fumetto fantareligioso”, come recitava lo strillo in copertina. Al centro dell’universo il Padre, Crist e l’Ordinatore Cosmico si riuniscono pr decidere cosa fare di Potenza Nera, uno degli Agenti Blu che si è ribellato alla volontà del suo creatore. Crist viene mandato quindi in missione dall’altra parte del cosmo, accompagnato dai luogotenenti Michel e Rafael, per sconfiggere il ribelle. Nella storia c’è anche una donna, ovviamente sempre in bikini, di nome Magda, e una serie di citazioni copia carbone di passi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Un cult per gli amanti del kitsch.

Peccato che dei tre numeri annunciati ne fosse stato pubblicato uno solo… A firmare i disegni, però, troviamo Sergio Zaniboni, uno dei grandi autori del fumetto popolare italiano: per intenderci, è colui che ha dato a Diabolik l’estetica definitiva. Nelle tavole di Crist-031 Zaniboni scatenò l’Alex Raymond che era in lui, disegnando grandi scene di fantascienza, astronavi liberty, creature aliene, donne affascinanti. È forse il fumetto in cui si può apprezzare di più l’influenza che il disegnatore americano ha avuto su quello torinese, che, libero dalla gabbia di Diabolik, ci regalò un disegno realistico di grande efficacia.

Simon Bisley – Illustrazione di Hellblazer – 3.500 € – Art of Comics/Marc Mokken

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Durante la manifestazione, l’olanedese Marc Mokken presenta un repertorio di materiali da collezione molto eterogeneo: oltre a tavole originali, anche prime edizioni statunitensi di testate risalenti al periodo della Silver Age come Amazing Spider-Man, Avengers, Incrdible Hulk, Journey into Mystery e Tales of Suspense. Ma c’è spazio anche per illustrazioni apparse su pubblicazioni di nicchia, come questa immagine di Hellblazer.

L’inglese Simon Bisley, il cui stile mischia i colori di Frank Frazetta e le anatomie di Richard Corben, ha associato il proprio nome a quello di Hellblazer – la serie Vertigo con protagonista il detective John Constantine – disegnandone diversi numeri e illustrando molte copertine. Questo pezzo, delle dimensioni di 60×42 cm, ritrae Constantine con la moglie Piffy ed è stato pubblicato in uno sketchbook del 2018.

Magnus – Bozza per la copertina de La valle del terrore – 3.000 € – Tavoleoriginali.net

Alla fine degli anni Ottanta, Sergio Bonelli chiese a Roberto Raviola – in arte Magnus – di partecipare alla testata annuale Speciale Tex, una serie nota anche come Texone per il grande formato di stampa e la caratura dei disegnatori coinvolti. La storia, intitolata La valle del terrore, era sceneggiata da Claudio Nizzi e vedeva Tex e Carson indagare sugli omicidi commessi dalla setta asiatica dei Vendicatori.

Il lavoro iniziato nel 1990 si allungò nei mesi, poi negli anni. Magnus sprofondò in una esigenza di completezza che in alcuni casi sfiorava l’ossessione, portando l’incarico a toccare i sette anni di durata. In un’intervista pubblicata nel libro Al servizio dell’eroe. Il Tex di Magnus, il fumettista non sembrava fremere per realizzare la copertina. «Ahimè mi toccherà» rispose, quando gli chiesero se sarebbe stato lui a disegnarla. «A tempera, su fondo bianco, secondo la linea della collana in cui comparirà la storia. La farò di stampo classico anni Cinquanta. Se i cavalieri del cielo non fossero giunti a portarsi via Galep, giuro che gli avrei mandato una delle mie donnine ignude (di quelle fatte per benino) chiedendo in cambio un bozzetto a matita su carta a quadretti di come lui vedeva la copertina. Poi ci pensavo io. Mi avrebbe dato tante cose che io potrò solo immaginarmi».

Questa bozza, realizzata a pennarello, è un collage composto partendo dalla copertina del precedente Texone, Il soldato comanche, su cui il disegnatore aveva poi incollato un foglio bianco per potersi confrontare con gli ingombri e il design della collana realizzata a pennarello.

Magnus non fece in tempo a sigillare l’opera perché morì nel febbraio 1996. La valle del terrore uscì nel giugno di quell’anno con una copertina ricavata da una delle vignette interne e questo studio – apparso in numerose pubblicazioni – è uno dei pochi disegni relativi al Texone, le cui tavole originali sono tutte in mano ad Alessandro Distribuzione – che non le ha mai messe in vendita, rendendo i materiali de La valle del terrore molto ricercati.

Corrado Roi – Copertina di Dylan Dog Grande Ristampa n. 41 – 2.400 € – Tavoleoriginali.net

Questa copertina di Corrado Roi è stata realizzata per una ristampa del 2013 di Dlyan Dog n. 121, Finché morte non vi separi, l’albo in cui viene raccontato il (primo) matrimonio di Dylan Dog.

La storia, realizzata nel 1996 in occasione del decennale del personaggio, è ambientata nel passato del personaggio, durante gli anni in cui Dylan lavorava come poliziotto per Scotland Yard. Il futuro investigatore si innamora dell’attivista dell’IRA Lillie Connolly, decisa a vendicare la morte del fratello, ucciso dalla polizia.

L’immagine aggiorna la copertina originale di Angelo Stano spingendo verso il lettore le tre figure e riempendo lo sfondo con un motivo funereo. Roi scolpisce con le ombre il volto del prete e restituisce un’atmosfera più austera e inquietante.

Joao Ruas – Copertina di Fables #87 – 4.750 € – Art of Comics/Marc Mokken

Fables, la serie Vertigo scritta da Bill Willingham, tratta di vari personaggi delle fiabe e del folklore che sono stati costretti ad abbandonare le loro terre natie dal misterioso Avversario. La comunità fiabesca si è racconta in una zona clandestina di New York nota come Favolandia, dove sono ambientate le vicende della serie.

La copertina di Fables #87 ritrae la scimmia alata Bufkin, personaggio minore ricorrente nella serie – appariva già nel primo numero – che proviene dalla terra di Oz. L’illustratore Joao Ruas, copertinista successore di James Jean, che aveva firmato fino ad allora le copertine della serie, ne dà un’interpretazione peculiare che nella versione stampata sarà ritoccata con toni più caldi.

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