di Gianluca Lamendola*
Grazie alla Asmodee Italia, quest’anno è uscito anche nel nostro Paese il boardgame tematico di Kick-Ass, che celebra i personaggi nati nella miniserie a fumetti divenuta presto di culto firmata da Mark Millar & John Romita Jr., che ha tra l’altro generato due seguiti, due adattamenti cinematografici e un videogioco.
Arricchito da 45 bellissime miniature e da immagini prese direttamente dalle tavole di JRJR, il gioco è di tipo cooperativo, riunendo intorno al tavolo da 1 a 4 giocatori per fermare una minaccia comune nei panni di Kick-Ass, Hit-Girl, Big Daddy, Colonnello Stars, Doctor Gravity, Ass-Kicker e Night-Bitch.
Tra i boss presenti nella scatola, Red Mist si dimostra il più semplice da affrontare nelle partite iniziali per prendere dimestichezza con il regolamento. Invece, Mother Fucker, Vic Gigante, John e Don Genovese seguono una difficoltà crescente, che implica una certa dimestichezza anche nell’attacco di gruppo.
Essere tutti uniti contro i nemici, aumenta le probabilità di successo dei dadi di attacco e di difesa nel combattimento, perché il gioco non è automatico nell’elargire nuovi punti vita oltre a quelli messi a disposizione per ciascun personaggio a inizio partita. Il loro esaurimento può portare allo svenimento e all’attivazione della prima delle due carte Difficoltà pescate casualmente per simulare la salute psico-fisica del nostro vigilante; inoltre, dopo tre missioni fallite la sfida è persa da tutti i giocatori. I punti Vita sono peculiari a ogni personaggio come la “Forza”, perché (in linea con il fumetto) i protagonisti restano tutto sommato persone comuni.
In sintesi, nelle prime tre miniserie (ne è poi seguita una quarta, con protagonista la ragazza di colore Patience Lee, oltre a una seconda tutta dedicata a Hit-Girl) si racconta proprio del liceale Dave Lizewski che senza un reale motivo o dramma personale si mette un costume per diventare un (super)eroe. Il ragazzo non ha abilità sovrumane, perciò solo con l’allenamento e con il coraggio può proteggere i più deboli: così, per aver salvato una persona da un’aggressione, finisce in un video che in poco tempo fa il giro del web dove viene appunto chiamato con il nome di Kick-Ass.
A differenza di altri cooperativi dello stesso genere, qui manca fortunatamente la sensazione di un giocatore alfa che coordina il gruppo imponendo le proprie tattiche a tutti. Ognuno può scegliere se fare il vigilante in solitaria o collaborare con gli altri, se vivere una vita privata oppure darsi interamente alla lotta al crimine. Lo può fare nei 9 turni che determinano anche la durata della partita: ciascun turno si divide a sua volta in 3 fasi che richiamano il ciclo della giornata, dal mattino al pomeriggio fino alla sera.
In questo arco di tempo, il giocatore può ad esempio guadagnare soldi, lavorare come barista, fare volontariato in ospedale, dare una festa oppure diventare un tiratore professionista. Si espandono in questo modo le carte Attivazione di cui ne vengono giocate una sola per fase tra quelle in mano e le carte Oggetto che si collocano sulla plancia del giocatore negli spazi assegnati all’equipaggiamento.
C’è pure una carta Attivazione di colore verde da sbloccare per ogni vigilante, che funziona un po’ come un deus ex machina tanto da spezzare l’immedesimazione con il proprio eroe a causa dell’effetto a volte fin troppo forte. Inoltre, scegliendo di raggiungere maggiore fama con i social media si sbloccano dei bonus, e alzando il nostro morale si prevengono malus (Pigrizia, Paranoia, Disturbo Mentale, Alcolismo). I Like e la Felicità sono due tra gli indicatori presenti sulla plancia del giocatore, che appare ricchissima di token e carte pur restando sempre leggibile.
Sul tabellone gli 8 distretti, ciascuno con un diverso numero di spazi per le miniature degli Sgherri, sono i luoghi dell’azione determinati dalle carte Evento: caso o malasorte, gli sgherri si diffondono nel distretto adiacente quando quello dove devono essere collocati non può contenerli a inizio di ogni fase. D’altronde, il protagonista Dave Lizewski trova nella pulsante e grande città di New York il suo habitat ideale insieme a coloriti vigilanti e a crudeli villain, così il gioco ne esalta l’ambientazione.
E voi, siete pronti a mettervi la maschera per salvare la città?
*Questo articolo è tratto dal mensile Fumo di China n. 290, ora in edicola, fumetteria e online.
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