Due attese, di Maurizio Lacavalla (Edizioni BD)
Barlettano, classe 1992, Maurizio Lacavalla firma un esordio notevole per Edizioni BD. Due attese si distingue infatti per maturità, classe e, soprattutto, intelligenza dalla pletora di opere prime che hanno invaso il mercato negli ultimi anni.
Il merito è sicuramente quello di muoversi al di fuori di territori ormai saturi come quelli dell’autobiografia o della nostalgia. Certo, saltano subito all’occhio i riferimenti: soprattutto in quei neri così densi e vivi che ricordano Andrea Bruno e il primissimo Marino Neri (La coda del lupo, in primis), ma il tutto è gestito con un profonda consapevolezza, con soluzioni sia narrative che morfologiche interessanti e che fanno ben sperare per i suoi lavori futuri.
La storia si snoda tra un’assolata Barletta e un’algida Trieste, fin oltre il confine: al centro la scomparsa di un uomo durante la Seconda guerra mondiale e la ricerca matta che ne consegue: nonostante l’esito segnato la famiglia impegna tutte le sue forze, assoldando un’agenzia investigativa americana specializzata nelle scomparse di uomini al fronte. Due attese è una storia di trasfigurazioni e di vite smarrite, di attese che consumano e che non conducono ad alcuna rivelazione, un trono vuoto da colmare con storie e ricordi che si frantumano e sanno di terra e sangue.