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I 5 migliori fumetti pubblicati a maggio 2019

I migliori fumetti pubblicati nel nostro paese a maggio 2019, selezionati e commentati dalla redazione di Fumettologica.

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Ulysse, di Jacques Lob e Georges Pichard (Rizzoli Lizard)

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L’Ulysse di Lob e Pichard è l’ultimo di una serie di recuperi di grandi classici del fumetto proposti da Rizzoli Lizard, valorizzati inoltre da eleganti e originali progetti di design editoriale firmati dal grafico Roberto La Forgia.

Il fumetto è una rilettura bizzarra e stimolante del mito di Odisseo, qui interpretato in chiave fantascientifica ed erotica. L’equilibrio che i due autori mettono in scena, insolito per l’epoca, è quello tra la perfezione apollinea dell’immaginario ‘classico’, la sfrenata fantasia della fantascienza Sixties, e le pulsioni psichedeliche e carnali di quei tempi.

Se Ulisse e i suoi compagni sono statuari uomini dalle mille battaglie, gli Dèi sono alieni vestiti con costumi o armature sgargianti. Annoiati dalla vita sull’Olimpo, per passare il tempo decidono di giocare con il destino di Ulysse, complicandogli la via del ritorno verso Itaca. Se Zeus si presenta come un hippie, Ermes pare una specie di Rocketeer, Polifemo è un gigante che indossa un elmo da palombaro e spara raggi laser dall’occhio e l’Olimpo, con le sue torri e i suoi macchinari, sembra uscito dalla fantasie visionarie di un Jack Kirby.

Al centro del racconto ci sono le peripezie di Ulysse, i capricci degli Dèi, le bislacche atmosfere dei mondi di Eolo e Ade, o l’incontro con donne dominanti come la maga Circe, qui in versione tossica ammaliatrice. E poi ci sono i corpi di Pichard: magri o grassi, muscolosi o formosi. Corpi che invadono la tavola, a volte affollandola, mischiandosi e attorcigliandosi per poi lasciare spazio a singole figure statuarie. Un’orgia di segni, spessi ma sinuosi.

Come il viaggio di Odisseo, anche quello editoriale dell’Ulysse è stato lungo e travagliato. Iniziò tra mille difficoltà di pubblicazione nel 1968, passò per le pagine di Linus grazie alla lungimiranza di Oreste del Buono e si concluse in patria dopo diverse pause solo nel 1974. Ora torna con un nuovo vestito cucito su misura, pronto a farsi conoscere per il cult che è.

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