Batman – Cavaliere Bianco, di Sean Gordon Murphy (RW Lion)
Nonostante le arroganti dichiarazioni di Sean Gordon Murphy che hanno reso l’operazione poco simpatica, o addirittura indigesta per chi vede Frank Miller come una vacca sacra, Batman – Cavaliere Bianco, pur non essendo il nuovo Ritorno del Cavaliere Oscuro, è un’ottima miniserie. Prima di tutto per i disegni, in cui l’autore si è davvero impegnato fin nei dettagli delle splash page, nello storytelling tanto delle scene d’azione quanto dei dialoghi e nell’energia cinetica della sue figure.
La storia parte con il botto: Batman che finisce in galera per la propria brutalità e il Joker cerca di prenderne il posto, finendo per risultare più utile di lui alla salute di Gotham. Le perplessità arrivano poi, per quello che sembra un ritorno al consueto status quo, come nella maggior parte delle storie di supereroi, ma Murphy gioca di prestigio e svela invece una situazione inedita, grazie alla rivelazione del ruolo di primo piano di Harley Quinn.
È sicuramente nel recupero e nell’emancipazione di una Harley clown e psicologa che Murphy mette a segno un colpo sorprendente e moderno: questa è la sua storia molto più di quanto non lo sia di Batman e del Joker e non lo è per un colpo di scena fine a se stesso, bensì perché lei è in fondo più umana di loro due messi insieme.