Gli aristocratici – L’integrale vol. 1, di Alfredo Castelli e Ferdinando Tacconi (Nona Arte)
La ristampa integrale della più celebre serie del Corriere dei Ragazzi, creata da Alfredo Castelli nel 1974, otto anni prima di Martin Mystére, e dal troppo poco celebrato Ferdinando Tacconi. Gli Aristocratici sono un gruppo di ladri gentiluomini, composti dall’inglesissimo Conte e da sua nipote Jean, dal grosso irlandese Moose, dallo scassinatore italiano Alvaro e dall’inventore tedesco Fritz. Sono ladri per bene, eleganti e compassati, che intervengono con flemma e grazia nelle situazioni in cui Scotland Yard non può fare nulla, rapinando truffatori, ambasciatori stranieri o strozzini e risarcendone le vittime, trattenendo solo il 10% per copertura delle spese. L’incarico fu affidato personalmente al Conte dalla sua cara amica Liz (pardon, voglio dire Sua Graziosa Maestà Elisabetta II).
Nel primo volume, di 15 previsti, si fa conoscenza quindi con la banda e con i loro metodi, con il solerte investigatore Mike Allen, loro contatto in polizia, e con l’arcinemico Derek Collins, guidati pagina dopo pagina dall’ironica voce narrante del Conte e dai suoi tormentoni linguistici. È proprio nella caratterizzazione dei personaggi che Castelli mostra le sue doti di grande sceneggiatore, donando a ognuno una sua voce riconoscibilissima, giocando con tic e tormentoni, oltre che con un divertente utilizzo degli stereotipi nazionali europei.
L’edizione proposta da Nona Arte si basa sulla versione delle storie uscita su Il Giornalino tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila. La vita editoriale del gruppo è stata infatti parecchio travagliata, con storie uscite, oltre che sul Corriere dei Ragazzi, su Corrier Boy, Eureka e sulla tedesca Zack. Quella del settimanale paolino è la versione più completa e l’unica a colori, comprensiva di scene modificate dagli autori per aggiornare al cambio di secolo le tecnologie mostrate. Nel volume, tutto questo e molti altri dietro le quinte sono raccontate dallo stesso Castelli stesso. Il modo migliore, insomma, per rileggere finalmente la serie.