Spirou: La speranza, nonostante tutto – Prima parte, di Émile Bravo (Nona Arte)
Dieci anni dopo Spirou – Il diario di un ingenuo, Émile Bravo torna a raccontare le vicende del fattorino più celebre del Belgio con un libro che è finito dritto dritto tra i candidati ai premi di Angoulême 2019 quasi prima di uscire. Il successo del precedente era stato talmente grande da far aumentare l’aspettativa per questo nuovo libro, prima parte di un affresco più grande, che prevede la pubblicazione di quattro volumi in tre anni. Come nella storia precedente, Bravo inserisce Spirou – di norma protagonista di vicende umoristico-avventurose – in un vero e proprio romanzo di formazione, con il ragazzino che diventa spettatore di alcuni dei momenti più tragici del Ventesimo secolo: lo scoppio della Seconda guerra mondiale, la capitolazione del Belgio e la sua occupazione da parte dei Nazisti.
Il lettore segue questi fatti dal punto di vista di Spirou, ovvero un giovane di Bruxelles che si barcamena tra il lavoro e il cercare di aiutare gli altri, siano i ragazzini di strada, una coppia di ebrei fuggiti dalla Germania o Fantasio, che continua a mettersi nei guai inseguendo l’obiettivo di diventare un giornalista. Prosegue così la sua evoluzione caratteriale che lo porterà, attraverso le difficoltà quotidiane e lo struggimento per la sua amata − giovane polacca ebrea di cui non ha notizie da tempo −, a diventare pian piano meno ingenuo e più realista.
Nonostante le numerose gag che Bravo inserisce nella trama, l’ombra della guerra si ingigantisce pagina dopo pagina, dando al fumetto uno strano sapore – invero molto realistico – di angoscia e leggerezza al tempo stesso. Fantasio che rischia di essere impallinato dai Nazisti, il contadino comunista che nasconde i soldati feriti nel bosco, gli screzi tra gli scout cattolici valloni e gli indottrinatissimi giovani collaborazionisti dell’Ordine nero della lega fiamminga, addirittura la morte in scena di un personaggio attraverso quella che in altri contesti sarebbe stata una buffa gag slapstick, sono solo esempi dell’atmosfera che permea il volume. Il piccolo eroe comico Spirou, ‘amico’ di generazioni di bambini francofoni, con Bravo è diventato un esemplare testimone e interprete della grande Storia.