HomeRubriche#tavolidadisegnoNello studio di Sara Colaone

Nello studio di Sara Colaone

-

Per la rubrica #tavolidadisegno, siamo entrati nello studio di Sara Colaone (Leda, Ciao ciao bambina, In Italia sono tutti maschi). L’autrice è protagonista di una mostra personale all’interno di Lucca Comics & Games 2018, e durante la manifestazione presenterà il suo nuovo graphic novel, Ariston, scritto da Luca de Santis e pubblicato da Oblomov Edizioni.

Quali sono i progetti a cui stai lavorando attualmente?

I progetti a cui sto lavorando sono diversi, i due che vedrete a brevissimo sono:
Anna la bambina coraggiosa e la sua famosa avventura nel bosco stregato, un fumetto per bambini scritto dal bravissimo Luca Tortolini, che uscirà a primavera 2019 nella collana BaBao; Ti ho visto, un romanzo per ragazzi un po’ scritto e un po’ disegnato, ambientato in montagna fra giovani rapati e creature pelose, per la casa editrice Pelledoca. Ho appena letto una sceneggiatura di Francesco Satta che mi piacerebbe disegnare e poi un paio di soggetti miei che ronzano in testa da tempo.

nello studio sara colaone
Quali strumenti usi per disegnare?

Uso disegnare su carta, per poi scansionare e colorare in digitale; è un procedimento che mi piace perché mi dà il tempo di pensare. Per il disegno su carta mi affido a matite azzurro acqua e china nera indelebile, pennelli di martora o di tasso giapponesi, come per Leda (Coconino Press, 2016), il romanzo con cui ho vinto il Gran Guinigi nel 2017. Quando disegno solo a matita uso pastelli a punta media durezza neri o marroni, come nel caso di Anna e di Ciao ciao bambina, oppure matite morbide del tipo 4B o grafite-carbone. La carta è spesso ruvida.

nello studio sara colaone

Hai qualche abitudine prima di metterti a disegnare?

Credo che i rituali siano molto legati ai luoghi e agli orari. Ma quando si lavora a tanti progetti contemporaneamente le abitudini finiscono per diventare una cosa limitante. Senza contare che il momento in cui si inizia a disegnare non è disgiunto dal momento in cui si pensa e costruisce il disegno in astratto nella propria testa. Per questo negli anni ho imparato a lavorare ovunque: in treno, in piedi, mentre mangio o aspetto l’uscita da scuola. Un disegnatore fondamentalmente lavora sempre e non può concedersi momenti di separazione fra pensiero e azione. Sembra allucinante ma in un certo senso è bellissimo.

nello studio sara colaone

Ci sono libri o fumetti che devono essere a portata di mano mentre disegni?

Per ogni progetto i libri da tenere sul tavolo sono diversi, il risultato è che ho una libreria voluminosa. Per Ariston (Oblomov, 2018) ad esempio ho guardato molto i colori di Rébétiko di David Proudhomme (nella versione originale di Futuropolis). Il risultato non c’entra nulla, non si può dire che esista alcun legame fra i due libri – Rébétiko è un capolavoro – eppure in qualche modo non potevo fare a meno di guardarlo e penso che mi abbia influenzata.

nello studio sara colaone

Hai un oggetto in studio a cui sei particolarmente affezionata?

Non so perché, ma finisco per trovare sempre sulla scrivania questo gomitolo di plastica. Prima di questo ne avevo uno di lana, dello stesso colore.

Questo articolo ti è piaciuto?

Su Fumettologica puoi leggerne molti altri, e magari scoprire qualche fumetto che diventerà il tuo preferito. Se ti piace quello che facciamo e ti interessa sostenerci puoi scegliere di abbonarti. Facendolo non solo ci aiuterai a creare quello che stai leggendo, ma avrai accesso anche a diversi contenuti esclusivi.

Ultimi articoli