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Nello studio di David Bacter

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Questa settimana, per la rubrica #tavolidadisegno, siamo entrati nello studio del fumettista e illustratore David Bacter, autore di Children (Edizioni BD, 2016) assieme a Massimo Caccia.

David Bacter

Quali sono i progetti a cui stai lavorando attualmente?

In questo momento sono alle prese con il nuovo fumetto per Edizioni BD, il titolo è ancora provvisorio I supereroi esistono? La storia dei fumetti secondo Bacter. È un fumetto autobiografico ambientato negli anni Settanta dove, tra un litigio con mio fratello e un rendimento scolastico indecente, casualmente scopro l’esistenza dei giornalini dell’Editoriale Corno. Racconto di personaggi e autori che fecero la gloria della Marvel visti dagli occhi di un bambino. Il tutto è raccontato con semplicità, com’era quella dei lettori in quegli anni dove il principale dilemma che si evinceva dalle letterine alla redazione era: “ma è più forte Hulk o la Cosa?”

Il racconto viene filtrato attraverso le vicende tragicomiche del protagonista che dall’entusiasmo e lo stimolo di quelle letture giungerà ad un finale amaro, in anni in cui i giornalini erano visti come una perdita di tempo. Questo è il progetto più impegnativo a cui sto lavorando, ma durante i tempi morti ho concluso alcune storie brevi tra cui lo spin-off di Children con protagonista N. 15 il bisonte Albino dislessico…. Un vero massacro.

David Bacter

Quali strumenti usi per disegnare?

Per i lavori più tradizionali (quelli a china e poi colorati in digitale) uso una micromina 2B e per inchiostrare un pennello Windsor & Newton serie 7 n.1. Ho provato diversi fogli tra cui i Fabriano e i Canson, ma ultimamente uso fogli giapponesi da 135 grammi.

Le cose si complicano quando realizzo lavori pittorici. In quel caso utilizzo dei fogli Fabriano F5 50% cotone su cui applico una imprimitura con colla di coniglio e gesso di Bologna. Disegno sempre con micromina 2B e poi dipingo con tempera all’uovo. Per ottenere alcuni effetti uso la più alta tecnologia: cartavetrata e bitume (è un lavoro molto divertente).

David Bacter

Hai qualche abitudine prima di metterti a disegnare?

Lavoro in un cortile dove ci sono altri studi. Ci sono pittori, restauratori, grafici e varie associazioni. C’è pure lo studio di Massimo (Caccia, che ha colorato Children) e da qualche mese abbiamo questa insana abitudine: andare al bar e leggere l’oroscopo del giornale locale. A detta dell’oracolo ogni sera ci aspetta un appuntamento galante che puntualmente non avviene.

David Bacter

Ci sono libri o fumetti che devono essere a portata di mano mentre disegni?

Visto il tema del fumetto a cui sto lavorando non possono mancare sul tavolo i fumetti della Corno, ma anche testi come il vecchio Manuale dei fumetti o cose più recenti tipo il librone di Mark Evanier Kirby. King of comics, oppure Maledetti fumetti di David Hajdu.

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Hai un oggetto in studio a cui sei particolarmente affezionato?

Ecco un oggetto a cui sono affezionato… La testa di Bacter. Ho iniziato a fare mostre con lavori pittorici e performance indossando un casco da motociclista e una tuta da meccanico, questo è Bacter e anche nel fumetto sarà così, anzi scopriremo che è nato così…

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