Questa settimana per la rubrica “Lo scaffale di…” abbiamo chiesto a Eliana Albertini – autrice di Luigi Meneghello. Apprendista italiano per Becco Giallo Editore – di raccontarci le sue letture più recenti.
Colombo, di Altan
Ho (fortunatamente) trovato questo volume su una bella bancherella a Bologna e ho deciso subito di mettere giù quello che avevo in mano per prenderlo. «La vita è fatta di scelte» ho pensato, e mi chiedo se Altan lo avrebbe scritto lì sotto, se quella situazione fosse stata una vignetta. Lo ammetto: ero più interessata ai commentini sotto i personaggi che parlano piuttosto che alla vita di Cristoforo Colombo. Ma ora ho capito che il mondo avrebbe bisogno di interi libri di storia scritti e disegnati da lui.
Paesaggio dopo la battaglia, di Éric Lambé e Philippe De Pierpont
Da mesi volevo leggere questo libro e finalmente sono riuscita a regalarmelo. Dopo l’ultima edizione del BilBOlbul (che ne ha ospitato gli autori) l’aspettativa era ovviamente cresciuta molto, ma posso dire di aver trovato in questo libro esattamente quello che pensavo di trovare. Una grandissima lezione sulle emozioni reali, che quasi mai si manifestano con i gesti che a esse corrispondono. Un libro da leggere ma soprattutto da rileggere.
L’età della convivenza, di Kazuo Kamimura
Tre tomi che invece sono riuscita a FARMI regalare. Ahimé non sono mai stata una grande lettrice di manga, ma questo ha attirato subito la mia attenzione appena l’ho notato. I disegni sono belli in una maniera quasi prepotente, li guardo e cerco di dimenticarmi che anche io disegno. Ma ciò che veramente mi ha suggerito che volevo saperne di più è il titolo: un manga degli anni Settanta parla davvero di convivenza? E come? Chi sono i protagonisti di questa storia? Un consiglio: chiudete Netflix e leggete i fumetti.
The End of the Fucking World, di Charles Forsman
Si, volevo ripetermi senza far passare troppe righe: chiudete Netflix e leggete i fumetti. Ho conosciuto Forsman con Hobo Mom di Delebile (realizzato a quattro mani con Max de Radiguès) ed ero curiosa di scoprire qualcos’altro. È facile essere rapiti da questa storia, un amore matto fra due ragazzini dei sobborghi americani. Ma forse quello che mi ha colpita di più non è tanto la trama, ma il modo in cui viene raccontata. Sembra voler dire che le cose matte, alla fine, possono essere tanto vere quanto la pelle che brucia sotto un chiodo rovente.
Brucia, di Silvia Rocchi
Per concludere con le cose vere che bruciano. In questo libro la provincia raccontata è quella italiana e ogni volta mi stupisco di tutte le sue sfaccettature, e di come ogni luogo abbia regole e dinamiche ben precise. Silvia riesce a fartele vivere in maniera molto diretta, trasformando anche piccole cose superflue della vita in elementi essenziali per raccontare una storia.