Il fumettista americano James Sturm – autore del recente Market Day e di Americana – ci racconta le sue più recenti letture a fumetti.
*English text
My Favorite Thing Is Monsters, di Emil Ferris
Questo libro è del tutto all’altezza delle recensioni esaltate che ha ricevuto. Mi piacciono il suo senso dello spazio, il disegno, i personaggi, e la storia (una esilarante danza tra l’umano e il disumano). Emil evoca parecchi artisti per tutto il libro, ma c’è qualcosa nel suo stile che mi ricorda la pittura di Reginald Marsh.
Bumf, di Joe Sacco
Questo libro di Joe Sacco non l’ho letto appena uscito e sono contento che poi me lo abbia consigliato Art Spiegelman. Bumf è una satira politica cupa e intelligente. Il lavoro di Joe è graficamente denso e anche nei passaggi più assurdi ha sempre il gusto della realtà.
Spinning, di Tillie Walden
Ho visto nascere questa storia di formazione e il lavoro finito mi ha comunque sorpreso. Una delle qualità migliori di Tillie come fumettista (e ne ha molte) sta nella capacità di creare un legame emotivo col lettore. Il suo modo di fare fumetto è delicato, sincero e incantevole.
Best of Enemies: A History of US and Middle East Relations, Part One: 1783-1953, di Jean-Pierre Filiu and David B
Questo è un resoconto storico a fumetti davvero ben fatto. La scrittura è acuta, concisa e perfettamente integrata con un disegno così originale. Ogni singola vignetta che David B. disegna è sorprendente. Davvero ognuna.
Monograph, di Chris Ware
Cosa si può dire su Chris Ware che non sia già stato detto? Per quanto mi riguarda, lui è il fumettista più geniale che ci sia oggi e questo libro che lo analizza a metà della sua carriera non fa che dimostrarlo. Apprezzo profondamente quanta cura Chris riponga nel suo lavoro. Monograph mostra quanta intelligenza e intuizione Chris riponga nella sua arte di fumettista.