HomeRecensioniTop 5I 5 migliori fumetti pubblicati a gennaio 2018

I 5 migliori fumetti pubblicati a gennaio 2018

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Dopo un 2017 che ci ha offerto tante letture interessanti, tra graphic novel, serie e fumetti classici, a giudicare dalle anticipazioni degli editori, anche il 2018 ci fornirà degli ottimi spunti, ma intanto concentriamoci su questo gennaio, un mese caratterizzato da una lenta ripresa dopo le feste.

A far parte di questa nostra selezione c’è un nuovo racconto di uno dei fumettisti italiani di maggior successo degli ultimi anni, un inedito due grandi mangaka contemporanei entrambi scomparsi di recente, due fumetti francesi – un classico degli anni Settanta e una novità – e il graphic novel di uno dei più interessanti giovani autori britannici in circolazione.

Leggi anche: I fumetti che leggeremo nel 2018

Questa non è una partita a bocce, di Zerocalcare (su L’Espresso del 14/01/2018)

espressoZero

Non è la prima volta che a Zerocalcare – forte del suo successo commerciale – viene invitato a commentare la contemporaneità politica e sociale su importanti testate giornalistiche, come Internazionalela Repubblica. Questa volta l’autore è stato ospitato da L’Espresso per una storia che racconta nuovi e vecchi fascismi e nella quale ritroviamo la sua migliore verve.

Questa non è una partita a bocce alterna momenti di estrema lucidità ad altri amaramente spassosi e si pone come una delle storie più riuscite di Zerocalcare, a livello di alcune delle migliori storie pubblicate sul web nel corso degli anni. Nella forma del racconto breve di attualità – e lontano da meccanismi narrativi a lungo raggio che spesso sembrano un po’ troppo artefatti – l’autore di La profezia dell’armadilloKobane Calling conferma ancora una volta di trovarsi a suo agio.

Blue Fighter, di Caribu Marley e Jiro Taniguchi (J-Pop)

Blue Fighter taniguchi j-pop manga

J-Pop pesca tra la produzione giovanile di Jiro Taniguchi, proponendo un manga sportivo da lui disegnato nel 1982 e sceneggiato da Caribu Marley, anche conosciuto come Garon Tsuchiya, l’autore di Old BoyBlue Fighter racconta del pugile Reggae, reso misterioso dai suoi problemi con l’alcol e il suo mutismo autoimposto, formidabile combattente ma allo stesso tempo afflitto da una serie di sconfitte dovute alla sua indolenza.

Il manga utilizza la tematica sportiva per addentrarsi in un racconto noir lontano dagli stereotipi, attraverso uno stile di scrittura talmente asciutto e incisivo da risultare più moderno di quello di molti fumetti contemporanei. Il disegno di Taniguchi è ancora acerbo rispetto alla sua produzione successiva, ma la maestria nello storytelling è già parecchio evidente, in particolare nelle scene dei combattimenti.

Leggi l’approfondimento e 10 tavole di anteprima

La notte, di Philippe Druillet (Magic Press)

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L’operazione di riproposta delle opere di Druillet da parte di Magic Press continua con una delle opere più apprezzate del visionario autore francese. La notte è notoriamente considerato anche da Druillet stesso il suo fumetto più famoso – e nichilista, potremmo aggiungere. Racconta un mondo in rovina, dove si scontrano bande di motociclistici depravati, non tra di loro alla Mad Max e Ken il guerriero, bensì – con l’impronta horror che caratterizza le opere di Druillet – con poliziotti vampiri. Lo scopo dello scontro? Ottenere il controllo di un particolare tipo di droga.

Psichedelia e fantasy si fondono al meglio tra queste tavole visionarie di Druillet, con colori acidi e scenari inquietanti; mentre la trama assume risvolti dolorosamente esistenzialisti per il protagonista, finanche a raggiungere momenti poetici (con citazioni di Baudelaire). La natura così sofferta e pessimista dell’opera trova origine nel vissuto dell’autore, che nel 1975 aveva perso la moglie, e in La notte canalizza ed esorcizza i dolori che ne conseguono.

Leggi le prime pagine del fumetto

L’odore dei ragazzi affamati, di Loo Hui Phang e Frederik Peeters (Bao Publishing)

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Lo svizzero Fredrik Peeters, l’autore che ci ha regalato il delicato e importante Pillole Blu, disegna distese aride e mandrie di cavalli, mettendo su carta le contrastanti emozioni dei personaggi tratteggiate dalla sceneggiatrice francese di origini laotiane Loo Hui Phang. Un autrice molto prolifica, che ha lavorato con diversi grandi nomi del fumetto franco-belga  – Huges Micol, Philippe Dupuy, Ludovic Debeurme e di cui purtroppo in Italia abbiamo finora letto molto poco (oltre a questo, solo Centomila giornate di preghiera).

Non si può raccontare a fondo la trama de L’odore dei ragazzi affamati senza rischiare di rovinare la lettura. Basti sapere che siamo davanti a un western che inizia come la più classica delle declinazioni del genere e che sfuma via via in una storia mistica e onirica. E già potremmo aver detto troppo. L’intero fumetto, infatti, si basa su contraddizioni che danno luogo a più colpi di scena, a partire dai personaggi – un geologo, un ragazzino e un fotografo – che in realtà non sono quello che sembrano e che hanno tutti qualcosa da nascondere. Non è un caso che si trovino assieme per una spedizione geologica in terra indiana foraggiata da una misteriosa azienda.

Leggi le prime 20 pagine del fumetto

Come sopravvivere nel grande Nord, di Luke Healey (Coconino Press)

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Questo graphic novel fonde fatti realmente accaduti tra il 1912 e il 1926 con un storia di finzione ambientata nel presente che ci conduce in un viaggio attraverso l’amore e la perdita. Come ha scritto Matteo Contin «è una storia sul riconoscere quando un’idea è una cattiva idea» e racconta di due spedizioni al Polo Nord realmente accadute e finite in maniera tragica.

Tutto parte dalla figura di Vilhjalmur Stefansson, esploratore artico ed etnologo canadese davvero esistito. Stefansson divenne famoso per la sua idea che qualsiasi persona, indipendente dalle sue capacità e conoscenze, potesse sopravvivere al ghiaccio artico ed organizzò due spedizioni agli inizi del secolo scroso per provare questa sua teoria. Ovviamente le cose non andarono come previsto. Come sopravvivere nel grande Nord è una grande storia d’avventura, ma anche un profondo racconto esistenzialista. Healey la disegna con un tratto sottile e minimale, giocando con colori piatti e accesi, il cui insieme restituisce una spiccata estetica pop.

Leggi le prime 10 pagine del fumetto

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