Nell’ambito della campagna IBD Unmasked promossa da Takeda, tra i leader mondiali nel campo della Gastroenterologia, Marvel Comics ha realizzato un progetto originale, di cui abbiamo parlato qui: un fumetto di supereroi che ha l’obiettivo di sensibilizzare i lettori sulle malattie infiammatorie croniche intestinali note come “IBD” (Inflammatory Bowel Diseases – in particolare Colite Ulcerosa e Malattia di Crohn).
La storia, che sta per essere pubblicata a puntate sul sito è scritta da un veterano dei fumetti statunitensi: Fabian Nicieza, il co-creatore di Deadpool, che per l’occasione ha ideato il supergruppo Invincibili. Un gruppo tutt’altro che ordinario, formato in gran parte da persone con IBD.
Capitolo 1
Le vicende degli Invincibili prendono le mosse da Londra, dove il gruppo si trova – in piena tradizione Marvel – nel bel mezzo dell’azione. Di fronte a loro c’è Technonaut: un industriale hi-tech dei nostri tempi, cinico e ambizioso, capace di controllare nanorobot alieni.
Nelle tavole iniziali, disegnate dallo spagnolo J.L. Giles, Nicieza introduce i protagonisti della storia: Leo alias Rubblerouser, affetto da malattia di Crohn e col potere di generare onde d’urto; l’infermiera specializzata in IBD Jang Goh, alias Luminaria, il cui potere è quello di agire sulle persone infondendo calma interiore, aiutandole a rilassarsi e alleviandone il dolore; Ethan Brewster alias Switchback, affetto da malattia di Crohn, ma con l’abilità di alterare e muoversi nello spazio temporale; Ian alias Samarius, capace di controllare nanorobot; Olivia Hviid, anch’essa affetta da IBD, capace di usare nanorobot per navigare a piacimento in internet, carpendo e manipolando informazioni a suo piacimento.
Nel loro scontro, gli Invicibili sono messi a dura prova non solo dalla potenza di Technonaut, che apparentemente non riescono a contrastare, ma anche – e soprattutto – dalle loro stesse malattie. Come ha ben rappresentato anche una serie recente quale Thor (nella versione 2014), le malattie – umane: niente cause aliene – non sono più né un tabù né una presenza episodica, nel fumetto di supereroi contemporaneo.
La scena a cui assistiamo è raccontata in prima persona da Switchback, preoccupato di non riuscire ad agire contro Technonaut a causa dei dolori che sta provando legati alla sua malattia. Ragiona dunque sul da farsi, sapendo che con le sue abilità può risolvere la situazione, il che comprende salvare non solo i suoi amici, ma anche la città di Londra e, probabilmente, l’umanità intera. A se stesso richiede un grande sforzo: dovrà mettercela tutta, nonostante i suoi problemi.
In un cliffhangher finale, che sembra già mettere fine all’avventura degli Invincibili, si inizia a sentire il tocco Marvel, tra azione ed esistenzialismo: non solo scontri tra eroi e antieroi, ma anche la grande sfida dell’uomo verso le difficoltà della vita. Senza sosta.
Capitolo 2
Nel secondo capitolo le sorti degli Invincibili vengono lasciate in sospeso per dar spazio a un lungo flashback che racconta le origini di Switchback. Siamo a Londra, due anni prima degli eventi presenti. Ethan Brewster sta partecipando a una riunione di lavoro che riguarda i problemi di relazione della sua società con l’azienda tecnologica Appius Unlimited. Ad un certo punto si sente poco bene, si scusa con i colleghi e lascia la stanza. La spiegazione non è però in una canonica ragione che ci si potrebbe attendere in un fumetto di supereroi: Ethan è affetto da anni dal morbo di Crohn e, in un primo momento, pensa che la causa del suo momentaneo malessere sia riconducibile ad essa. Nell’universo dei super-problemi dei nostri tempi, e nonostante la penna ultrapop di Nicieza, torniamo dalle parti di quanto raccontato nel nuovo Thor del 2014, dove una donna in lotta contro una malattia molto, troppo umana.
Secondo i dottori, comunque, il malessere di Ethan non è dovuto alla sua malattia, apparentemente sotto controllo. Ethan capisce quindi di avere in qualche modo ottenuto un superpotere: può riprodurre se stesso nello spazio che lo circonda. Mentre si sta impegnando per capire come sfruttare al meglio questa abilità, vede in televisione un servizio che racconta come le scoperte della Appius Unlimited, guidata dal futuro Technonaut, siano state possibili grazie a una tecnologia aliena e che questa sarebbe collegata a un grave incidente avvenuto in una fabbrica in India. Ethan collega la cosa con quanto sta succedendo alla sua azienda: una tecnologia aliena! C’è decisamente qualcosa che non va in questa Appius Unlimited. Forte del potere acquisito decide di fare chiarezza sulla vicenda. Il primo passo è cercare persone come lui. Comincia a scandagliare la rete alla ricerca di informazioni, imbattendosi in diversi siti sulle teorie del complotto che riportano di una ragazza che ha salvato in modo non del tutto chiaro diverse persone rimaste vittima di un incidente d’auto a Singapore. Recatosi sul posto incontra Jang Goh, la futura Luminaria, e le svela che le loro abilità potrebbero avere a che fare con le operazioni poco chiare della Appius Unlimited.
Così la conclusione del secondo capitolo, alcune questioni restano aperte. Abbiamo capito di cosa sono in grado i personaggi, ma non è del tutto chiaro come abbiano ottenuto questo dono. Molto probabilmente dobbiamo aspettarci nuovi tasselli: sulla macchinazione della Appius Unlimited, certo, ma anche sulla nascita degli Invincibili.
Capitolo 3
Il terzo episodio della miniserie prosegue a raccontare le origini degli Invincibili, continuando a lasciare in sospeso il loro scontro con Technonaut. Questa volta si scava nel passato di Leo Abruzzi, alias Rubblerouser, e si parte dal suo rapporto con il fratello affetto da malattia di Crohn.
Testa calda e impulsivo, Leo da una parte si strugge per come la malattia del fratello condizioni la vita della sua famiglia, dall’altra comprende la gravità del problema e le difficoltà che comporta. Un giorno, mentre torna a casa da scuola, il suo potere si manifesta: di punto in bianco la terra sotto di lui si disintegra. Inconsapevole di quello che è accaduto, scappa a casa, dove viene contattato su internet da Olivia Hviid, alias Datawave che ha sto quello che gli è successo grazie a suoi poteri che la rendono in grado di controllare il web e sta ricercando persone come lei.
A questo punto lasciamo Leo alle prese con la scoperta dei suoi poteri (onde energetiche che gli permettono di piegare materiali resistenti e, se indirizzate nella giusta direzione, anche di volare) e assistiamo all’incontro tra Ethan e Oliva. Quest’ultima, spiega a Ethan la sua teoria sui poteri di cui sono venuti in possesso. Dietro a tutto questo ci sono i naniti, la tecnologia aliena senziente scoperta dalla Appius Unlimited, che apparentemente hanno scelto di entrare nel loro corpo affetto da IBD e donargli poteri in gradi di contrastare la minaccia di Technonaut. I due decidono così di completare la squadra e di prepararsi alla sfida che li attende.
Capitolo 4
Dopo aver assistito alla creazione degli Invicibili, finalmente torniamo allo scontro con Technonaut, in sospeso dal primo capitolo. Gli eroi sono sopraffatti, ma riescono a comunque a salvarsi dai colpi di Technonaut grazie a uno scudo protettivo creato da Samarium. Proprio mentre tentano di rivalersi, Technonaut si teletrasporta via annunciando di aver compiuto il suo volere: riuscire a riunirli e dimostrare la sua superiorità.
Gli Invincibili, sorpresi e sfiniti, si ritirano per ragionare su quanto detto da Technonaut. Capiscono di essere stati sfruttati e che lui è in grado di controllare i naniti che sono nel loro corpo. Inoltre, grazie ai dati a cui risale Datawave, intuiscono come Technonaut stia cercando di controllare le stazioni radio e le reti elettriche e idriche della città di Londra, luogo da cui ha deciso di incominciare a conquistare il mondo. Scelgono quindi di affrontarlo direttamente per fermarlo una volta per tutte.
Dopo averne seguito le tracce per un mese, lo seguono nelle Filippine, dove ha trasportato un grosso contenitore che si rivelerà essere pieno di naniti. Mentre Samarium e Rubblerouser lo distraggono, Switchback e Datawave raggiungono i naniti imprigionati, i quali gli si rivelano come una tecnologia antichissima, portata sulla terra da degli alieni più di un milione di anni fa per monitorare la razza umana e programmati per potenziarla geneticamente una volta che fosse stato raggiunto il giusto livello di evoluzione.
I naniti, però, sono stati scoperti per caso da una squadra di ricerca geologica della Appius, che li ha liberati per sbaglio. Questi hanno infestato alcuni umani finché Appius non ha capito come controllarli per i suoi scopi malvagi. Ora i naniti vogliono essere definitivamente liberati.
Gli Invicibili riversano tutte le loro forze nell’ultimo scontro con Technonaut e, riuscendo capire che grazie alla sfida che affrontano tutti i giorni contro la loro malattia sono in grado di combattere perfino un potere più grande di loro, lo sconfiggono. I naniti sono liberi, Appius è smascherato e gli Invincibili hanno salvato il mondo. Ma questa non è la fine della loro avventura, semmai è solo l’inizio.