HomeRubricheRadarRadar. 10 fumetti da non perdere usciti questa settimana

Radar. 10 fumetti da non perdere usciti questa settimana

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Supercrash. Speculare e distruggere (Mondadori Oscar Ink). La presentazione dell’editore: «A dieci anni dal deflagrare della crisi finanziaria dei “mutui subprime”, Supercrash ripercorre la parabola dell’ideologia neoliberista e il suo drammatico epilogo, sfociato nel fallimento di alcune fra le più antiche e solide istituzioni finanziarie americane: il conseguente effetto domino ha depresso l’economia reale per un lungo ciclo e tuttora proietta i propri esiti destabilizzanti sul sistema finanziario mondiale».

Okay, avrete capito che si tratta del racconto della nostra storia economica recente, ma certo il tema sembra essere affrontato da un punto di vista approfondito e non per tutti. Fortunatamente Darryl Cunningham queste cose complesse è capace di raccontarle in maniera semplice e chiara. Autore forse troppo poco noto in Italia, Cunningham ha realizzato libri notevoli e riusciti, tutti principalmente a tema scientifico, economico e sociale come Racconti di scienza. Bugie, bufale e truffe e Psychiatric Tales.

supercrash

Che aria tira a… 2 (Panini Comics). È il secondo volume che raccoglie l’omonima rubrica di vignette di Silvia Ziche ambientate a Topolinia o a Paperopoli, che dal 2007 apre il settimanale Topolino. Va avanti da 10 anni e conta più di 350 vignette, riguardanti l’attualità o le tematiche di volta in volta trattate sul settimanale.

La Bionda (Editoriale Cosmo). Con questa raccolta integrale delle storie di La Bionda, torna in edicola la sexy ladra creata da Franco Saudelli per le pagine della rivista Comic Art, su cui apparve dal 1987 al 1991. Cinque storie ironiche ed erotiche dai risvolti fetish, bongade e sadomaso: Colpo doppio, Colpo di sonno, Bondage palace I e II, Phoebus III.

Sempre libera (Bao Publishing). È il secondo graphic novel di Lorenza Natarella, dopo La cìtila per la collana “Gli anni in tasca” di Topipittori. Il fumetto racconta la vita della soprano Maria Callas, a quarant’anni dalla morte. Qui c’è un’anteprima.

Nottetempo (Tunué). Il terzo fumetto di Luca Russo per Tunué, il primo come autore unico dopo (In)certe stanze e Guardami più forte, entrambi sui testi di Cristiano Silvi. Rispetto ai lavori precedenti, in Nottetempo Russo utilizza uno stile pittorico per raccontare la storia intima e onirica delle vicissitudini di Alberto, un pianista che fatica a tornare a suonare dopo la morte della sua fidanzata. Qui ci sono un po’ di pagine da sfogliare.

Maggy Garrisson (Coconino Press). Un polar atipico, con protagonista una scapigliata ragazza che non si accontenta di fare da segretaria a un detective privato e che decide di mettersi a risolvere da sola dei casi, ritrovandosi, ovviamente, in un mare di guai. Scrive Lewis Trondheim, che qui realizza una storia molto più “classica”, nel solco del fumetto popolare francese, rispetto ai suoi lavori d’avanguardia che sono arrivati in Italia finora (avete mai letto La nuova pornografia?). Ai disegni c’è Stéphane Oiry, che magari qualcuno si ricorda per Gli Attraversamuri, opera pubblicata (incompleta) da noi ormai quasi 10 anni fa dalla defunta Black Velvet. Qui le prime pagine da leggere.

Shang-Chi, il Maestro del Kung-fu Omnibus vol. 1 (Panini Comics). Negli anni Settanta, gli anni della moda delle arti marziali, la Marvel si fa soffiare i diritti della trasposizione a fumetti della serie tv Kung Fu. Per non perdere il treno del trend del momento sguinzaglia Steve Englehart e Jim Starlin e i due si inventano Shang Chi, il figlio del Fu Manchu che combatte gli sgherri di suo padre a colpi di Kung Fu. Nato nel 1973 sul quindicesimo numero della testata antologica Special Marvel Edition, si guadagna una serie di 111 numeri. Nel primo volume dell’Omnibus sono raccolti i primi tre anni di avventure.

Contratto con Dio (Rizzoli Lizard). Una nuova edizione del capolavoro di Will Eisner. Che altro dire? Leggete qui.

Machine Man di Kirby e Ditko Omnibus (Panini Comics). Un volume che raccoglie tutte le storie di Machine Man di Jack Kirby e Steve Ditko. «Machine Man è un robot senziente, ultimo esemplare di una serie di “macchine neoumane” programmate per resistere a compiti estremi e distrutte dopo lo sviluppo di una “crisi d’identità” che, in maniera umana, troppo umana, aveva portato a ingestibili conflitti (con la morte di vari umani). Progettato per provare sentimenti da uomo, dopo la morte dello scienziato che gli aveva fatto da padre, Machine Man assume un’identità civile (quella di Aaron Stacks) e si ritrova a proteggere la società da nemici dagli straordinari poteri. L’idea in sé era intelligente perché, in maniera appropriata, si prestava all’analisi di quei sottotesti relativi al senso dell’esperienza umana che caratterizzano i momenti migliori della carriera del Re», ha scritto Antonio Solinas in un lungo approfondimento.

Dall’estero:

iceland yokoyama

Iceland (Big Planet/Retrofit Comics). Yuichi Yokoyama questa volta ci porta tra i ghiacci di una non precisata località artica. Tra una stramba guerriglia e una corsa di macchine sulla neve, si consuma un altro trip allucinato di uno dei più bizzarri e sperimentali autori giapponesi contemporanei, di cui da noi per ora (e purtroppo) si è visto solo Il viaggio.

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