Arriva l’estate e puntuale arriva la mia lista di suggerimenti per le letture fantascientifiche. Come per tradizione forse non tutte recentissime o canoniche, però sempre interessanti. Vediamole.
Alla conquista della Luna
Quest’anno ho dato un po’ di attenzione a Emilio Salgari, del quale recentemente ho narrato le gesta in ambito fantascientifico sue e dei suoi illustratori. Il Corriere della Sera sta ristampando un po’ di suoi classici (sempre quelli: corsari, pirati e così via) ma in realtà di Salgari ci sarebbe molto altro da leggere. Se volete una cosa per palati raffinati, della quale ho già accennato sul Post, non potete non andare a pescare il breve Alla conquista della Luna, solo di carta, edito da Cliquot a 16 euro per 142 pagine. Dopo una lunga introduzione tecnica (che consiglio di leggere alla fine) seguono sei racconti di Emilio Salgari pubblicati originariamente sotto vari pseudonimi e poi ripubblicati più volte.
Non sono insomma degli inediti sconosciuti ai più, ma vale la pena leggerli perché rappresentano un Salgari interessante e convincente. Racconti che uniscono al senso del fantastico e all’amore per le tecnologie la capacità di costruire bozzetti di ambientazione documentati e credibili. Salgari non si era mai mosso dalla sua scrivania (e dal banco della biblioteca dove andava a studiare quotidianamente) ma immaginava atolli nel Pacifico, paurosi boschi della Florida, gorghi invincibili nel mare del Nord, calamari fuori misura e krakken, velivoli ad energia solare e sottomarini portentosi. I racconti sono quasi mozzi, sicuramente costruiti con una modalità che li rende molto distanti dalle realizzazioni contemporanee, ma al tempo stesso affascinanti, ricchi e soprattutto molto scorrevoli. Perché Salgari affabulava non solo con la potenza della sua spada ma anche con la sua velocità. Le pagine scorrono in un attimo e scopri che l’incantesimo dello scrittore scaligero, a più di un secolo di distanza, ha fatto tutt’altro che il suo corso.
Storie della tua vita
Gli autori di fantascienza di oggi, chiuse le tradizionali strade per arrivare al successo (riviste, magazine, collane di libri) giungono a noi per i sentieri più improbabili, oppure per la solita via maestra, cioè il cinema. Così, troviamo super-film tratti dai romanzi pubblicati a puntate sui blog (Sopravvissuto – The Martian), romanzi pubblicati in self-publishing, romanzi d’appendice, romanzi a puntate, romanzi digitali, romanzi scritti con Whatsapp… beh, no, quelli no. Però ci siamo quasi. E poi ci sono autori che sono diventati dei classici vincendo tutto quel che c’è da vincere. Uno è il mitico Paul Di Filippo, l’altro l’ho forse già citato in passato ed è molto particolare: si tratta di Ted Chiang.
È un ingegnere del software che vive nella Silicon Valley, passa le sue giornate a scrivere codice e nel tempo libero scolpisce i suoi racconti una parola alla volta, con la stessa maniacale e meticolosa precisione che viene riservata solitamente alla programmazione. Ha vinto di tutto (premi Hugo, Nebula e tutto il resto), è spesso molto insoddisfatto di quel che ha pubblicato e comunque ha scritto poche cose. Questa antologia, Storie della tua vita, raccoglie quasi tutti i suoi racconti, incluso quello che ha dato la base al filmone The Arrival (che non mi è piaciuto e che per fortuna si è preso talmente tante libertà rispetto al racconto da essere sostanzialmente un’altra cosa. Perché invece il racconto è notevole, decisamente notevole, soprattutto se ‘avete’ il greco classico e, in particolare, sapete cos’è un aoristo).
La raccolta di racconti è particolare per la freschezza degli spunti, per una esecuzione a tratti fredda ma mai banale, per la lucidità con cui è stata composta. Alle volte si vede la parte più aliena della mente del programmatore, che tratta i sentimenti umani con meccanica precisione, ma in maniera mai scontata. Altre si trova una sconfinata empatia, capace di tratteggiare personaggi soprattutto femminili vivi e verosimili. E sempre tutto basato su una documentazione che rende la base scientifica delle sue storie tutt’altro che banale. L’autore ha scritto poco altro, in italiano è stato pubblicato anche il suo unico romanzo, Il ciclo di vita degli oggetti software.
Urania Millemondi 78: Progetto Giove
Come sempre, alla fine, non posso esimermi dal citare Urania, la vecchia signora della fantascienza italiana. Anche quest’anno con lo speciale Millemondi numero 78, in edicola ma disponibile anche come ebook su Amazon e altri portali, che offre tre romanzi del veterano Fredric Brown. Sapete, quello di Sentinella, il più bel racconto di sempre della fantascienza. Brown (Usa, 1906-1972) non si è limitato alla fantascienza, che ha trattato con decine di romanzi e racconti, ma ha spaziato anche in altri generi come le storie di detective, tra le quali spicca la coppia di investigatori Ed e Am Hunter, i suoi più famosi. Per la fantascienza, oltre al già citato Sentinella (che Fruttero e Lucentini adoravano), ci sono Il vagabondo dello spazio e Cosmolinea B-1 e Cosmolinea B-2, le raccolte complete dei suoi racconti.
Ma qui invece si parla di tre romanzi di tutt’altro respiro, raccolti nel Millemondi intitolato Progetto Giove. Lo specialista dell’assurdo affronta tre temi, cioè altrettanti romanzi completi. Il primo è “Progetto Giove”, storia di un astronauta appiedato e del suo grande desiderio di tornare nello spazio. Il secondo è “Uno strano cliente”, con gli investigatori Ed e Am Hunter: la cliente questa volta è una bella donna minacciata dai dischi volanti che vogliono ucciderla. Niente è scontato e la trama è quella di un raffinato thriller. Infine “Gli strani suicidi di Bartlesville” poteva essere uscito dalla penna di Stephen King: la signorina omicidi Amanda Tiley è chiamata in causa per fermare “la cosa”, che si insinua nella mente delle persone e le spinge al suicidio.