Siamo entrati nello studio della fumettista e illustratrice tedesca Sophia Martineck, che questa primavera debutta con il suo primo graphic novel pubblicato in Italia, Hansel e Gretel (della collana Canicola dedicata ai bambini, di cui vi abbiamo parlato in una intervista), mentre già la si era vista con una storia breve sull’antologico Canicola Germania.
A che progetti stai lavorando attualmente?
Al momento sto lavorando alle illustrazioni per un libro per conto di un editore tedesco. Uscirà in estate.
Quali sono gli strumenti che usi per disegnare?
Disegno con matita su carta e poi scasiono i disegni per colorarli digitalmente. Quindi gli originali sono in bianco e nero, il che mi aiuta molto nel riflettere sulla composizione e sui contrasti.
Hai qualche abitudine prima di metterti a disegnare?
No, non ho abitudini da rispettare prima di mettermi al lavoro. La cosa migliore è iniziare subito facendo degli schizzi. È il massimo, se penso troppo, ho problemi ha ingranare. Quindi la cosa migliore da fare è afferrare un impulso spontaneo e seguirlo. Una routine ce l’ho, ma durante il lavoro. Ascolto molto gli audio libri, questa è la mia abitudine.
Ci sono libri o fumetti che devono essere a portata di mano mentre disegni?
Sì, ho una grande passione per i lavori di Edward Bawden. Quindi talvolta do uno sguardo al volume Edward Bawden and His Circle. Anche L.S. Lowry mi è di grande ispirazione. Ho un libro di suoi dipinti. Lui dipingeva la classe operaia britannica e le città dell’Inghilterra settentrionale degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. Apprezzo anche le incisioni di Utagawa Hiroshige e Maekawa Senpan.
Nello studio tieni un oggetto a cui sei particolarmente affezionata?
Lavoro su un piccolo tavolo da cucina comprato anni fa in un negozio di mobili usati. Il tavolo ha un piccolo cassetto in cui tengo i miei strumenti di lavoro. A volte mi piace pensare che quando mi ritrovo bloccata con un progetto, posso sempre aprire il cassetto e tirarne fuori un’idea. A parte questo, ho bisogno di avere uno studio vuoto, con spazio per pensare. Mi piace l’atmosfera del mio studio, persino il muro di fronte a me è vuoto, e questo mi aiuta a riflettere.