Se Richard McGuire, l’autore di Qui, se ne esce con un libretto di piccole illustrazioni minimali (già apparse su rivista) si può star ben certi che non si tratterà solo una sterile raccolta fine a se stessa (e fine allo sfruttamento della sua popolarità). In Qui, Richard McGuire ha creato un libro dalla complessa costruzione concettuale del racconto, che si legge due pagine per volta mantenendo sempre la stessa inquadratura fissa di una stanza, ma su frangenti temporali sempre diversi. Una sfida al lettore e al fumetto stesso.
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Sequential Drawings non rappresenta un passo così in avanti per il fumetto; è semplicemente la raccolta delle illustrazioni spot realizzate da McGuire per la rivista americana New Yorker tra il 2005 e il 2015, ma è anche altro, diventando un progetto compiuto, a sé. Per il New Yorker McGuire ha creato lavori splendidi (adoro la sua copertina per un numero del 3 aprile 1995, piena di “scherzi visivi”, come è possibile vedere QUI). I disegni di SD, invece, sono piccole illustrazioni che accompagnavano gli articoli, apparse già in dimensioni ridotte, che, ricomposti in sequenza rivelano un progetto più grande esplicitato in una serie di racconti brevi in movimento, in stile flip book.
Non si tratta comunque delle normali illustrazioni spot, ma di serie nate per il numero degli 80 anni della rivista uscito nel 2005, per il quale erano state affidate tutte le illustrazioni a un solo autore, McGuire appunto. Lui ebbe inoltre l’idea di far sì che si leggessero in sequenza, e il progetto si ripeté per altri numeri, arrivando alla creazione di 29 serie, alcune più narrative, altre più descrittive.
Se la metafisica dell’immagine applicata al racconto è centrale nell’opera di McGuire, per lui il fumetto è stato scomposizione del tempo e del ritmo in misura iper rallentata e praticamente cosmica con Qui, in Sequential Drawings mette insieme invece le sue piccole illustrazioni in modo che si muovano fluide, di pagina in pagina come piccoli corti animati su carta. SD non è solo una raccolta di lavori già realizzati, è un po’ anche un gioco, come lo sono i libri per ragazzi dell’autore (Chi la fa l’aspetti, The Orange Book, La notte diventa giorno). La cifra ludica è fondamentale in SD, per un autore che si era preso estremamente sul serio con Qui, ma che ha sempre ben presente una astratta visione pluridimensionale della creatività (in un incontro a Lucca Comics l’anno scorso, diceva quanto ami pensare alla musica come a un flusso sequenziale nel momento in cui la si registra su software che la mostrano schematicamente sul monitor come un flusso).
Come in Qui, in SD si rivela funzionale il ruolo del ritmo. McGuire è musicista (bassista) e l’indagine attorno al tempo si avverte in ogni suo lavoro. Dunque SD non è affatto una raccolta di illustrazioni e basta, ma vive di vita propria, animato da uno spirito creativo che più che mai avvicina il lavoro di McGuire a quello di un Bruno Munari, per capacità di donare più vite e più identità alle forme, concetto centrale nelle “animazioni” che compongono il libro. Le scomposizioni dei contorni di ogni oggetto e le loro plasticità ricordano inoltre il lavoro del designer giapponese Shigeo Fukuda, scultore e graphic designer particolarmente attivo durante gli anni Settanta e Ottanta, dedito soprattutto alla rappresentazione di figure composte da pattern di silhoutte umane o di oggetti di comune utilizzo.
Fondamentale dunque non prendere troppo sul serio SD, nonostante sia facile farlo dopo il monumentale Qui, ma SD è l’ennesima affermazione di McGuire come artista poliedrico, che sa trascendere i contorni e i formati in cui si manifesta la sua espressività.
Sequential Drawings
di Richard McGuire
Rizzoli – Lizard
584 pagine, b&n – 20€