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18 libri di fantascienza per Natale

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Una serie di letture di fantascienza. Forse non tutte recentissime o canoniche, con qualche classico sempre attuale, e comunque ideali per un regalo di Natale.

Il cromosoma Calcutta, di Amitav Ghosh (Beat)

cromosoma calcutta

Lo scrittore indiano Amitav Ghosh racconta l’epopea, ambientata a Calcutta in un futuro non meglio definito, di un gruppo di estranei che una serie di eventi apparentemente casuali fa incontrare, con conseguenze indimenticabili. Ghosh è uno dei più importanti scrittori indiani contemporanei, figlio di diplomatici, dottorato in antropologia, esperienza da giornalista per il New Yorker, oggi vive a New York e questo è uno dei suoi primi romanzi (è del 1995) ma ha avuto un notevole riscontro internazionale, compresa l’Italia. Techno-thriller alla Michael Crichton, Il cromosoma Calcutta è ancora oggi un libro pregevole di speculazione non solo scientifica.

Cryptonomicon, di Neal Stephenson (Rizzoli)

cryptonomicon Neal Stephenson

Un monumento al suo autore, il più brillante scrittore del post-cyberpunk. Stephenson ha costruito epopee meravigliose con i suoi lunghi cicli di romanzi fiume, e prima ha sparato precisi colpi da cecchino con una serie di romanzi brevi. Ma è con questa avventura ambientata per metà durante la Seconda guerra mondiale e per metà “oggi”, lunga quasi 1200 pagine (un libro da un chilo e mezzo, nella versione cartonata) che l’autore tocca il suo massimo. La storia ha un equilibrio mirabile e un portato epico, che la rende un viaggio unico e indimenticabile, tra le pochissime storie hi-tech centrate sui computer e profeticamente sui big data a essere ancora straordinariamente attuale.

Smart Magma, di Paul Di Filippo (40k – ebook only)

smart magma paul di filippo

Per una breve stagione l’editore digitale BookRepublic con la collana 40K ha proposto testi brevi provenienti un po’ da tutto il mondo. Per ricchezza di stimoli la fantascienza è stata protagonista (come sa il nostro Dario Tonani) ma forse uno dei punti migliori è quello raggiunto con questo racconto lungo di Paul Di Filippo, a torto poco conosciuto nel nostro Paese, che gioca con le parole, i sensi e i significati per costruire un’altra delle sue picaresche, incontenibili storie.

La leggenda della nave di carta – Racconti di fantascienza giapponese, di Aa. Vv. (Fanucci)

leggenda nave

È un libro ricco, complesso, delicato. Perché il Giappone, che a sommerso il mondo con anime e manga, quando si va verso la pagina scritta diventa tutto un’altra cosa. Ha premi Nobel, scrittori memorabili, ricchi e fecondi scambi con l’Occidente, ma ha anche timidezze infinite e modi per fuggire via, nascosto, dal rapporto con la letteratura Occidentale. Qui si ritrova un pool di autori notevoli, scelti con attenzione e pubblicati da Fanucci nel 2002. Se lo trovate su Amazon o su eBay, vale decisamente la pena.

Storie della tua vita, di Ted Chiang (Frassinelli)

chiang storie della tua vita

In trent’anni ha scritto un pugno di racconti (14) e un romanzo breve. È l’unica vera pecca di un autore altrimenti perfetto. Sconosciuto ai più ma che con questa raccolta di otto racconti brilla di una luce intensa, a tratti abbagliante, certamente indimenticabile. Un modo per mostrare che la fantascienza ha ancora molte cose da dire.

Sopravvissuto. The martian, di Andy Weir (Newton Compton)

martian sopravvissuto

L’idea di conquistare Marte è quasi diventata l’obiettivo della nostra generazione. In televisione c’è la serie televisiva che mostra un po’ di presente e un po’ di futuro (2033), mentre questo romanzo di Andy Weir ha dato le basi al kolossal con Matt Damon. Otto punti per sopravvivere su Marte, raccontati da un ingegnere del software con la passione per il viaggio interplanetario e un certo gusto per la fisica e la biologia. Scritto molto bene.

Cloud Atlas. L’atlante delle nuvole, di David Mitchell (Frassinelli)

cloud atlas

Hanno fatto anche un film con Tom Hanks che rende in realtà giustizia solo in parte al romanzo di Mitchell. L’idea è che ci sia uno schema, una trama che unisce la vita di persone che abitano parti diverse della Terra in epoche diverse. Un unico filo rosso che disegna qualcosa, ma che cosa? Sei anime che si reincarnano attraversando la storia passata, presente e futura del nostro pianeta, stupefatti del mistero che li circonda.

Metro 2033, di Dmitry Glukhovsky (MPlayer Edizioni)

metro 2033

È stato il primo, ha creato un genere, dato il successo al suo autore, portato una ventata di novità anche nel nostro Paese (uno degli episodi del franchising di fantascienza è stato scritto anche dal nostro Tullio Avoledo. La storia è quella di un gruppo di sopravvissuti all’olocausto nucleare che vivono nelle profondità della metropolitana di Mosca. Fuori, i mostri, dentro ogni fermata è un’isola distopica della storia umana. È scritto come un fogliettone (usci a puntate sul web) ma ha una potenza primitiva nella sua idea che lo rende godibile. C’è anche il videogioco.

Il silenzio degli abissi, di Michael Crichton (Garzanti)

silenzio degli abissi
L’autore di technothriller più amato di sempre è morto da anni ma continuano a uscire suoi inediti. In questo caso, pre-editi, perché in realtà si tratta di uno dei primi romanzi scritti dall’autore sotto pseudonimo quando ancora frequentava la scuola di medicina di Chicago (era laureato in medicina ed ha inventato E.R., medici in prima linea, per dire). Questa è la storia di un ex militare cercatore di tesori nelle spiagge tropicali, che ama guidare macchine potenti, le belle donne e le avventure. Era la fine degli anni Sessanta quando Crichton ha scritto “Grave Descent”, e c’era ancora modo di riscoprire qualche tesori nazista sprofondato negli abissi. Un romanzo pulp, un classico istantaneo.

Le sabbie di Marte, di Arthur C. Clarke (Mondadori)

sabbie marte clarke

Urania nel lontano 1954 scelse questo romanzo di un giovane Clarke per aprire la collana di fantascienza più vecchia e autorevole mai pubblicata in Italia. È la storia dell’astronave Ares che apre i viaggi di linea regolari con Marte, ormai colonizzato dalla Terra. A bordo c’è lo scrittore Martin Gibson, che deve restituire ai terrestri il senso della vita nella lontana colonia. La comprensione (o la sua mancanza) è la chiave del romanzo, che in Italia è stato pubblicato in svariate edizioni, sempre di Mondadori. C’è anche in ebook ed è ancora godibile, come un vecchio film in bianco e nero.

Cronache marziane, di Ray Bradbury (Mondadori)

cronache marziane

Bradbury è uno degli scrittori di fantascienza più atipici perché è uno dei più letterariamente validi. Vera anomalia nella “letterature di idee” generalmente alquanto povera di mezzi stilistici. Con le Cronache marziane si ripercorre la storia del pianeta rosso: scritto nel 1950 con in mente gli anni della colonizzazione fra il 1999 e il 2026, è un viaggio nella mente umana, sempre più aliena come i grandi velieri marziani mossi da quel che resta di un popolo antichissimo e incomprensibile. Marte pianeta abbandonato anche dai terrestri, diventa l’emblema della desolazione e della solitudine.

Straniero in terra straniera (edizione integrale), di Robert A. Heinlein (Fanucci)

straniero in terra straniera

Ci sono due Heinlein: quello militarista e a tratti quasi fascista di Fanteria dello spazio, romanzo tuttavia potente che ispirerà generazioni di autori compreso il geniale Tomino per il suo Gundam; e poi c’è quello alternativo e figlio dei fiori di Straniero in terra straniera, storia di un figlio della Terra allevato su Marte che torna in patria per creare un culto basato sulla telepatia e l’amore libero. Consiglio quest’ultimo romanzo psichedelico e figlio dei fiori, soprattutto perché meno letto ma in realtà molto delicato e bello, anche se la forza incontenibile di Fanteria dello Spazio rende quest’ultimo il vero capolavoro di Heinlein.

L’uomo nel labirinto, di Robert Silveberg (Fazi)

silverberg

Storia complessa, articolata, avvolta su se stessa come il labirinto del pianeta Lemnos, al centro del quale vive amareggiato e vendicativo Dick Muller, vittima di rapimento alieno che l’ha trasformato in un mostro dotato di poteri telepatici incontrollabili e incapace di reggere la presenza degli altri esseri umani. I quali lo cercano, dopo averlo scacciato, per salvare la Terra da una minaccia devastante. L’odio, l’amore, la base dell’idea stessa di umanità. Romanzo maturo di Silverberg, che ha costruito buona parte del suo successo sulla sua capacità di introspezione psicologica.

I mercanti dello spazio, di Frederick Pohl e Cyril M. Kornbluth (Mondadori)

mercanti dello spazio

Consumare, consumare, consumare. Può il capitalismo diventare il motore della conquista dello spazio, e tramutare qualsiasi cosa in commercio? In questa vecchia storia del 1952 i due autori raccontano di come la Terra distopica e dilapidata delle sue ricchezze naturali nel futuro sia manipolata da agenzie pubblicitarie che utilizzano tutte le possibili tecniche per mantenere i consumi. Pohl ha anche scritto un seguito, che poi è stato pubblicato in volume unico. Tra le note storiche, questo romanzo è uno dei primi lavori del gruppo degli appassionati di fantascienza di New York, i The Futurians, che comprendeva anche Isaac Asimov, James Blish, Judith Merril (la futura terza moglie di Pohl), Damon Knight e Don Wollheim, tra gli altri.

Viaggio al centro della Terra, di Jules Verne (Giunti)

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Un classico che tutti citano ma nessuno ha mai letto. Il romanzo è uscito a puntate sui giornali francesi nel 1864. È il primo tipo di romanzo del genere “mondo perduto” e uno dei migliori di sempre. Le avventure degli scienziati ed esploratori che arrivano al nocciolo interno del nostro pianeta per scoprire un mondo popolato di dinosauri sono anche uno dei topoi della letteratura moderna più potenti e diffusi. Ancora oggi si legge che è un piacere.

Tre classici per ripulire le meningi dalla fantascienza e viaggiare verso altre mete (se avanza tempo durante le vacanze)

Una storia tra due città, di Charles Dickens (Mondadori)

dickens

Prendere Dickens e avvicinarlo alla fantascienza sia pure per fare un contrasto (si tratta di un romanzo storico tra i più importanti della letteratura britannica) è un’operazione blasfema ma solo in parte. La storia di Parigi e Londra negli anni della rivoluzione francese (il romanzo è stato scritto a puntate sui giornali britannici nel 1859) è l’ideale per allontanare la mente del lettore del futuro e portarla con il garbo e la spietata lucidità di Dickens verso il nostro passato prossimo. Seicento pagine che scivolano via velocemente, mostrando la traiettoria di due intere nazioni.

Il sogno della camera rossa, di Cao Xuequin (BUR)

camera rossa

Scritto nel 1795 è considerato il massimo capolavoro della letteratura cinese di epoca Ching. Ci sono 450 personaggi che si muovono attraverso 1100 pagine che poi è stato il motore della grande storia di amore fra due adolescenti, Pao-yu e sua cugina Tai-yu e di Po-ch’ai, tra sortilegi, magie, viaggi, avventure indimenticabili. Una sola nota: non va letto in italiano, perché entrambe le edizioni nella nostra lingua sono state massacrate dai riassunti e dalla colpevole eliminazione di decine di capitoli. L’unica abbordabile, tra le poche edizioni complete e serie, è quella in inglese della Penguin.

Pastorale americana, di Philip Roth (Einaudi)

pastorale americana

Visto che sta uscendo anche il film, e visto che Roth ha visto tramontare definitivamente le sue possibilità di vincere il Nobel per via del menestrello-poeta Bob Dylan, vale la pena provare a leggere una delle più grandi operare contemporanee sulla pancia dell’America. È la contraddizione della guerra del Vietnam, sulla fine del sogno americano, sulla scoperta e il rifiuto dell’età adulta di un Paese grande come un continente, che non ha una identità razziale ma solo una gigantesca potenza culturale, economica e militare. Un Paese il cui futuro forse è finito, ma la cui voce risuona potente.

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Antonio Dini, giornalista e saggista, è nato a Firenze e ora vive a Milano. Ha un blog dal 2002: Il posto di Antonio. Il suo canale Telegram si chiama: Mostly, I Write.

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