Quando Roberto Recchioni è stato incaricato da Sergio Bonelli Editore di rinnovare il personaggio di Dylan Dog e il suo parco testate, una delle idee più forti è stata quella di caratterizzare in modo inequivocabile le singole uscite. La collana di Speciali annuali è così diventata la casa ufficiale di Alessandro Bilotta e della linea temporale futuristica da lui ideata. In questo futuro, gli zombi girano liberi (o quasi) e Dylan – invecchiato e senza più il supporto del suo cast di comprimari – è un ispettore di Scotland Yard.
Di questo mondo e del primo speciale a esso dedicato (“La casa delle memorie”) ci ha parlato in modo esaustivo lo stesso Bilotta lo scorso anno di questi tempi (QUI l’intervista), mentre per il 21 settembre è prevista l’uscita in edicola del suo seguito, “La fine è il mio inizio”.
L’albo – di 160 pagine e con copertina di Massimo Carnevale – è disegnato da Giulio Camagni, autore che in passato ha spesso collaborato con Carlo Ambrosini sulle testate Napoleone, Jan Dix e Le Storie (con “Neogenesi”) prima di trovare spazio su Martin Mystère. “La fine è il mio inizio” rappresenta il suo esordio sul personaggio di Dylan Dog.
In questa storia, Dylan incontrerà alcuni nuovi personaggi che ci permetteranno di addentrarci in questo nuovo mondo: Werner, il creatore delle oasi nelle quali è possibile dimenticare gli orrori della realtà circostante, e Herbert, un immemore che potrebbe abbattere il muro tra realtà e illusione.
Di seguito, vi presentiamo in anteprima esclusiva le prime 7 pagine dell’albo.