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DKIII – The Master Race #5: Scoppia la guerra (finalmente)

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Dopo l’uscita di The Dark Knight Returns: The Last Crusade – prequel della miniserie del 1986 – a fine giugno è tornato nelle fumetterie americane DKIII – The Master Race con il quinto albo. In totale sono previsti otto numeri, quindi siamo entrati nella seconda metà.

Gli autori sono sempre gli stessi: Frank Miller, Brian Azzarello, Andy Kubert e Klaus Janson. QUI trovate i recap delle puntate precedenti, se volete fare un veloce riepilogo.

DKIII The Master Race 5

Episodio V:

Finalmente, dopo quattro albi caratterizzati da una narrazione eccessivamente decompressa, in cui la trama è avanzata di pochi centimetri alla volta, con questa quinta uscita la miniserie inizia a tirare le fila della storia, con un bel po’ di suspense e di azione. E, soprattutto, tutti i personaggi finora gettati nella mischia fanno qualcosa (anche se in alcuni casi non si tratta di nulla di così fondamentale per la trama), a partire da Flash e Aquaman.

La guerra tra Batman e i kryptoniani (affiancati da Lara) esplode in modo definitivo, e la scena è tutta proprio per un compiaciuto Uomo Pipistrello, che si conquista i momenti principali dell’albo, dalla trovata per indebolire gli avversari sfruttando in modo originale la kryptonite al monologo interiore sulla paura, che ha un tono molto milleriano. Se nella sceneggiatura non c’è molto di Miller, l’idea è che l’autore possa essere intervenuto qua e là sui dialoghi, oltre che sulla ideazione della trama. E il momento ‘tamarro’ che ci sorprende impreparati sul finale sembra essere decisamente una sua trovata.

Come contraltare, con lo scoppio dell’azione vera e propria, finiscono nell’ombra i momenti più intimi e di approfondimento della storia, che finora erano stati tra i più interessanti.

Il solito minicomic, invece, racconta il flirt di Lara con un giovane kryptoniano di nome Baal che ne mette in luce le contraddizioni del carattere: da una parte la ragazza ha la fierezza guerriera della Amazzoni, dall’altra lo spirito benevolente del padre. Questo forte dualismo, probabilmente, sarà al centro dei prossimi numeri, quando arriverà il momento dello scontro finale tra lei e i “buoni”.

DKIII The Master Race 5

Annotazioni sparse:

– Forse la copertina principale (disegnata da Kubert) vuole sfruttare l’uscita più o meno recente al cinema di Batman v Superman, visto che all’interno dell’albo non c’è alcuno scontro tra i due personaggi, come l’illustrazione lascerebbe intendere.

– Carrie Kelly/Robin sembra avere dei gusti alquanto eccentrici, in fatto di vestiti. Dopo la variante leopardata del costume classico di Catwoman vista in Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora, qui ha deciso di sfoggiare una tuta alla Batgirl, ma fucsia e verde, come già visto nel numero precedente. Di certo non un buon modo per passare inosservata tra i vicoli di Gotham City. Del resto, fin da DK2, Carrie rappresenta il lato più spensierato (più Silver Age) delle storie, in contrapposizione ai personaggi più classici, ormai entrati nell’era crepuscolare inaugurata da Il ritorno del Cavaliere Oscuro. Questa contrapposizione è suggerita anche dall’onnipresenza del nero nei costumi, a partire da quello di Superman.

– Viene finalmente svelato il “segreto di Pulcinella” della serie: Jonathan, il bambino che Wonder Woman porta con sé in spalla, è fratello di Lara, quindi figlio di Superman.

– Mentre negli scorsi numeri il minicomic si poneva come approfondimento della trama o anticipatore di avvenimenti futuri, in questo caso sarebbe meglio leggerlo prima della storia principale, in modo anche da godere meglio di alcuni dettagli presenti tra le vignette di quest’ultima (soprattutto alcuni sguardi).

– Come già rilevato più volte negli scorsi recap, i disegni di Miller per il minicomic allegato sono piuttosto sciatti, nel tratto e nella composizione. Miller non sa più disegnare? Non ha più voglia? Non proprio, visto che poi continua a tirare fuori variant cover come questa:

DKIII The Master Race 5 variant Frank Miller

– Il bacio aereo tra Lara e Baal richiama in modo parecchio evidente quello tra Wonder Woman e Superman nel secondo numero di Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora.

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