QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER
Il secondo episodio di Il raggio nero, la storia di PK pubblicata su Topolino 3129, scritta da Francesco Artibani, disegnata da Lorenzo Pastrovicchio e colorata da Max Monteduro, è un’ottima seconda puntata, che chiarisce qualcuno dei dubbi introdotti nella prima, ma inserisce nella trama nuovi elementi e la complica quel che basta per farci venir voglia di leggere le prossime. Soprattutto introduce un nuovo cattivo, quel Moldrock che era stato citato nella conclusione dello scorso episodio.
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La trama in due parole
Pikappa è nell’universo pentadimensionale di Everett Ducklair e osserva la Ducklair Tower caduta sul lato e in rovina. Vuole spiegazioni dai suoi nuovi alleati Raksaka e Thala ma non c’è tempo: un gruppo di evroniani li assale ed è necessario combattere! Cinque pagine di azione, che si concludono con l’arrivo del Custode (o Omega, o Sergio, come preferite chiamarlo) con un nuovo esoscheletro potenziato, che caccia i simpatici alieni dalla torre. Con la sua solita simpatia, l’intelligenza artificiale rimprovera l’eroe per il ritardo: era lui a inviare gli incubi a Paperino perché aveva bisogno di un alleato.
Finalmente è tempo per qualche spiegazione fantascientifica. Il luogo dove si trovano è una dimensione creata da Ducklair per imprigionare il suo più terribile nemico: Moldrock, il fragello del pianeta Corona. Pikappa ovviamente non ne ha mai sentito parlare e anche Omega ha imparato quello che sa soltanto combattendolo per trecento anni, inconveniente di stare in una dimensione parallela abitata da cattivoni in cui il tempo scorre più velocemente.
Si sa che la cortesia è la caratteristica migliore in un nemico, e Moldrock non è da meno. È lui allora che va a fare visita a Paperinik e alleati in compagnia di una schiera di evroniani. Si rivela quindi per quello che è: un essere enorme e di straordinaria potenza, che senza sforzo mette fuori combattimento i due gargoyle.
I buoni superstiti fuggono dalla battaglia e i cattivi li lasciano fuggire.
Sekthron, l’evroniano che aveva superato il varco ed era giunto a Paperopoli, scomparso durante la prima battaglia di questa puntata, raggiunge Paperinik e Omega e si arrende a loro. Decide anche di aiutarli a salvare Thala, prigioniera di Moldrock, e condurli all’interno del suo quartier generale da un ingresso secondario.
Pikappa è un credulone, ormai lo sappiamo. In Potere e potenza si fida del Razziatore e viene tradito. In Gli argini del tempo si fida ancora di lui e viene tradito. Indovinate che cosa succede in questo episodio?
Ovviamente Sekthron non ha davvero intenzione di aiutarlo, ma lo conduce nei sotterrane del palazzo per farlo cadere in trappola. Pikappa e Omega vengono circondati da un manipolo di evroniani, Moldrock li prende prigionieri e, non contento, elimina Sekthron, che ha disubbidito ai suoi ordini.
Appunti per i Pkers
È in momenti come questi che servirebbe la buona vecchia Technoroom…
Settimana scorsa, leggendo del portale verso un’altra dimensione, tutti i Pkers hanno recuperato PKNA 8 e PKNA 38 e si sono accese le discussioni. La domanda principale, che ci eravamo già posti nello scorso articolo, era «Com’è possibile che la torre apra un portale verso un altro mondo catalizzando i flussi energodinamici se non esiste più?»
Artibani, con sapienza, non risponde precisamente alla domanda ma sposta lo sguardo dei Pkers in un’altra direzione. L’universo pentadimensionale non è un’anomalia indesiderata come il luogo-non luogo di Nella nebbia, ma una prigione dimensionale creata apposta da Ducklair per rinchiudere il suo peggior nemico. L’inventore ha utilizzato i flussi energodinamici per creare qualcosa che gli serviva e che, in teoria, sarebbe dovuto rimanere chiuso per sempre, la Ducklair Tower come chiave. Purtroppo la torre non è “atterrata” nel modo corretto nell’altra realtà e si è aperto il varco.
Scopriamo inoltre che, per indebolire Moldrock, Ducklair ha aggiunto alla dimensione un quinto elemento (da cui PENTAdimensionale), ovvero l’antitempo, che fa sì che il tempo scorra in modo diverso rispetto alla terra.
Di più non ci è dato sapere, e forse non sapremo mai. Con il suo solito stile, Artibani ci deposita delle scarne nozioni pseudoscientifiche, senza dilungarsi troppo in quelle spiegazioni che mandano in solluccheri noi nerdacci. «E più non dimandare».
Ma chi è questo Moldrock?
In PK² non si parla mai di un “flagello del pianeta Corona”, quindi dobbiamo partire da zero e inanellare tutte le informazioni che possediamo. Per fortuna ci viene in aiuto l’articolo sui cattivi di PK pubblicato su Topolino dopo la storia.
Innanzitutto sappiamo che il tempo dell’universo pandimensionale, che scorre in modo non lineare grazie all’antitempo, lo indebolisce. Possiamo pensare quindi che abbia dei poteri temporali.
Inoltre l’articolo dice che “è invincibile grazie al raggio nero, con cui assorbe l’energia plasmando la materia a suo piacimento”, ovvero sparare raggi dalle mani, trasformare Sekthron in antimateria per consumarlo e cambiare graziosamente colore dei suoi avambracci dal rosso al nero. È opera sua anche la trasformazione fisica degli evroniani che sono arrivati nella dimensione-prigione insieme alla torre, diventati molto più brutti e pieni di punte, che controlla grazie al potere del misterioso raggio nero.
Da quel che sappiamo, Moldrock era il leader dell’Orda. Vediamo infatti un gruppo di statue di mostroni a lui simili nei sotterranei del palazzo, i suoi fedelissimi guerrieri con cui si era impadronito e dominava Corona, il pianeta natale di Ducklair, e per questo era stato imprigionato.
Pare che i membri dell’Orda abbiano fatto la stessa fine di Sekthron, trasformati in materia oscura e consumati dal loro leader.
Non si capisce però perché il compito di catturare Moldrock sia toccato a Everett, che non ricopriva nessuna carica militare o di comando. Un altro segreto del passato del papero alieno che prima o poi gli autori dovranno svelare.
Una nota di colore riguardo l’armamentario di Pikappa
Il Custode recupera lo scudo/costume potenziato del papero per ricongiungersi con la parte di sé che era all’interno e lo ingloba. Paperinik dovrebbe quindi restare disarmato, ma così non è: durante lo scontro con gli evroniani di Moldrock estrae l’Extransformer!
Se non si tratta di un errore di sceneggiatura, quello è lo scudo originale e non la nuova arma, teoria rafforzata dal fatto che da quel momento il papero utilizza solo crasher e raggi vari e non il nuovo pugno-rosso-e-nero-spararaggi-superpotente.
Un gradito ritorno sono… le splash page! Quello che era un tratto distintivo di PKNA, che lo differenziava dalle storie di Paperinik che apparivano su Topolino o Paperinik e altri supereroi, le immagini spettacolari a tutta pagina, compaiono con prepotenza in questa puntata. Ne troviamo ben due di grande effetto, dove si vede che Pastrovicchio e Monteduro si sono divertiti a osare con disegni e colori. Sul formato di Topolino l’effetto è molto forte, in digitale lo è di più. Non resta che aspettare la versione deluxe per goderle appieno.
Questo è un altro sintomo di quello che si scriveva settimana scorsa, ovvero il fatto che gli autori stiano aggiustando sempre più il tiro per quanto riguarda l’adattamento dei ritmi e della narrazione tipica di PK sulle pagine del Topo. In altri tempi, su altre storie, queste splash sarebbero state impossibili. Più di recente, sarebbero state salutate come rivoluzioni. Ormai sembrano naturali, anzi, necessarie.
In attesa di Uno
Dunque, un nuovo universo, un nuovo cattivo, una vecchia arma. Cosa possono volere di più i Pkers da Artibani, Pastrovicchio e Monteduro?
In realtà, come in Potere e potenza c’è un nome che aleggia, non detto, sulla storia: quello di Uno.
Abbiamo visto la nostra intelligenza artificiale preferita in compagnia del suo creatore su Corona alla fine di Potere e potenza. Ducklair lo aveva riattivato perché aveva saputo che era successo qualcosa sulla terra, la scomparsa della torre probabilmente. Sappiamo che Everett ha sempre inserito degli allarmi nelle sue invenzioni più delicate, fossero Due o le capsule criogeniche delle figlie. Non è impossibile, allora, che anche la prigione dimensionale di Moldrock abbia un allarme.
Magari anche questa volta Ducklair vorrà intervenire di persona per scongiurare la minaccia. E forse non sarà solo…