Negli ultimi anni – complice la presenza di Lucca Comics and Games – ottobre è diventato il mese più denso di novità editoriali dell’intero anno. Scegliere solo cinque fumetti, quindi, diventa un’impresa ostica, che noi abbiamo cercato di superare proponendo dei titoli di grande interesse, come possono essere i nuovi lavori di alcuni autori, italiani e stranieri, che negli ultimi anni con i loro libri hanno spesso occupato le classifiche di fine anno (per qualità e quantità di venduto). A questi, si aggiungono anche dei quasi esordienti che – al loro primo lavoro sulla lunga distanza – hanno sorpreso in tanti, noi compresi.
Il Celestiale Bibendum, di Nicolas De Crécy (Eris Edizioni)
De Crécy, nato a Lione nel 1966, è tra i grandi autori di culto francesi e realizza fumetti sin dagli anni Ottanta. In carriera ha vinto diversi premi importanti, tra cui l’Alph’Art du meilleur album al Festival di Angoulême nel 1998 per Léon la came, t. 2 : Laid, pauvre et malade, realizzato con l’animatore Sylvain Chomet.
Le Bibendum céleste, originariamente pubblicato in Francia in 3 volumi da Les Humanoïdes Associés tra il 1994 e il 2002, è il primo lavoro di De Crécy come autore unico. Un recupero importante, questo, pubblicato da Eris Edizioni in un’edizione integrale. È la storia di Diego, candidato al premio Nobel per l’amore in una città impregnata dal male e dal diavolo. De Crécy crea un mondo totalmente originale, ricco di uno humor assurdo ma contemporaneamente poetico, simbolico, colmo di spunti critici.
QUI l’anteprima e QUI la recensione.
Le variazioni d’Orsay, di Manuele Fior (Coconino Press/Fandango)
Manuele Fior torna con un nuovo libro in cui esplora le sale del museo parigino d’Orsay, con uno stile che ricorda le atmosfere art noveau del suo La signorina Else e segna il ritorno dell’autore del colore dopo L’intervista.
Le variazioni d’Orsay propone – come già il titolo potrebbe suggerire – una trama non unitaria, ma ricca di suggestioni e spunti che procede comunque con ordine e organicità, nonostante l’abbondanza di spunti che propone e rielabora, pagina dopo pagina. QUI l’anteprima, QUI la recensione, QUI l’intervista a Fior sul libro.
Polpette spaziali, di Craig Thompson (Rizzoli Lizard)
Dopo due libroni dall’intenso sapore drammatico come Blankets e Habibi, con Polpette spaziali Craig Thompson ritorna al più spensierato e giocoso fumetto per ragazzi, già esplorato in modo brillante a inizio carriera con Addio, Chunky Rice.
Polpette spaziali è una space opera giocosa e divertente, piena di personaggi ben caratterizzati e ambientata in un mondo molto ben strutturato. Un libro che parla di amicizia con toni fiabeschi, e per illustrare il quale Thompson ha asciugato il tratto, che lascia così spazio a una colorazione vivace e accattivante. QUI la recensione.
Quaderni giapponesi, di Igort (Coconino Press/Fandango)
L’attesa ultima opera della trilogia di Quaderni di Igort – la serie di libri di giornalismo storico dal taglio personale e autoriale che – dopo le visite in Ucraina e in Russia, entra maggiormente nel campo dell’autobiografico. Igort racconta la sua esperienza in Giappone, quando agli inizi degli anni Novanta visse nel Paese del Sol Levante, producendo fumetti per la grande casa editrice Kodansha.
Nel libro – tra moltissime tavole dalla notevole forza espressiva – l’autore unisce aneddoti di vita con suggestioni che ruotano attorno ai più influenti personaggi della cultura giapponese degli ultimi decenni, da Hayao Miyazaki a Jun’ichiro Tanizaki. QUI la nostra anteprima.
Anubi, di Marco Taddei e Simone Angelini (GRRRz Comic Art Book)
Frutto di un lavoro iniziato nel 2013, Anubi è la prima prova sulla lunga distanza di Marco Taddei e Simone Angelini, coppia di autori che in precedenza s’era fatta notare per le raccolte di racconti Storie brevi e senza pietà e Altre storie brevi e senza pietà, entrambe pubblicate da Bel-Ami Edizioni.
Incentrato sulla bizzarra vita di una versione moderna-contemporanea del Dio-Cane e su un’altrettanto strampalata carrellata di personaggi che gli ruotano attorno (il collega di divinità Horus, Burroughs, il Clown, Travis…), arricchito da un disegno all’apparenza dimesso, ma profondamente funzionale al racconto, Anubi si candida a essere uno dei migliori graphic novel dell’anno. QUI l’anteprima e QUI la nostra recensione firmata da Tonio Troiani.