DC YOU, la nuova iniziativa di rilancio editoriale introdotta lo scorso giungo da DC Comics, non ha riscosso il successo sperato. Molte delle serie hanno deluso le aspettative di vendite e tante altre non sono risultate appetibili nemmeno sul piano dei contenuti. Tra il rumore di fondo delle nuove testate varate dall’editore, però, qualcosa di meritevole c’è. Di seguito segnaliamo 7 testate pubblicate da DC Comics durante il periodo del DC YOU che, secondo noi, meritano di essere lette.
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1 – Constantine: The Hellblazer
Il grande guaio di John Constantine è stato quello di migrare dalle fila Vertigo ai campi aperti dell’universo DC. La transizione lo ha reso un pallido ricordo del Costantine che era un tempo. Il rilancio di giugno sembra aver corretto la rotta. Il nuovo team creativo composto da Ming Doyle e James Tynion IV (testi) e Riley Rossmo (disegni) ha dato una rifrescata all’aspetto del protagonista e lo ha riportato a storie dure e orrorifiche.
2 – All Star Section Eight
La sezione Otto, il gruppo apparso alla fine degli anni Novanta su Hitman, è tornato e con loro gli autori Garth Ennis e John McCrea. Sixpack è alla ricerca di nuovi membri per le bislacche avventure del gruppo. Questa semplice premessa dà spazio a parodie di storie classiche, comparsate illustri e un totale disprezzo per la continuity. La serie è targata All Star, l’etichetta per i lavori fuori da ogni regola dei personaggi più prestigiosi (altra grande ironia), e i due sfruttano la cosa per partorire la testata più atipica del rilancio DC.
3 – Black Canary
Una delle serie che promette di vivere a lungo sugli scaffali è Black Canary, dedicata all’omonima eroina e con un team solido: Brenden Fletcher (Batgirl) e Annie Wu e Lee Loughridge (Hawkeye), che reinventano Dinah Lance come leader di una band musicale chiamata Black Canary. Il loro mondo si muove tra club, serate, ingaggi e forze del male. Tipo Quasi famosi, ma con gli alieni.
4 – Midnighter
Un personaggio che aveva trovato ragione d’essere solo nel mani dei suoi creatori Warren Ellis e Bryan Hitch è ora rilanciato con una serie tutta sua dopo il fiasco del 2007 (all’epoca Garth Ennis e Chris Sprouse ne aveva tirato fuori solo venti numeri). I testi sono di Steve Orlando, che cerca di uscire dalla caratterizzazione del Batman sotto anfetamine di Ellis, mentre Aco, alle matite, restituisce tavole che sono, come dice CBR «tanto sbruffone quanto lo è il suo protagonista». È uno dei titoli più tradizionali del rilancio, almeno nella forma, ma sicuramente tra i più riusciti.
5 – Omega Men
Omega Men è il nome di un gruppo di supereroi alieni creati da Marv Wolfman e Joe Staton negli anni Ottanta. Nella versione del 2015, lo scrittore Tim King li ha resi un gruppo di terroristi testimoni dell’omicidio della Lanterna Verde Kyle Rayner. Da qui, si sviluppa una trama di ampio respiro in cui King non lesina i colpi di scena. Ai disegni, Barnaby Bagenda, che opta per gabbie rigidissime che distinguono Omega Men dal resto delle proposte DC. La serie è stata apprezzata a tal punto dai fan che, come nella migliore tradizione televisive (Firefly, Jericho, Futurama), il loro support l’ha salvata dalla cancellazione (almeno per un po’ di numeri).
6 – Prez
Creato nel 1973 da Joe Simon e Jerry Grandenetti, Prez (Prez Rickard) è un adolescente che diventa presidente degli Stati Uniti. Con la campagna presidenziale ormai a pieno regime, la DC non c’ha pensato due volte a riesumare il personaggio e a dargli una nuova vita, catapultandolo nel 2036. Ora dietro al nome di Prez si cela Beth Ross, una quattordicenne eletta presidente via Twitter. Mark Russell, autore satirico che ha riscritto la Bibbia intitolandola God Is Disappointed in You, e Ben Caldwell mischiano le tematiche del film Idiocracy e della serie tv Veep, realizzando un fumetto che, pur esibendosi in una critica goffa alle istituzioni, pare il diversivo perfetto nel marasma di supereroi in calzamaglia.
7 – We Are Robin
L’idea della squadra di Robin era già stata trattata nella saga Fede dell’antologico Legends of the Dark Knight. Era il 1991. Lo stesso concetto è adesso alla base di We Are Robin, in cui un gruppo di ragazzini senza alcun addestramento si proclama difensore di Gotham. Scritto da Lee Bermejo, il fumetto è zeppo di nuovi personaggi e, grazie alle matite di Jorge Corona, sembra essere la serie più trendy di tutte. Tenendo ben a mente la lezione di Batgirl, We Are Robin è la testata di Batman che tenta di spezzare l’atmosfera plumbea del personaggio e nel frattempo attrarre un pubblico di neofiti.