Per la rubrica Lo scaffale di…, a commentarci le sue letture più recenti, questa settimana ospitiamo Angela Vianello, autrice dal tratto manga di Aeon (Shockdom), che abbiamo avuto il piacere di intervistare non molto tempo fa.
Prima di iniziare, Angela ci ha tenuto a fare una breve introduzione: «Premetto che di mio, nella lettura di qualsiasi fumetto, ho sempre dato maggior importanza ad immagini e ritmo del racconto, quindi mi perdonerete se parlerò più che altro di illustrazioni.»
Bakuman, di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata (Panini Comics)
Il primo titolo che presento è uno di quelli che negli ultimi anni mi ha colpito di più, con un solo sguardo. Il fatto che io sia fumettista nella vita ha facilitato la cosa, lo ammetto. Ma Bakuman mi ha catturata con una sola vignetta: un ragazzo all’ospedale che tiene il pennino in mano, sta lavorando ad una tavola di un suo manga aiutato dalla ragazza che gli stringe la mano e gli dice di non arrendersi. Il mio cuore ha avuto un sussulto.
Oggi come oggi sempre più persone possono avvicinarsi al mondo dell’arte, grazie a internet, corsi e scuole che divulgano sempre più informazioni, si pensa di sapere molto o abbastanza, e la mente viaggia e sogna… tantissimi (anche italiani) vorrebbero lavorare come mangaka. Ma pochi sanno cosa si celi dietro questo mondo fatto di notti insonni, consegne strettissime, idee rubate, concorrenza, combattimenti continui contro i propri limiti. E’ inutile, Bakuman è un titolo che chi vuole avvicinarsi al mondo del fumetto in generale DEVE leggere! Pieno di aneddoti, informazioni molto utili, il tutto ovviamente anche un pochino esagerato come vuole ogni storia avvincente che si rispetti. Ovviamente stile di disegno impeccabile ed accattivante.
Ctrl+T, di Inio Asano (Panini Comics)
Il secondo titolo che vi mostro mi è stato regalato da una fumetteria quando sono stata ospite da loro (Guru Guru) e devo dire che ha fatto centro! Si tratta di Ctrl+T di Inio Asano (sempre in stile manga), e non è un fumetto seriale, ma un book illustrato che contiene comunque una piccola storia al suo interno.
Questo autore mi ha catturata dal punto di vista stilistico. Il tipo di disegni e i personaggi sono abbastanza semplici e hanno uno stile molto particolare, ma ciò che ha colpito me è questa aria eterea che si respira in ogni pagina. La semplicità del tratto che lascia trasparire così tante emozioni, così tanti sentimenti, il movimento nell’immobilità. Per me questo è zen. E’ semplice catturare l’attenzione con una bella posa dinamica, tanto rumore, botte e azione… ma la tranquillità… non aver paura dei vuoti, dei silenzi… è difficile trasmettere concetti del genere senza annoiare. Ecco, Ino Asano mi ha affascinata con la sua semplicità.
Vox, di Matteo De Longis (Soleil)
Il terzo titolo è Vox dell’autore italiano (e ne vado orgogliona!) Matteo De Longis (Venusdea, produzione Francese, e lo si nota per l’attenzione nel packaging: involucro plastificato che ricorda un vecchio disco in vinile, dai colori sfavillanti). E’ un albo totalmente illustrato. Lo stile coloratissimo sfiora il pop, con linee sensuali e molto movimento.
Da questo albo esce musica! Le illustrazioni non si vedono, ma si “sentono” come note! Il colore si fonde perfettamente e sapientemente con lo stile di disegno, creando una vera e propria colonna sonora, e gli accostamenti sono sempre freschi e alla ricerca di qualcosa di nuovo. Questo albo profuma di futuro!
End, di Barbara Canepa e Anna Merli (Bao Publishing)
Anche il quarto titolo è di produzione francese (Methamorphose) ma di autrici italiane, Barbara Canepa ed Anna Merli. Sì, è vero, ho avuto il privilegio di poter collaborare ad una parte della colorazione (quella digitale) e questo sarebbe un buon motivo per parlane bene. Ma chi mi conosce sa che quando giudico un’opera lo faccio nella maniera più arbitraria possibile. E End mi ha affascinata per le atmosfere curatissime. E’ un fumetto introspettivo sia a livello grafico che della storia.
Dallo stile leggermente “disneyano”, è ambientato in epoca vittoriana, in un istituto femminile dove tutto è composto, elegante e delicato, descritto in maniera poetica e avvolto da atmosfere ovattate. Leggendolo ci si sente ritornare nel buio dell’ utero materno, oscuro, ignoto e magico allo stesso tempo.
Video Girl Ai, di Masakazu Katsura (Star Comics)
E il quinto titolo che ho in libreria è una ristampa, di un manga che ha fatto storia. Devo ammetterlo, la storia l’ho sempre trovata stramba: videocassette di ragazze fatte per uscire dal televisore e “consolare” ragazzi da cuore spezzato (non so quanto abbia lavorato la censura su questo argomento). Il problema è che al protagonista succede un disguido tecnico, la ragazza del suo video, uscendo dal televisore, subisce un danneggiamento per via del videoregistratore malfunzionante. E così succedono un sacco di equivoci.
Ma ciò che colpisce me è l’umanità dietro ai personaggi, i piccoli avvenimenti. Masakazu Katsura mi ha sempre affascinato per come caratterizza i suoi protagonisti, dall’aspetto comunissimo, ma con un mondo di emozioni e di caratteri con mille sfaccettature. Ciò che mi piace di più di quest’opera in particolare, in ogni caso, è l’aspetto visivo, la morbidezza dei corpi femminili (consiglio a chi voglia imparare un po’ di anatomia ma senza annoiarsi), la sensibilità degli sguardi, i dettagli, i retini magnifici.