HomeRecensioniNovitàL’artbook di Miyazaki su Nausicaä, fra acquerelli preziosi e severa autocritica

L’artbook di Miyazaki su Nausicaä, fra acquerelli preziosi e severa autocritica

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Panini/PlanetManga prosegue l’opera di pubblicazione dei cataloghi dedicati alle opere di Hayao Miyazaki. Dopo la stampa dei fondamentali The Art of Il mio vicino Totoro e precedentemente di The Art of Kiki – consegne a domicilio (senza dimenticare The Art of Il castello errante di Howl, ormai introvabile) è la volta di un catalogo dedicato agli acquerelli che il maestro ha realizzato per quel capolavoro che è Nausicaä della Valle del vento. In realtà, ancor più degli altri titoli citati, questo volume ha un’importanza sostanziale: non si limita a essere una classica rassegna visiva “art of” ma, piuttosto, si offre come approfondimento trasversale sulla genesi di un’opera fondamentale sia nella sua forma animata che in quella cartacea.

nausicaa artobook miyazaki

Per i pochi (vero?) lettori cui mancassero le coordinate essenziali, una breve pillola di storia su quest’opera cruciale. All’inizio degli anni Ottanta, Miyazaki si mette al lavoro su un manga. Nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto essere un dramma di ambientazione storica, ma col tempo esso prende una forma completamente diversa. Qualcosa che incrocia le esperienze passate del suo autore con quelle future. Nel 1982 viene pubblicato, nelle pagine della rivista Animage, il primo capitolo di Kaze no tani no Naushika, un manga che racconta le gesta di Nausicaä, principessa della Valle del vento, in un mondo post-apocalittico sull’orlo di una guerra globale che rischia di distruggere tutto e tutti. Il successo del manga è immediato: si pensa subito a una trasposizione animata. Da qui Nausicaä della Valle del vento, lungometraggio animato il cui successo apre le porte alla possibilità di fondare lo Studio Ghibli. A causa dei numerosi impegni di Miyazaki, il manga interrompe la sua pubblicazione per alcuni anni. La sua serializzazione sarà ripresa soltanto nel 1990, interrotta l’anno dopo e infine ripresa nuovamente nel 1993. La conclusione del manga avverrà soltanto nel 1994.

Cosa propone il volume edito da Panini? A parte una ampia quantità di materiale (inedito e non), acquerelli, studi, appunti, riflessioni di Miyazaki stesso, nel corso della lettura emerge presto la sensazione che tra le mani abbiamo uno strumento in grado di illuminarci circa l’intero processo creativo di un disegnatore di genio. Dietro a Nausicaä della Valle del vento, inteso sia come fumetto che come anime, c’è un universo sterminato di idee, flussi, strade mai intraprese, spunti per il futuro. Dietro a Nausicaä, insomma, c’è la personalità e la mente di Miyazaki.

Ad esempio, nella sezione dedicata agli studi di ciò che Nausicaä sarebbe inizialmente dovuto essere, troviamo una serie di elementi – a partire dai primi concept, molto vicini a Mononoke – che, in maniera e forme diversi, sono stati incanalati dal suo autore in opere differenti. Innanzitutto ritroviamo Principessa Mononoke, che è e rimane un titolo cardine nella sua carriera, un sogno inseguito per anni (persino dallo stesso Isao Takahata, che infatti lo cita in Pom Poko), opera omnia in cui, in una forma completamente nuova per lo stesso autore, si condensano ossessioni e pilastri della sua poetica. Ma in nuce si osservano anche aspetti – come ad esempio nello studio di alcuni personaggi e delle loro armature che Miyazaki ha realizzato nel periodo di lavorazione a Little Nemo – di quel vero e proprio manifesto poetico che sarà Conan il ragazzo del futuro. Oppure, si notano elementi poi maturati ne Il castello nel cielo (che con Nausicaä e Conan forma una vera e propria trilogia), come l’idea del Soldato Titano. Intravediamo insomma un magma fatto di idee precise e visioni future, ‘atterrate’ in Porco Rosso e Si alza il vento, in una fase che, col senno di poi, pare un vortice creativo che quasi disorienta.

© Hayao Miyazaki / TOKUMA SHOTEN
© Hayao Miyazaki / TOKUMA SHOTEN

Non solo: ogni acquerello è accompagnato dai commenti di Miyazaki. In ciascuno di questi, l’autore descrive non solo la motivazione alla base di ogni disegno, ma anche ciò che lui stesso ne pensa, come ad esempio la tipologia di disegno, il modo in cui essso si pone all’interno dell’universo di Nausicaä, perché non fosse d’accordo con quella particolare posa di un personaggio piuttosto che il ricordo della difficoltà di colorazione di uno specifico disegno. E, come abbiamo avuto modo di intuire in altre occasioni (come, ad esempio, nella conferenza stampa di Si alza il vento, presente anche nel Blu Ray del film), emerge il ritratto di un uomo intransigente nei confronti del suo lavoro ma, soprattutto, di se stesso. Nelle sue note dedicate alle opere commissionate per meri scopi commerciali, il cui significato esula dalla bellezza intrinseca del suo lavoro, scopriamo un artista incapace di assecondare desideri che non siano legati all’estro poetico del momento. A proposito di un acquerello apparso nel numero di gennaio del 1985 sulla rivista Animage, Miyazaki commenta così: «per me la fine del film è la fine di tutto, quindi, sinceramente, non volevo più disegnare Nausicaä»; in un altro caso, scrive: «odiavo disegnare immagini come questa, che non hanno niente a che vedere con la storia».

Buona parte dei commenti, insomma, sono autocritiche in cui Miyazaki, invece di celebrare il proprio lavoro, lo relativizza o lo schernisce, quasi in una diminutio senza sosta. Continue sottolineature di quanto fosse acerbo il suo stile, o su quanto avrebbe potuto perfezionarsi, e così via. E allora: che sia questo il segreto? Il mettersi sempre in gioco, il dover superare sempre i limiti – ogni limite – senza pensare alla contingenza ma solo al risultato finale. Ovvero all’idea che acquisisce un corpo, all’ossessione di una visione che deve prendere forma in quel determinato modo, senza compromessi, senza concessioni. L’idea allo stato puro. Che sia questo il talento profondo che ha reso Hayao Miyazaki uno dei più importanti visionari degli ultimi trent’anni?

Nausicaä della Valle del vento – Acquerelli di Hayao Miyazaki
Panini Comics – Planet Manga, 2015

208 pagine, 25 euro

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