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10 episodi memorabili di Zagor, lo Spirito con la Scure

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di Michele Ginevra e Mauro Uzzeo

L’epopea di Zagor, che dura da cinquantaquattro anni e 600 albi, è troppo estesa per poter essere riassunta con disinvoltura in solo dieci storie. Almeno, così pare a noi. Abbiamo quindi esitato a lungo prima di formulare una simile lista. Intenzionati sin dall’inizio a compilarla insieme, ci siamo dati più volte appuntamento in occasione delle varie fiere di settore, rimandando puntualmente le fatidiche scelte. Fino a quando siamo stati messi con le spalle al muro dalla redazione di Fumettologica: nell’imminenza dell’uscita del numero 600, non era più tempo di esitare. Il momento era arrivato.

zagor 600
Copertina di ‘Zagor’ 600, disegnata da Gallieno Ferri

Abbiamo quindi fatto ciò che avevamo fino ad allora temuto e, insieme, desiderato: rivisitare tutta la serie, rievocando gli inevitabili ricordi personali legati ai momenti in cui abbiamo letto queste storie. Premesso che il ciclo che va da Angoscia a Ritorno a Darkwood andrebbe ricordato come una delle più felici stagioni del fumetto d’avventura italiano, volevamo rappresentare la serie intera nel suo complesso. Abbiamo provato ad individuare alcuni episodi di svolta, insieme ad altri che sono rimasti nel cuore di tutti gli zagoriani. Quindi, se alcune scelte sono state doverose e (crediamo) difficilmente contestabili, altre vanno considerate come meramente esemplificative. L’obiettivo era costruire una sorta di playlist aperta anche a possibili nuovi lettori, o a chi sente il desiderio di ritrovare un amico del passato, scoprendone la nuova fisionomia di questi ultimi anni. Tra le dieci, la stragrande maggioranza sono state scritte da Guido Nolitta, il nome d’arte dietro cui si celava l’editore Sergio Bonelli quando sceneggiava. Proprio a lui e all’inossidabile ed eterno Gallieno Ferri, in pista ancora oggi dal primo episodio, vogliamo dedicare questa – un po’ rigorosa e un po’ affettuosa – selezione.

[Ringraziamo per la collaborazione Giancarlo Agnoli]

1. Iron Man

Zagor a striscia, II Serie, n° 34-38 – dal 17 marzo al 12 maggio 1964 (ciclo completo anche sui n. Collana Zenith Gigante 65-66, sui n°14-15  di Zagor e Tutto Zagor: “Mercanti di schiavi” e “Iron Man”, e in Collezione Storica a colori n. 7 e 8) di Guido Nolitta e Gallieno Ferri.

Zagor Iron Man

L’eroe di Nolitta viene sconfitto da un guerriero più forte di lui, più scaltro di lui e che usa i suoi stessi trucchi. Cico raccoglie sulle sue spalle Zagor e lo porta nel loro rifugio, umiliato, annullato. Quello che non sarebbe mai potuto succedere a Tex, succede alla creatura del figlio Sergio. La rivincita di Zagor, oltre a ristabilire l’equilibrio, fornisce spessore ad un personaggio più articolato di quanto potrebbe sembrare dall’aspetto. Si conferma la tipica struttura narrativa (già vista del precedente “Sulle orme di Titan”, dove esordisce anche il Professor Hellingen) che prevede un preambolo umoristico e quindi il dramma dell’azione.

2. Zagor Racconta

Zagor a striscia, IV Serie, n° 62-67 – dal 1o luglio al 25 settembre 1969 (ciclo completo anche su Collana Zenith Gigante n. 106-107, sui n°55-56 di Zagor e Tutto Zagor: “Zagor racconta” e “Il Re di Darkwood”, e in Collezione Storica a colori n. 23 e 24) di Guido Nolitta e Gallieno Ferri.

Zagor Racconta

Le origini, il mito, l’anno zero di Zagor e la scioccante rivelazione dei veri motivi della morte dei suoi genitori: il difensore del popolo rosso è figlio di chi ne ha fatto strage, e la conseguente vendetta assume un sapore amaro. Dalle ceneri della delusione, però, scaturirà la scelta di mettersi dalla parte dei più deboli. Grazie alla collaborazione dei Sullivan, un gruppo di saltimbanchi, nasce il mito dello Spirito con la Scure. Una maturità sconvolgente per quello che improvvisamente diventa l’eroe più moderno della Bonelli.

3. Odissea americana

 Collana Zenith Gigante n° 138-140 – da settembre a novembre 1972 (ciclo completo anche sui n° 87- 89 di Zagor e Tutto Zagor , “Alba tragica”, “Odissea Americana” e “La nebbia infernale”, e in Collezione Storica a colori n. 36)  di Guido Nolitta e Gallieno Ferri.

Odissea americana

Episodio che prendiamo come esempio dello straordinario e indimenticabile ciclo narrativo che parte con Angoscia (n° 85) e si conclude con Ritorno a Darkwood (n° 107 e seguenti). Lo Zagor migliore di sempre, in un ciclo di avventure veramente da antologia. Tra queste, Odissea Americana, cioè il bignami di Zagor. Nolitta si diverte ad inserire e rileggere situazioni tipiche delle strips americane degli anni trenta e di certi B-movie in chiave decisamente più drammatica. L’avventura, l’epica, la stravaganza. Zagor è un Ulisse allontanato dalla sua Itaca e la sua missione diventa un poema epico.

4. La marcia della disperazione

 Collana Zenith Gigante n° 163-167 – da novembre 1974 a marzo 1975 (ciclo completo anche sui n° 112-116 di Zagor e Tutto Zagor , “La capanna maledetta”, “Messaggi di morte”, “La marcia della disperazione”, “La sabbia è rossa” e “L’ultima vittima”, e in Collezione Storica a colori n. 45-47)  di Guido Nolitta e Gallieno Ferri.

zagor marcia disperazione

In questo fase, le storie nolittiane tendono a durare più albi. Sergio Bonelli riesce ad imbastire trame molto drammatiche in cui Zagor si confronta con personaggi dalle forti motivazioni. In questa avventura troviamo molti cliché e ambientazioni di impatto: il deserto, lo scontro inevitabile e fratricida tra bianchi e indiani, la morte, il sacrificio, la poesia e persino l’amore. Da una parte Winter Snake, uno dei migliori villain di sempre, e dall’altra Frida, una delle pochissime e fondamentali donne della saga di Zagor.

5. Addio fratello rosso

Collana Zenith Gigante n° 170-173 – da giugno a settembre 1975 (ciclo completo sui n° 119-122 di Zagor  e Tutto Zagor, “La rabbia degli Osages”, “Arrestate Billy Boy”, “Il giorno della giustizia” e “Addio fratello rosso”, e anche in Collezione Storica a colori n. 48 e 49)  di Guido Nolitta e Franco Donatelli.

zagor addio rosso

Ancora una volta, lo scontro storico tra i nuovi americani e i nativi, così centrale in tutta l’epica bonelliana, da Tex a Mister No, si riaccende con violenza irriducibile. Zagor si trova costretto ad affrontare un’intera comunità per assicurare alla giustizia un giovane bianco responsabile della morte della moglie del Sakem Wakopa. Nolitta prende l’emotività del lettore e la fa a pezzi in un finale niente affatto scontato, che ci fa mette di fronte alla complessità del concetto di giustizia.

6. Terrore dal sesto pianeta

Collana Zenith Gigante n° 229-233 – da maggio a settembre 1980 (ciclo anche completo sui n° 178-182 di Tutto Zagor , “L’orchidea rossa”, “Hellingen!”, “Il raggio della morte”, “Terrore dal sesto pianeta” e “Magia senza tempo”, e in Collezione Storica a colori n. 70 e 71)  di Guido Nolitta, Gallieno Ferri e Franco Bignotti.

zagor terrore sestopianeta

L’ultima grande storia di Guido Nolitta è un piccolo capolavoro, non privo di tinte cupe, analoghe ad altre storie dell’ultimo periodo come Kandrax il mago. Nolitta porta alle estreme conseguenze le commistioni tra western, fantasy, misticismo e fantascienza che da sempre hanno caratterizzato la serie, realizzando la più incredibile avventura di Zagor che assurge, a tutti gli effetti, a figura mitica. E per farlo gli bastano un arco e delle frecce.

7. Ai confini della realtà

Collana Zenith Gigante n° 326-331 – da giugno a novembre 1988, che comprende anche “Incubi”, “Il demone della follia”, “Titan risorge!”, “Il ritorno di Hellingen” e “La fine del mondo”  (ciclo completo anche su Collezione Storica a colori n. 106-107)  di Tiziano Sclavi e Gallieno Ferri

confinidellarealta

Una storia mai avvenuta, e al tempo stesso la più bella storia di Zagor. Il ritorno di Hellingen che in realtà non è mai tornato. La morte di Cico che invece è vivo è vegeto. La follia di Zagor che perde il senno seppellito dai suoi incubi, e la più grande vittoria dello Spirito con la Scure che diventa leggenda nelle storie raccontate ai bambini. Perché i bambini sono l’unico dio in grado di rendere le storie vere e reali. Tiziano Sclavi, e un Gallieno Ferri in forma strepitosa, hanno firmato un gioiello così inaspettato da lasciare senza parole: l’apparente tradimento delle caratteristiche nolittiane, come premessa per elevarle come mai prima.

8. Passaggio a nord-ovest

Collana Zenith Gigante n° 396-399 – da aprile a luglio 1994, che comprende anche “L’esploratore scomparso”, “La sfinge dell’artico” e “Gli ammutinati” ( ciclo completo anche su Collezione Storica a colori n. 131-132) di Mauro Boselli e Carlo Raffaele Marcello.

passaggio a nord ovest zagor

Boselli e Burattini, dopo un primo periodo di rodaggio sulla collana, premono il pedale dell’acceleratore trascinando Zagor in una vera e propria “Seconda Odissea”, che ne aggiorna il mito. Il loro coraggio nello sfidare, e al tempo stesso rendere omaggio, alla saga nolittiana venne premiato da un consenso veramente unanime. In campo troviamo una carrellata di personaggi amatissimi come Fishleg e la sua ciurma, Doc, Rochas e gli altri trapper, insieme a una serie di nuovi caratteri forti e dalle personalità complesse come il Capitano Frazen, Lady Emma e, soprattutto, l’ambiguo Nat Murdo, qui al suo esordio.

9. La palude dei forzati

Collana Zenith Gigante n° 516-519 – da aprile a luglio 1994, che comprende anche “Tragica fuga”, “Acque del sud” e “L’isola dei serpenti” ( ciclo completo anche su Collezione Storica a colori n. 131-132) di Moreno Burattini e Mauro Laurenti.

paludedeiforzati

Il monumento su cui Burattini consacra la sua versione dello Spirito con la Scure. Una storia che prende tutte quelle piccole sfumature che Nolitta aveva seminato negli anni in cui costruiva, piano piano, un eroe lontano da quelli granitici della tradizione ma figlio del dubbio e innamorato della vita in tutte le sue forme, e le eleva alla massima potenza. Perché non c’è assassino che possa essere redento e non c’è giustizia che possa nascondere una falla. Se Mauro Boselli ha rappresentato lo spirito più tecnico e dirompente della rinascita Zagoriana, Moreno Burattini ne è l’anima e il cuore.

10. L’uomo che sconfisse la morte

Albo Speciale Gigante n. 2 – Maggio 2012 di Moreno Burattini e Marco Verni.

zagor morte

“Se è uno dei tuoi trucchi… o se sei davvero uno spirito… adesso devi alzarti da quella pira, Zagor!”. Queste, le parole sussurrate da un Cico disperato, durante il funerale del suo migliore amico. Zagor è morto, signori, evviva Zagor! Asciugatevi le lacrime adesso, che l’avventura non concede soste e quella architettata da Burattini per il secondo ‘Zagorone’ è la più grande dichiarazione d’amore a un genere e a un personaggio che, nonostante le cinquanta primavere sulle spalle, hanno ancora tanto da dare. La dedica finale a Guido Nolitta è un omaggio prezioso e indimenticabile.

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