Neal Adams
A partire dal 1969, quando ormai la presa dello show televisivo si era allentata, Batman abbandonò i toni camp e tornò alle origini, con storie cupe e taglienti. È sempre Schwartz a coinvolgere Dennis O’Neil e Neal Adams. I due esordiscono su Detective Comics # 395 (ma faranno la spola tra quella serie e Batman) con Il segreto delle tombe e già si nota l’impronta dinamica di Adams, futuro creatore di personaggi come Man-Bat e Ra’s al Ghul.
Con il suo stile agile e strutturato, Adams ridefinirà l’aspetto di molti personaggi, tra cui Joker. Il disegnatore gli allunga la mascella, lo slancia nel fisico e lo rende un cattivo dal profilo inquietante. A tal proposito vale la pena rileggersi La vendetta in cinque atti del Joker!, in Classici del fumetto 16 (Bur) o DC Comics Story 8. Pubblicata su Batman # 251, segna il ritorno di Joker dopo quattro anni di assenza. Con un nuovo aspetto e un nuovo modus operandi, il redivivo maniaco omicida è fuggito dal suo contenimento e medita di far fuori una volta per tutte la sua nemesi. La reinvenzione del personaggio avrà talmente successo che negli anni Settanta la DC gli dedica perfino una testata tutta sua.
Adams influenzerà la resa del personaggio fino agli anni Ottanta, decennio in cui tiene banco il Batman realistico di Jim Aparo (Una morte in famiglia, Knightfall) tanto debitore della lezione di Adams.