Posto che vai, cultura che trovi, si potrebbe dire parafrasando un noto proverbio. Lo sanno bene i manga, che spesso trovano ostacoli nella diffusione in alcuni paesi. Alcuni di essi, poi, hanno imposto delle vere e proprie censure, anche su titoli molto noti a livello internazionale come Dragon Ball e Death Note.
Di seguito, abbiamo riportato le vicende più spinose avvenute nel corso degli ultimi anni di cui è possibile trovare traccia.
Leggi anche: Persepolis e Saga tra i libri più censurati nelle biblioteche americane
1. Dragon Ball
Nel 2009, una scuola elementare e media del Maryland bandì il manga di Akira Toriyama dalle proprie aule a causa di contenuti “sessualmente espliciti”. In particolare, furono segnalati nudità e contatti sessuali tra bambini.
2. Pokémon
Nel 2001, l’Arabia Saudita bandì dal proprio paese l’intero franchising dei Pokémon in seguito a una fatwa. Le autorità religiose infatti ritenevano che l’opera promuovesse il gioco d’azzardo e contenesse simboli cristiani e sionisti.
3. Death Note
Il governo cinese ha giudicato il manga una pubblicazione “illegale e terrificante”, mettendola al bando insieme ad altre storie horror per proteggere la salute fisica e mentale degli studenti. Questo è avvenuto in particolare dopo che in molte scuole del paese hanno iniziato a circolare taccuini simili a quelli del protagonista Light Yagami.
4. Gen di Hiroshima
Alcune scuole giapponesi hanno proibito la lettura di Gen di Hiroshima di Keiji Nakazawa per la sua violenza e per i termini dispregiativi usati al suo interno nei confronti dei poveri. In realtà, visto che il manga racconta gli orrori della Seconda guerra mondiale, si sospetta che il motivo reale del suo bando possa essere ricercato in un impulso nazionalistico.
5. Ultraman
Lo scorso anno, la Malesia ha bandito il manga di Ultraman – ispirato all’omonima serie televisiva degli anni Sessanta – perché viene nominato Allah in modo improprio. Il protagonista del fumetto viene infatti accostato a tale divinità, con un effetto eretico, secondo le autorità malesiane.