«Siamo donne e ragazze di tutto il mondo che vendono fumetti. E leggiamo Saga.» Si presentano così The Valkyries, le valchirie del fumetto, il gruppo responsabile del successo di vendita dietro a titoli come Sex Criminals, Batgirl, Lumberjanes e Saga.
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Fondato nel 2013 da Kate Leth, fumettista che gravita attorno all’universo di Pendleton Ward – che ha scritto i fumetti di Adventure Time e Bravest Warriors – autrice di Edward Scissohands e columnist per Comics Alliance, insieme ad altre professioniste del settore, Valkyries è un progetto che vuole mettere in comunicazione le donne che lavorano nel circuito distributivo dei fumetti: proprietarie di fumetterie, manager, venditrici, organizzatrici, volontarie alle convention e cosplayer. Un’organizzazione che finora ha intessuto una rete sociale e professionale di oltre 300 utenti in tutto il mondo. Fra loro si scambiano consigli, condividono esperienze lavorative e discutono di opere come The Wicked and the Divine, Ms. Marvel, Thor e Bitch Planet. Tutti titoli che hanno fatto breccia nel cuore delle lettrici.
La sorellanza diffusa di Valkyries ha aiutato le iscritte a sentirsi gratificate nel loro lavoro e a percepire l’appartenenza a un gruppo, in un ambiente composto in prevalenza da uomini. Mettendo da parte scenari femministi (Valkyries organizza serate esclusive riservate a sole donne in fumetterie aderenti, ove si tengono tavole rotonde a tema e vendite di oggetti in edizione limitata), quello che occorre rilevare di Valkyries è la capacità di aver fatto emergere una grossa fetta di pubblico sommerso – quello femminile – e di averlo fatto convergere su determinati prodotti. Le lettrici, oggi, sono un target demografico su cui puntare e con cui gli editori devono fare i conti.
Publishers Weekly ha evidenziato come il network sia artefice del cosiddetto ‘effetto Valkyries’: i suoi consigli e suggerimenti sugli acquisti hanno trovato corrispondenza in un forte aumento delle vendite dei titoli reclamizzati dal gruppo.
L’effetto Valkyries si è fatto notare soprattutto con Sex Criminals – serie Image Comics di Matt Fraction e Chip Zdarsky incensata da pubblico e critica – quando due affiliate del gruppo hanno ricreato la variant del primo numero e gli autori hanno poi fomentato il gioco fino a farle diventare a loro volta il soggetto di una copertina.
Constatando i risultati, Boom! Studios ha coinvolto Valkyries per promuovere Lumberjanes, serie tutta al femminile (creata da, e con protagoniste, giovani donne e di cui abbiamo parlato qui) che mette in scena eventi soprannaturali sullo sfondo mondano di un campo scout.
Le vendite del fumetto hanno beneficiato del ‘Lumber Day’, giornata tenutasi grazie alla rete delle valchirie che prevedeva la personalizzazione delle fumetterie a tema boscaiolo (con obbligo di camicie di flanella a quadrettoni). Risultato: Lumberjanes è diventato uno dei titoli più remunerativi della casa editrice.
L’organizzazione ci ha tenuto a precisare di non essere un mero veicolo promozionale, ma che ogni proposta che arriva da un editore è vagliata dall’utenza in base agli interessi del gruppo. «Accade in maniera naturale, con il consenso di tutte. Non siamo uffici stampa, ma persone mosse da un entusiasmo genuino» ha spiegato Noelle Weir, una delle fondatrici. Molti dei fumetti reclamizzati da Valkyries sono infatti arrivati alla loro attenzione grazie al suggerimento di una delle iscritte. «È un modo per dire ‘Ehi, questo ci piace e vogliamo leggere cose così più spesso’.»
Il Web ha dato risalto a una base di lettrici che non può e non vuole essere ignorata e Valkyries, nel suo piccolo, è parte di questo movimento.