Da Cleopatra a Lady Diana, Bellezza di Kerascoët e Hubert è un’antica eppure ancora interessante riflessione sull’estetica e su come questa possa influire sugli equilibri di potere. Pubblicato da Bao Publishing in un’edizione sontuosa e tuttavia a un prezzo contenuto, Bellezza appare come un perfetto esempio di quanto lo stile grafico possa sposarsi con il contenuto che intende comunicare al lettore, un raro esempio di sintesi e profondità, di richiami al passato e tentativi di innovazione.
Leggi le prime pagine di Bellezza
Baccalà è una giovane ragazza non proprio affascinante. La sua bruttezza diventa troppo spesso oggetto di umiliazioni e prese in giro, costringendola a una vita di solitudine e difficoltà. L’incontro con una fata le donerà la tanto agognata bellezza, o meglio: il suo corpo non cambia, a mutare sarà la percezione che gli altri hanno di lei. Quasi immediatamente Baccalà si rende conto che il dono della fata non è esattamente quanto di meglio potesse sperare. La sua straordinaria bellezza porta alla follia tutti gli uomini che vi posano lo sguardo, e dà vita a guerre e distruzione. Questo almeno finché Baccalà non capirà veramente quale uso fare del suo splendido e potente aspetto.
Innanzitutto la forma: Kerascoët e Hubert (pseudonimo dietro cui si nascondono Marie Pommepuy e Sébastien Cosset, già autori di Miss Pas Touche (in Italia edito a suo tempo da Planeta DeAgostini, con il titolo La vergine del bordello) costruiscono la loro storia con un stile grafico ben preciso e con un chiaro significato, una bicromia e un segno pulito, con ovvi riferimenti all’Art Nouveau ma anche alla tradizione animata russa. Soprattutto dal punto di vista grafico, Bellezza è un tributo alla favolistica europea, una scelta stilistica che limita le caratteristiche tipiche di Kerascoët ma che, altresì, esalta quella sintesi di cui si diceva sopra: contenuto e stile si sposano in un tripudio di coerenza e fascino. Alcune tavole – spesso quelle a tutta pagina, intese come un campo largo pronto a riprendere una scena collettiva – sono di intensa bellezza ma anche estremamente dinamiche, nonostante la posatezza del segno.
Al di là dell’aspetto puramente estetico, quel che conta maggiormente è però il contenuto, ovvero lo sviluppo della narrazione e l’evoluzione della sua protagonista. Bao Publishing, che ha voluto rendere onore a questo graphic novel con un’edizione magnifica (cartonata con vernice UV spessorata e carta avoriata, su sui staglia la bicromia nero-oro) ha raccolto in un’integrale i tre tomi usciti in Francia tra il 2011 e il 2014.
Le tre parti si distinguono per tre differenti segmenti narrativi i quali, a loro volta, corrispondono a veri e propri scatti evolutivi del personaggio di Baccalà. Dalla storia d’amore col signorotto di paese al matrimonio con il re, dalla guerra alla schiavitù a, infine, la presa di coscienza della propria potenza devastante. La violenza (sia essa sessuale, di tortura o di morte) è sempre stilizzata, mantenendo così il tono favolistico della storia. Da umiliata a regina, da scarto a protagonista: Baccalà vive in prima persona le bruttezze dell’uomo, affronta i propri limiti, supera la propria condizione e si eleva a paladina del genere umano.
All’apparenza Bellezza pare intriso di un intimismo senza limiti. Ma da questa storia così minimale, che lavora per sottrazione da tutti i punti di vista, in cui tutto è al suo (giusto) posto e non c’è una singola sbavatura (sia dal punto di vista grafico che da quello narrativo) emerge una sensazione che avvolge il lettore: l’epicità di una vita, ma anche la sua illusoria fragilità.
La dimensione epica attraversa Bellezza sin dalle prime pagine, rinunciando però all’approccio fracassone – tipicamente statunitense, diciamo – e proponendo un minimalismo che mette in scena la quotidianità di un’esistenza che diviene ben presto simbolo di cambiamento. Perché ogni vita, a prescindere dall’aspetto, ha una propria epica. E, forse, è proprio questo che Bellezza, al di là del mero elemento estetico, intende suggerirci.
Bellezza
di Kerascoët e Hubert
Bao Publishing, 2015
144 pagine , 21 €
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