Tra gli elementi che maggiormente hanno contribuito a creare il mito di Batman c’è senza dubbio la Batcaverna, la base sotterranea piena di di cimeli di vecchie avventure – e di pipistrelli – dotata di sofisticati computer all’avanguardia.
La Batcaverna, però, non è esistita fin da subito. Inizialmente, c’era solo un tunnel che collegava una lunga scalinata sotto Villa Wayne con un fienile vicino contenente un argano per lanciare la Batmobile o il Batplano. C’erano inoltre un laboratorio e altri depositi contenenti attrezzature ad alta tecnologia.
Nel 1942, Bill Finger – co-creatore di Batman insieme a Bob Kane – indicò la presenza di hangar sotterranei sotto Villa Wayne, ma fu solo l’anno successivo, con la serie di film dedicati all’Uomo Pipistrello, che la Batcaverna fece il suo esordio, con tanto di laboratorio all’avanguardia. A essa si accedeva tramite un vecchio orologio a pendolo, che si impresse facilmente nell’immaginario collettivo, tanto da essere più volte ripreso in seguito.
Nello stesso anno, Bob Kane raffigurò la Batcaverna nel dettaglio in una delle strisce quotidiane di Batman, prendendo spunto in parte dai film, in parte da uno schema di hangar sotterranei trovato da Finger sulla rivista Popular Mechanics.
La struttura venne poi ripresa negli anni Sessanta e aggiornata con le più recenti aggiunte, tra cui una montagna – in precedenza assente – di fianco a Villa Wayne, che fungeva da hangar per Batelicottero e Batplano. In profondità, inoltre, venne aggiunto il molo per il Batscafo.
Tra le novità presenti in quest’ultimo aggiornamento c’era anche la sala dei trofei – diventata in anni recenti quasi un emblema della raffigurazione post-moderna della mitologia di Batman, nelle storie di Grant Morrison – apparsa in realtà già negli anni Quaranta e che nel 1968 si sarebbe trasformata da un semplice angolo in un vero e proprio salone, come dimostra una doppia splash page dell’epoca.
Nel 1995, poi, la Batcaverna fu protagonista di una spettacolare litografia realizzata da Dick Sprang, classico disegnatore di Batman degli anni Quaranta e Cinquanta, intitolata “Secrets of the Batcave” (i segreti della Batcaverna).
In anni più recenti, invece, la base dell’Uomo Pipistrello è stata visivamente descritta in modo sempre più dettagliato, fino ad arrivare a rappresentazioni ultrarealistiche in grado di esaltare gli appassionati, racchiudendo in esse decenni di storie.
Ovviamente, l’enorme jolly, il tirannosauro meccanico e il penny gigante del 1947 non mancano – e forse non mancheranno – mai.
LEGGI ANCHE: La cartografia di Gotham City