HomeFocusI 5 momenti più importanti nella carriera dell'ispettore Bloch (finora)

I 5 momenti più importanti nella carriera dell’ispettore Bloch (finora)

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Il suo pensionamento è ormai prossimo – a partire dal 29 ottobre, con l’uscita in edicola del n. 338 di Dylan Dog, di cui vi abbiamo parlato qui – ma l’ispettore Bloch non scomparirà dalla vita dell’Indagatore dell’Incubo. Anzi, assumerà un ruolo del tutto nuovo, più centrale rispetto al recente passato, a detta degli autori. Intanto, però, abbiamo pensato di selezionare i momenti fondanti della carriera (a fumetti) del personaggio, quelli che hanno contribuito a definirlo e a farlo conoscere dai lettori.

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Il primo incontro, e già sono dolori (Dylan Dog n. 2 – Jack lo squartatore, di Tiziano Sclavi e Gustavo Trigo)

ispettore Bloch

Dylan e Groucho stanno accogliendo una loro cliente e si sente un TUMP! accompagnato da un AAH! Si tratta di Bloch che ha appena ricevuto in testa una delle “orrende” suppellettili dylaniane. Ed ecco dispiegarsi per la prima volta un teatrino che diventerà un classico eterno (ehm… fino al prossimo numero): il saluto affettuoso di Dylan, la reazione imperturbabile di Bloch, la battuta di Groucho, la dissimulazione di una verità che la legge formalmente non può sapere ma che le ragioni investigative di Dylan devono proteggere.

Il dialogo al pub (Dylan Dog n. 19 – Memorie dall’invisibile, di Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano)

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Quante volte i due amici si trovano al pub. Un momento di riflessione e di condivisione, spesso amaro. Però questa volta, a sorpresa, si presenta l’inafferrabile colpevole, con naturalezza e semplicità. Da sottolineare la qualità della sceneggiatura che rende plausibile una situazione così eccezionale, che colpisce alla grande il lettore.

Nello stesso episodio, quando riprendono gli omicidi, Bloch ripensa all’ultima prostituta appena trovata morta, rivelando attraverso i suoi pensieri di essere stato uno dei suoi frequentatori.

Situazioni estreme (Dylan Dog n. 62 – I vampiri, di Tiziano Sclavi e Carlo Ambrosini)

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In una delle storie più dure e più politiche, Bloch deve intervenire più volte per salvare Dylan dalla stessa giustizia, in questo caso succube di esseri malvagi. Accade a tavola 38 e a tavola 87, quando Bloch minaccia con una pistola addirittura un Ministro e il famigerato Soprintendente per consentire a Dylan Dog di fuggire.

Tornare dal coma con Groucho (Dylan Dog n. 67 – L’uomo che visse due volte, di Tiziano Sclavi e Andrea Venturi)

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Una delle storie più nere, in cui la stessa persona sembra scissa in due individui opposti, il primo malvagio e protagonista di delitti efferati e il secondo benigno e malinconico. Bloch rimane gravemente ferito e finisce in coma. Groucho lo assiste alla sua maniera, standogli accanto e recitando barzellette e battute senza sosta, fino a quando il miracolo del risveglio si compie…!

Figli (Dylan Dog n. 200 – Il numero duecento, di Paola Barbato e Bruno Brindisi)

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Tutto l’albo è incentrato sul rapporto tra Bloch e Dylan, tragicamente segnato dal fallimentare rapporto che l’ispettore aveva avuto con il figlio Virgil, che si era sentito trascurato proprio a causa della simpatia che Bloch provava per l’allora giovane detective Dog. Un albo drammatico. Da notare che Virgil ha le fattezze di Zanardi e che compie una rapina che ha come complici altri personaggi con il viso di Pazienza, Colasanti e Petrilli.

*Con la collaborazione di Michele Ginevra // Centro Fumetto “Andrea Pazienza”

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