In tempi di crisi, cosa accade al fumetto? Il francese Elric Dufau, già autore di Marche ou rêve (Dargaud 2011), ha provato a rispondere alla domanda con un fumetto online. Un racconto-testimonianza che, tra il serio e il faceto, affronta diversi temi di attualità nel contesto del mercato francofono, ma che rappresentano in parte anche quanto sta accadendo in altri paesi.
In due strisce verticali, pubblicate a giugno e a luglio, Dufau ha raccolto le discussioni avute durante vari festival con altri fumettisti, e ha cercato di spiegare – usando un personaggio ricorrente, una ragazza dal viso delicato e “topesco” – alcuni problemi che affliggono sia gli autori che gli editori. In particolare, nel racconto intitolato ‘La crise des auteurs BD racontée en BD’ ha dato voce al dibattito sulle modifiche del sistema previdenziale francese e le loro ricadute sui fumettisti, di cui avevamo già scritto qua. A questo tema, Dufau aggiunge altri aspetti come l’assenza di regole sul congedo di maternità per le fumettiste, o casi emblematici della crisi come l’annuncio (molto discusso) del ritiro dalla professione di Bruno Maiorana, autore di una serie piuttosto nota come Garulfo.
Nel fumetto più recente, ‘Crise de la BD: comment les éditeurs appauvrissent les auteurs’, Dufau prende la parte degli autori conto gli editori – che starebbero spingendo a continue riduzioni dei compensi, e a politiche contrattuali più aggressive che in passato – citando casi come il rifiuto da parte di Glénat a un progetto di Michel Plessix e Frank LeGall, autori affermati ma ritenuti troppo costosi. Consapevole delle difficoltà degli stessi editori, la “petite souris” di Dufau intervista anche autori come Fabrice Neaud o autori/editor come Lewis Trondheim, toccando il tema dell’assenza di profittabilità nel fumetto digitale, la scarsità di nuovi bestseller, gli eccessi della targetizzazione. Ma soprattutto, Dufau torna indietro nel tempo per ripercorrere momenti storici decisivi, come quelli relativi al cambiamento nei metodi di pagamento agli autori (dal costo per tavola, agli anticipi, ai forfait).
Proprio questi ultimi aspetti sembrano – ben più delle questioni sui contributi pensionistici – i più vicini ad alcune tendenze in corso anche altrove, Italia inclusa. Certo, il mercato franco-belga resta assai più ampio e diversificato di quello italiano, ma alcuni problemi paiono essere in parte condivisi: dalla diffusione della pratica dei contratti con anticipi o semplici forfait, all’assenza di un vero e proprio mercato del fumetto digitale, al ruolo della distribuzione, e molto altro.
I due fumetti, in formato verticale, sono stati pubblicati sul blog dell’autore ospitato dall’edizione francese dell’Huffington Post, e li potete leggere cliccando qui e qui (in francese, naturalmente).