Il 26 agosto del 2004, il giornalista italiano Enzo Baldoni venne ucciso in Iraq dall’Esercito Islamico, un’organizzazione fondamentalista associata ad Al-Quaeda.
Oltre che pubblicitario e giornalista freelance, Baldoni era anche un traduttore, e il mondo del fumetto lo ricorda per la sua versione de Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller – serializzato su Corto Maltese tra il gennaio 1988 e il giugno 1989 – e soprattutto di Doonesbury, la brillante strip di Garry Trudeau incentrata sulla politica americana e internazionale, che in Italia ha spazio su Linus.
A proposito di Doonesbury, Baldoni instaurò un vero rapporto d’amicizia con l’autore della serie, che gli dedicò anche un disegno in occasione del suo cinquantesimo compleanno, nell’ottobre 1998. Tale disegno sarebbe poi finito sulla copertina di Diario all’indomani della morte di Baldoni.
Nel 1999, invece, Trudeau realizzò una serie di illustrazioni da stampare sulle tazze della catena Starbucks – vendute poi per beneficenza. Una di queste ricordava le stampe d’epoca per la pubblicizzazione di luoghi turistici, e Trudeau si inventò una fantomatica località sciistica italiana chiamata appunto “Baldoni”, in onore del suo traduttore.
Infine, dopo la morte di Baldoni, Trudeau realizzò un sentito omaggio, che venne pubblicato sulla copertina di Linus Speciale n. 1, nel 2004.
Lo stesso Baldoni era molto legato a Doonesbury. Nel 1996, curò l’edizione italiana di un libro pensato da Trudeau per celebrare i 25 anni della serie. Baldoni lo arricchì di articoli che ripercorrevano la storia della strip, scritti di proprio pugno e firmati con vari pseudonimi – tutti rintracciabili a questo link – da cui ci fa piacere in particolare estrarre un incipit che, riletto con il senno di poi, provoca sensazioni contrastanti.
«Sono sempre i migliori che ci lasciano per primi? Grazie a dio no. E’ vero, ci ha lasciato Pogo. Ci ha lasciato Opus. Ci ha lasciato Calvin. Ma Donnesbury resiste ancora: sono 25 anni che Garry Trudeau spande ogni giorno sui quotidiani le sue stilettate al curaro, leggermente cosparse di zucchero a velo.»
Curioso notare, però, come la relazione fra Doonesbury e il giornalista italiano fosse nata quasi per caso. All’indomani della scomparsa di Baldoni, il direttore de Il Post Luca Sofri, ricordandolo, riportò un aneddoto raccontatogli in prima persona dallo stesso giornalista: «Andai da Oreste Del Buono perché ero innamorato di un fumettista francese che si chiama Lauzier, e gli dissi: voglio tradurlo, voglio tradurlo, voglio tradurlo. Del Buono mi rispose non se ne parla nemmeno, ho già chi lo fa, ma se vuoi è libero Doonesbury.»