L’immaginario narrativo sviluppato nel corso degli anni dal graphic novel è stato tradizionalmente virato verso uno sguardo prettamente maschile, soprattutto per quanto riguarda la sessualità. Non che le fumettiste non avessero modo di far sentire la propria voce, ma esempi eccellenti come Alison Bechdel (Fun Home) o l’eclettica Julie Doucet (New York Diary) sono state delle eccezioni alla regola per molto tempo.
Negli anni più recenti, al contrario, i graphic novel realizzati da donne sono ormai anche tra i più premiati e più influenti. Basti pensare al successo de La proprietà di Rutu Modan, un racconto familiare che pone le donne al centro della narrazione, o a Marbles di Ellen Forney (qui una nostra recensione), dove una donna si mette a nudo – metaforicamente – per dare una prospettiva sulla malattia mentale e sull’arte. Mentre negli Stati Uniti una delle opere attualmente più attese nel mondo del fumetto indipendente è Tomboy di Liz Prince – già considerata la “Jeffrey Brown donna” con i suoi autobiografici Will You Still Love Me If I Wet the Bed? e Delayed Replays per Top Shelf Productions – racconto di formazione, alla ricerca di una identità sessuale.
È in questo contesto sempre più dominato da racconti di figure femminili forti, che si inserisce l’iniziativa del portale BuzzFeed che ha raccolto le illustrazioni di ben 23 fumettiste, impegnate a disegnare il loro corpo, nudo, da una prospettiva prettamente femminile. A questo link è possibile ammirare tutti i 23 lavori, firmati da nomi quali Gabrielle Bell, Vanessa Davis, Miriam Katin, Liz Prince, Ellen Forney e molte altre.