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I 10 migliori fumetti Vertigo di sempre

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Vertigo è l’etichetta di DC Comics creata nel 1993 per un pubblico di lettori giovani adulti, diversi dal tradizionale target adolescenziale dei fumetti nordamericani. Fu pensata, in particolare, per ospitare quelle storie che non avrebbero potuto essere inserite nel normale piano editoriale o che non avrebbero potuto passare i controlli del Comics Code Authority.

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Nel corso degli anni le pubblicazioni si sono concentrate su horror e fantasy, ma la varietà di generi ha permesso di attraversare diversi altri campi come la satira, la commedia di costume, la criminalità e la religione. Vertigo viene spesso associata alla ‘British Invasion’, ovvero a quella specie di “fuga di cervelli” britannici sulle pagine degli editori USA che, negli anni ’90, contribuì a innovare profondamente l’industria del fumetto americano. La maggior parte di loro, infatti, passò proprio per l’etichetta di casa DC Comics. Fra i principali, ricordiamo Neil Gaiman, Grant Morrison, Garth Ennis, Pete Milligan, diventati in seguito firme prestigiose e ricercate.

Inizialmente il marchio Vertigo debuttò sul mercato associato a serie allora già in corso di pubblicazione, parte del ‘tradizionale’ universo DC: Swamp Thing #129, Hellblazer #63, Sandman #47, Doom Patrol#64, Animal Man #57, e Shade, the Changing Man #33. I primi titoli originali nati per Vertigo sono stati Death: The High Cost of Living #1, di Neil Gaiman e Chris Bachalo ed Enigma #1, di Peter Milligan e Duncan Fegredo.

L’etichetta, che negli anni ha fatto incetta di numerosi premi Eisner e Harvey, è stata portata al successo dalla direzione editoriale di Karen Berger, che nel 2012 ha lasciato il posto a Shelly Bond.

Per celebrare due decadi di grandi storie Vertigo, abbiamo spolverato gli scaffali e stilato una lista dei 10 migliori fumetti seriali (miniserie e graphic novel esclusi, quindi) imprescindibili nella storia di questo marchio.

Scalped, di Jason Aaron e R.M. Guera

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L’ultimo autentico successo commerciale prodotto da Vertigo. Pubblicato dal 2007 e durato 60 numeri, Scalped narra il ritorno, dopo 15 anni, di Dashiell Bad Horse, agente FBI nativo americano, nei territori Lakota. Il suo obiettivo è combattere un’organizzazione criminale che fa dello spaccio di anfetamine e del gioco d’azzardo gli strumenti principali per affermare il suo potere nella riserva di Praire Rose.

DMZ, di Brian Wood e Riccardo Burchielli

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La serie durata 72 numeri, creata da Brian Wood e Riccardo Burchielli, che narra la New York di un futuro prossimo in una America divisa da una seconda Guerra Civile, racconta la realtà contemporanea meglio di qualsiasi altra fiction sci-fi degli ultimi anni.

Hellblazer, di AA.VV.

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John Constantine, il mago atipico creato da Alan Moore sulle pagine di Swamp Thing, debutta con la sua serie regolare Hellblazer nel 1988. Nel marzo del 1993 passa sotto l’etichetta Vertigo. Capace di mischiare l’horror, il misticismo, la commedia, il sociale, la religione e il realismo in modi diversi e originali, è stato per anni il personaggio principe dell’etichetta. Sulle sue pagine si sono alternati alcuni importanti scrittori britannici come Jamie Delano, Garth Ennis, Peter Milligan, Paul Jenkis e Warren Ellis, con l’eccezione dell’americano Brian Azzarello. Con 300 numeri è stata la serie Vertigo più longeva di sempre. Ha chiuso l’8 ottobre 2012, per tornare ad essere ripubblicata nell’universo DC, con il titolo di Constatine, con il risultato di far storcere il naso ai fan.

100 Bullets, di Brian Azzarello e Eduardo Risso

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Scritta da Brian Azzarello e disegnata principalmente da Eduardo Risso, è stata la serie che ha rilanciato e consacrato la Vertigo dopo i grandi successi dei primi anni del 1990. Durata 100 numeri – pubblicati dal 1999 al 2009 –  e caratterizzata da una violenza sia grafica che testuale, racconta la complicata storia di diversi personaggi che incrociano la strada del misterioso agente Graves che gli offre una valigetta con una pistola, cento proiettili, e la possibilità di vendicarsi dei torti subiti.

Transmetropolitan, di Warren Ellis e Darick Robertson

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Spider Jerusalem, giornalista gonzo del futuro e protagonista della serie, diventa la valvola di sfogo ideale per Warren Ellis. Uno dei più grossi successi non supereroistici mai pubblicati da DC Comics. Pubblicato dal 1997 al 2002 per un totale di 60 numeri, ad oggi rimane il lavoro più lungo dello scrittore inglese.

Y – The Last Man, di Brian K. Vaughan e Pia Guerra

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La storia dell’ultimo uomo rimasto su una terra popolata da sole donne, ad oggi non solo rimane il capolavoro fumettistico di Brian K. Vaughan – che con Saga è sulla buona strada per il bis – ma anche l’ultimo fumetto davvero innovativo pubblicato da Vertigo per tematiche, approccio pop e freschezza della trama.

Fables, di Bill Willingham e A.V.

Fables fumetto

Creata dallo scrittore Bill Willingham è l’unica serie Vertigo pubblicata oggi ad aver superato i 100 numeri. La storia con protagonisti i personaggi delle fiabe, della mitologia e della letteratura, capace di creare un multiverso fatto di sottotrame ineccepibili e avvincenti è da annoverare tra i più grandi successi Vertigo di sempre.

The Invisibles, di Grant Morrison e A.V.

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L’opera più visionaria e – forse – più personale di Grant Morrison. Un fumetto che ci spiega che la nostra realtà non è quella in cui crediamo di vivere. Un viaggio fra i topoi della cultura e controcultura pop attraverso le gesta della cellula più estremista degli Invisibili: una società segreta, anarcoide e sovversiva, che si batte da secoli per la libertà dalle strutture autoritarie e al controllo.

Preacher, di Garth Ennis e Steve Dillon

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Il fumetto più dissacrante degli anni ’90. Per molti il punto più alto raggiunto dalla Vertigo, portato al successo dalla scrittura senza limiti di un giovane Garth Ennis. Un mix di religione, western e commedia. Un linguaggio blasfemo che mette in discussione Gesù Cristo e fa di Jesse Custer uno dei personaggi del fumetto più amati di sempre.

Sandman, di Neil Gaiman e A.V.

Sandman 1 DC 1989

Il più grosso successo commerciale e di critica pubblicato da Vertigo. L’opera creata da Gaiman ha aggiunto al fumetto americano livelli di intelligenza, sensibilità e creatività mai raggiunti prima. Inoltre, ha ridefinito le basi del fumetto creator-owned: per la prima volta un grosso editore lasciò il destino di un fumetto completamente nelle mani del suo creatore. La serie infatti si concluse quando Gaiman pensò di non avere altro da dire.

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