Per la nostra rubrica Lo scaffale di…, questa settimana abbiamo chiesto ad Alberto Corradi (scrittore e fumettista, autore fra le altre cose di ‘Smilodonte’ e fumettista per Linus e XL di Repubblica) di raccontarci le sue letture più recenti.
Mondo Lumanca, di Carlo Peroni
Così lontano nel tempo da essere contemporaneo: un’opera fondamentale, nella sua semplice, essenziale capacità di far ridere, riflettere, mostrando che nel 1971 Peroni aveva strutturato un linguaggio avanguardistico, fresco e istantaneo, ponendosi insieme a Bonvi e Bottaro come logica premessa a un mondo a strisce umoristiche sperimentali in evoluzione, di cui sono diretti eredi solo pochi autori dei giorni nostri, come Tuono Pettinato e Stefano Misesti.
Cronache della Palude, di Francesca Ghermandi
Nei primi anni Novanta Paolo Bacilieri aveva una vecchia Renault 4 con cui si inerpicava per le natie montagne del veronese. Nel vano sottostante al cruscotto teneva una copia lisa e malandata dell’Ulisse di James Joyce. Mentre si andava insieme, ogni tanto ne leggevo a voce alta una pagina a caso dietro esortazione di Paolo. L’opera è tale che permette una estrapolazione di stralci senza perdere di significato o di contesto. Il che vale ai giorni nostri per parte dell’opera di Pynchon o per il lavoro di Francesca Ghermandi. Il lavoro di Francesca ha ormai travalicato il mero fumetto, assurgendo a Atto di Bellezza, dove ogni pagina seppur sequenzialmente collegata alle altre vive di un proprio momento, transitorio e al contempo definitivo. Un processo che cominciato con “Grenuord” ora trova una ulteriore maturazione con “Cronache dalla Palude”.
L’inverno del disegnatore, di Paco Roca
Il Franchismo e il vergognoso appropriarsi della casa editrice Bruguera mediante contratto-capestro degli originali dei disegnatori alle sue dipendenze, una dittatura nella dittatura. Difficile non richiamare alla memoria “Los profesionales” di Carlos Giménez, ma qui l’epoca Franchista è presente con una grevità tangibile e diversa. Un’opera appassionata e intensa per scrutare un universo di grandi disegnatori spagnoli per lo più sconosciuti al pubblico italiano (a parte forse Francisco Ibáñez, padre di Mortadelo y Filemòn).
Corpicino, di Tuono Pettinato
Anatomia di una notizia che volle essere bambino. Tuono disseziona il quotidiano spettacolo della carne e la macelleria mediatica dei sentimenti con uno sguardo necronachistico che sarebbe piaciuto a Buzzati e a Calvino. Un libro che sposta la bandierina dei confini del linguaggio del media fumetto.
La ragazza in riva al mare, di Inio Asano
Il sesso più malato, ammorbante e plausibile che abbia mai visto è tra le pagine di quest’opera, che enuclea la solitudine di una generazione. Lo straziante vuoto di comunicazione che pervade ogni vignetta è come un campo di interferenza magnetica, un rumore sordo che fa sanguinare le orecchie e lacrimare gli occhi.