Dopo avere selezionato dieci graphic novel da non dimenticare, tra quelli usciti nel 2013 in Italia, ecco la nostra selezione delle dieci migliori serie a fumetti. Dai grandi e intramontabili classici (come Topolino, che – diciamolo – ha mostrato segnali di ritrovata energia creativa) a un quartetto di splendidi manga (fra cui Buonanotte, Punpun e Billy Bat), passando per l’inossidabile Rat-Man (che dopo quasi 25 anni di successi si starebbe avvicinando al gran finale).
10 – Topolino, AA.VV. (Panini Comics)
Il 2013 è stato un anno storico per il più importante settimanale a fumetti italiano. Concesso in licenza a Panini, ha tagliato il traguardo dei tremila numeri (con un riuscito numero “speciale” all-star) ed è tutt’ora impegnato nella definizione di una nuova gestione editoriale. Valentina De Poli si conferma salda al timone, lungo la strada del pacato rinnovamento nel solco della tradizione.
9 – Adventure Time, di Ryan North, Shelli Paroline e Braden Lamb (Panini Comics)
Portare su carta l’immaginario fuori controllo di Pendleton Ward sembrava una missione impossibile, eppure il team creativo messo in pista da KaBoom Studio è riuscito a fare faville. Sospeso tra prodotto per l’infanzia e raffinata operazione indirizzata al più smaliziato dei lettori, Adventure Time ha generato un gran numero di spin-off e testate gemelle. Oltre a un pantheon di personaggi nati intorno a bizzarre associazioni, e a un seguito in grado di unire bimbi dalla fantasia galoppante, papà che spalancano la mascella increduli, e cultori dell’ultrapop.
8 – Rat-Man, di Leo Ortolani (Panini Comics)
Ormai prossimo alla conclusione (definitiva? chissà) della serie, Rat-Man è il fumetto comico seriale più venduto e più letto in Italia. In attesa dello storico numero 100, in arrivo a gennaio, la lunga opera scritta e disegnata da Leo Ortolani si è concentrata quest’anno sulla saga “retrò” dedicata ai Vendicatopi, con grande spazio dedicato – guarda caso – proprio a Topolino (nelle vesti di Mister Mouse).
7 – Daredevil, di Mark Waid e Chris Samnee (Panini Comics)
Come annunciato, la serie curata da Mark Waid e Chris Samnee – secondo alcuni, la serie di supereroi “classici” meglio scritta degli anni Duemila – giungerà all’ultimo numero nel marzo 2014, per poi ripartire, poco dopo, nel nuovo contesto di San Francisco. Una data non casuale, che coincide esattamente con il cinquantesimo anno di vita del personaggio. Un vero e proprio passaggio di testimone.
6 – Moyasimon, di Masayuki Ishikawa (GP Publishing)
Moyasimon non è solo una divertente commedia scolastica, ambientata in una facoltà di agraria, con qualche elemento fantastico. Questo manga – già vincitore del Premio Tezuka e del Kodansha Award – è uno dei più assurdi fumetti di divulgazione scientifica: il protagonista “vede” letteralmente ogni forma di batteri. E ad accompagnarci alla scoperta dei processi di fermentazione – in primis l’incredibilmente complessa arte del sake – c’è una galassia di mostriciattoli (i batteri) che riesce a spiegarci le relazioni fra l’agricoltura, la chimica e la vita. Meglio di Piero Angela.
5 – L’attacco dei Giganti, di Hajime Isayama (Planet Manga)
Dal regno del moe ci si poteva aspettare di tutto, ma non che emergesse un manga come Attack on Titan. Sgradevole, senza speranza, privo di banali strizzate d’occhio al pubblico. La storia è soffocante e non prova neppure per un istante a stemperare la tensione. Le tavole sono quanto di più grezzo possiate trovare in fumetteria, quasi amatoriali nel loro essere sporche e sgraziate. Eppure in Giappone è un successo con ben pochi precedenti. Quando si dice “fenomeno”.
4 – Billy Bat, di Naoki Urasawa (GP Publishing)
Metafumettistico, thriller, spy story, fantastico. Difficile trovare una definizione univoca per la serie di Naoki Urasawa e Takashi Nagasaki. Una trama studiata fin nei minimi particolari, composta da diversi piani di lettura, in grado di appassionare un pubblico di giovanissimi e appagare i lettori più esigenti. Una delle serie manga più “fumettologiche” degli ultimi dieci anni.
3 – Occhio di Falco, di Matt Fraction e David Aja (Panini Comics)
La nuova frontiera del fumetto supereroistico è stata ufficialmente varcata da Matt Fraction e David Aja, con Occhio di Falco. Un supereroe senza superpoteri, “umano, troppo umano”, splendidamente raffigurato dalla sintesi grafica di Aja. Un fumetto in grado di catturare sia i fan Marvel che i lettori di “graphic novel” (rigorosamente con virgolette).
2 – Buonanotte Punpun, di Inio Asano (Planet Manga)
Buonanotte, Punpun è la serie che ha consacrato in Italia il talento del mangaka Inio Asano. Come sempre, Asano racconta una melodrammatica storia d’amore giovanile: Punpun è un bimbo che vive l’agitazione del passaggio all’adolescenza. Ma Punpun è anche altro: un uccellino stilizzato, bidimensionale, dai contorni instabili, quasi uno scarabocchio. La sua storia diventa allora una parabola sul valore emotivo del disegno, e la sua approssimazione grafica racconta di noi lettori di fumetto, in grado di “vedere” attraverso la finzione del disegno.
1 – Saga, di Brian K. Vaughan e Fiona Staples (Bao Publishing)
La serie statunitense dell’anno. E forse non solo statunitense. Una space opera come non se ne vedevano da anni, arricchita da toni da commedia familiare e dai personaggi più veri del vero che solo Vaughan sa tratteggiare. Le tavole di Fiona Staples, poi, blandiscono mentre aggrediscono tanti stereotipi del fumetto mainstream statunitense. E il tutto riesce a conquistare un tocco caldo e umano. Strano, se si considera il folle universo narrativo in cui Saga prende vita.
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Hanno contribuito alla selezione: Adriano Ercolani, Dario Forti, Paolo Interdonato, Federica Lippi, Daniela Mazza, Niccolò de Mojana, Evil Monkey, Andrea Queirolo, Emanuele Rosso, Matteo Stefanelli, Valerio Stivé, Andrea Tosti, Tonio Troiani.
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